Spondiloartrite periferica – Studi clinici

Torna indietro

La spondiloartrite periferica è una forma di artrite infiammatoria che colpisce principalmente le articolazioni degli arti. Attualmente è in corso uno studio clinico in Belgio che confronta due strategie terapeutiche per aiutare i pazienti a raggiungere la remissione precoce della malattia.

Studi Clinici in Corso sulla Spondiloartrite Periferica

La spondiloartrite periferica è una condizione infiammatoria che causa dolore, gonfiore e rigidità nelle articolazioni, particolarmente negli arti superiori e inferiori. Questa malattia può anche causare infiammazione nei punti in cui i tendini e i legamenti si attaccano alle ossa, una condizione chiamata entesite. Attualmente, la ricerca medica sta esplorando nuove strategie terapeutiche per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa condizione.

Nel database europeo è attualmente registrato 1 studio clinico attivo sulla spondiloartrite periferica, che mira a confrontare diverse opzioni di trattamento per ottenere una remissione precoce della malattia.

Studio Clinico Disponibile

Studio sulla Spondiloartrite Periferica: Confronto tra Metotrexato Disodico e Golimumab per la Remissione Precoce in Pazienti Adulti

Localizzazione: Belgio

Questo studio clinico si concentra sul trattamento della spondiloartrite periferica, una forma di artrite che colpisce principalmente le articolazioni degli arti inferiori. La ricerca confronta due diverse strategie terapeutiche per gestire questa condizione e determinare quale sia più efficace nel raggiungere la remissione dei sintomi.

La prima strategia prevede l’uso di farmaci antireumatici modificanti la malattia sintetici convenzionali (csDMARD), come il metotrexato e/o la sulfasalazina. Questi farmaci agiscono rallentando il sistema immunitario e riducendo l’infiammazione nelle articolazioni. La seconda strategia introduce precocemente un trattamento biologico utilizzando un inibitore del fattore di necrosi tumorale (TNFi) chiamato golimumab, una proteina che aiuta a ridurre l’infiammazione bloccando una sostanza nell’organismo che la causa.

Criteri di inclusione principali:

  • Età compresa tra 18 e 65 anni
  • Diagnosi di spondiloartrite periferica secondo i criteri di classificazione ASAS
  • Presenza di artrite attiva, entesite o dactilite (gonfiore delle dita delle mani o dei piedi)
  • Sintomi iniziati negli ultimi 12 mesi prima della visita di screening
  • Malattia attiva con punteggio di valutazione globale del paziente per l’attività della malattia e il dolore di 4 o superiore

Criteri di esclusione principali:

  • Pazienti con una condizione diversa dalla spondiloartrite periferica
  • Pazienti al di fuori della fascia d’età specificata
  • Pazienti appartenenti a popolazioni vulnerabili

Lo studio ha una durata di fino a 36 settimane, durante le quali i partecipanti vengono monitorati regolarmente per valutare la loro risposta al trattamento. I partecipanti vengono assegnati casualmente a uno dei due gruppi di trattamento: il gruppo che segue la strategia csDMARD (con metotrexato somministrato per via orale in compresse) o il gruppo che riceve golimumab (somministrato tramite iniezione sottocutanea con penna o siringa pre-riempita).

Durante lo studio, i ricercatori valutano diversi aspetti della salute dei partecipanti, tra cui il dolore e il gonfiore articolare, l’attività complessiva della malattia e gli eventuali effetti collaterali. Le valutazioni vengono effettuate all’inizio dello studio, alla settimana 12 e alla settimana 24, con monitoraggio aggiuntivo fino alla settimana 36 per coloro che continuano il trattamento.

L’obiettivo principale dello studio è determinare quale strategia terapeutica sia più efficace nell’aiutare i pazienti a raggiungere uno stato di remissione clinica, in cui i sintomi sono significativamente ridotti o assenti. Gli obiettivi secondari includono la valutazione della remissione sostenuta, il miglioramento del numero di articolazioni infiammate e i cambiamenti nei marcatori infiammatori.

La data di conclusione prevista per questo studio è il 31 maggio 2025.

Riepilogo

Attualmente esiste uno studio clinico attivo sulla spondiloartrite periferica che rappresenta un’importante opportunità per i pazienti che soffrono di questa condizione. Lo studio belga confronta due approcci terapeutici consolidati: l’uso di farmaci modificanti la malattia convenzionali come il metotrexato e l’introduzione precoce di terapie biologiche come il golimumab.

Questo studio è particolarmente rilevante per i pazienti con diagnosi recente, poiché si concentra su individui con sintomi iniziati negli ultimi 12 mesi. L’obiettivo di raggiungere una remissione precoce è fondamentale per prevenire danni articolari a lungo termine e migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Il golimumab, uno dei farmaci studiati, è già utilizzato nella pratica clinica come inibitore del TNF-alfa e ha dimostrato efficacia nel ridurre l’infiammazione nelle malattie autoimmuni. Il confronto con la terapia convenzionale con metotrexato permetterà di determinare quale strategia offra i migliori risultati in termini di remissione della malattia.

Per i pazienti interessati a partecipare a questo studio o per ulteriori informazioni, è consigliabile consultare il proprio reumatologo o contattare il centro di ricerca in Belgio attraverso il link dello studio.

Studi clinici in corso su Spondiloartrite periferica

  • Data di inizio: 2020-08-21

    Studio sulla spondiloartrite periferica: confronto tra golimumab e metotressato disodico per pazienti con spondiloartrite periferica

    Non in reclutamento

    3 1 1

    Lo studio clinico si concentra sulla Spondiloartrite periferica, una malattia che causa infiammazione delle articolazioni, spesso nelle gambe, e può portare a dolore e gonfiore. L’obiettivo dello studio è confrontare due strategie di trattamento per indurre la remissione della malattia, cioè ridurre o eliminare i sintomi. Una strategia utilizza farmaci convenzionali chiamati csDMARDs, come il…

    Malattie indagate:
    Belgio