Microsatellite instability

Trattamento efficace dell'Instabilitŕ dei microsatelliti elevata nel cancro

L’instabilità dei microsatelliti (MSI) è un marcatore genetico cruciale nell’ambito dell’oncologia, in particolare nel trattamento e nella prognosi del cancro colorettale (CRC). Questa condizione, derivante da una riparazione difettosa del DNA non correttamente appaiato, ha implicazioni significative su come i tumori rispondono alle terapie, specialmente all’immunoterapia. Comprendere l’MSI è fondamentale per personalizzare i trattamenti del cancro, poiché i tumori con alta MSI (MSI-H) o deficit di riparazione del DNA non correttamente appaiato (dMMR) spesso rispondono favorevolmente all’immunoterapia. Questo articolo approfondisce il ruolo dell’MSI nel trattamento del cancro, l’efficacia dell’immunoterapia, i trattamenti approvati dalla FDA, e le sfide e i progressi in questo campo. Esplora inoltre la prognosi dell’MSI-H in diverse fasi del CRC e gli studi clinici in corso volti a migliorare i risultati dei pazienti.

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    Comprendere l’Instabilitŕ dei microsatelliti (MSI)

    L’Instabilitŕ dei microsatelliti (MSI) č una condizione di ipermutabilitŕ genetica che deriva da una riparazione difettosa del DNA mismatch (MMR). Questa condizione č significativa nel contesto del cancro perché puň influenzare il modo in cui un tumore risponde al trattamento. I tumori con elevata instabilitŕ dei microsatelliti (MSI-H) o caratteristiche di deficienza del mismatch repair (dMMR) sono particolarmente degni di nota perché tendono a rispondere bene all’immunoterapia[1][2].

    L’immunoterapia e il suo ruolo nel trattamento dei tumori MSI-H

    L’immunoterapia č un tipo di trattamento del cancro che aiuta il sistema immunitario a combattere il cancro. Si č dimostrata particolarmente efficace nel trattamento dei tumori con caratteristiche MSI-H o dMMR. Questi tumori sono piů riconoscibili dal sistema immunitario, rendendoli bersagli piů facili per le cellule immunitarie[4]. La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato diversi farmaci immunoterapici, come il pembrolizumab (Keytruda) e il nivolumab, per il trattamento dei tumori MSI-H[5].

    Trattamenti approvati dalla FDA per i tumori MSI-H

    La FDA ha approvato l’uso di inibitori PD-1 come pembrolizumab e nivolumab per il trattamento dei tumori MSI-H. Questi farmaci funzionano bloccando il pathway PD-1, che le cellule tumorali utilizzano per nascondersi dal sistema immunitario. Inibendo questo pathway, il sistema immunitario puň riconoscere e attaccare meglio le cellule tumorali[2][3]. Il pembrolizumab č stato il primo farmaco a ricevere l’approvazione agnostica della FDA per i tumori solidi con caratteristiche MSI-H[5].

    Terapie di combinazione e la loro efficacia

    Le terapie di combinazione che coinvolgono inibitori PD-1 e altri farmaci, come l’ipilimumab, hanno mostrato risultati promettenti. Queste combinazioni hanno raggiunto tassi di risposta obiettiva (ORR) e tassi di sopravvivenza globale (OS) piů elevati rispetto alla monoterapia. Ad esempio, la combinazione di nivolumab e ipilimumab č stata approvata per il cancro colorettale metastatico (CRC) con caratteristiche MSI-H/dMMR[5].

    Sfide e progressi recenti

    Nonostante il successo dell’immunoterapia nel trattamento dei tumori MSI-H, ci sono delle sfide. Non tutti i pazienti con tumori MSI-H rispondono all’immunoterapia, e i ricercatori stanno esplorando modi per migliorare i risultati. Studi recenti suggeriscono che la combinazione di inibitori del checkpoint immunitario (ICI) con la radioterapia potrebbe ridurre gli eventi avversi nei pazienti con tumori biliari avanzati[3]. Inoltre, la ricerca in corso č focalizzata sulla comprensione dei meccanismi dell’MSI e sullo sviluppo di trattamenti piů precisi[2].

    Direzioni future nel trattamento del cancro MSI-H

    Il futuro del trattamento dei tumori MSI-H appare promettente con i continui progressi nella tecnologia di rilevamento dell’MSI e nell’immunoterapia. Man mano che la nostra comprensione dei meccanismi MSI migliora, probabilmente porterŕ a opzioni di trattamento piů efficaci e personalizzate per i pazienti con tumori MSI-H[2][3].

    Vivere con il Cancro Colorettale: Prognosi e Vita con l’Instabilità dei microsatelliti

    Comprendere l’Instabilità dei microsatelliti nel Cancro Colorettale

    Il cancro colorettale (CRC) è una malattia complessa, e circa il 10-15% dei pazienti con CRC sporadico presenta mutazioni nei geni di riparazione del DNA (MMR), che si manifestano come instabilità dei microsatelliti (MSI)[6]. Questo marcatore genetico è stato un punto focale nella comprensione della prognosi e dei risultati del trattamento per i pazienti con CRC.

    Prognosi nel Cancro Colorettale Stadio II

    Per i pazienti con CRC stadio II, la presenza di MSI-H (alta instabilità dei microsatelliti) è associata a un rischio significativamente ridotto di morte e recidiva. Gli studi hanno dimostrato che i pazienti con MSI-H hanno un rischio ridotto del 40% di morte e recidiva rispetto a quelli con tumori microsatelliti stabili (MSS)[8]. Questa prognosi favorevole è indipendente da altri fattori prognostici, rendendo MSI-H un indicatore prognostico affidabile nel CRC stadio II[8].

    Prognosi negli Stadi Avanzati del CRC

    A differenza dello stadio II, il significato prognostico di MSI-H negli stadi avanzati del CRC è meno chiaro. Per il CRC stadio III, MSI-H non influisce significativamente sulla sopravvivenza globale (OS), sulla sopravvivenza libera da malattia (DFS) o sulla sopravvivenza specifica per malattia (DSS)[9]. Nel CRC stadio IV, mentre la DFS mostra alcuni risultati benefici, l’OS no, indicando che MSI-H potrebbe non essere un forte fattore prognostico in questi stadi avanzati[9].

    Caratteristiche Clinicopatologiche e Prognosi

    I pazienti con CRC con MSI presentano caratteristiche clinicopatologiche distinte, come un’elevata raccolta di linfonodi e scarsa differenziazione[7]. Nonostante questi fattori, MSI-H è associato a una prognosi migliore, con studi che indicano un tasso di sopravvivenza fino al 15% più alto rispetto ai tumori MSS[7]. Dopo l’aggiustamento per i fattori patologici, il vantaggio di sopravvivenza di MSI-H diventa statisticamente significativo[7].

    Eterogeneità nei Tumori MSI

    Esiste una considerevole eterogeneità nella prognosi e nella risposta al trattamento dei pazienti con tumori MSI. Mentre MSI-H è generalmente associato a una buona prognosi, questo non è uniforme in tutti i tipi di cancro o stadi. Per esempio, nel CRC stadio III, la prognosi non è favorevole come negli stadi precedenti[3]. Inoltre, la presenza di mutazioni BRAF nei pazienti con CRC metastatico con MSI-H può influire negativamente sulla prognosi[3].

    Vivere con il Cancro Colorettale

    Per i pazienti che vivono con il CRC, comprendere le implicazioni dello stato MSI è cruciale. Mentre MSI-H può indicare una prognosi migliore in certi stadi, è importante considerare i fattori clinicopatologici individuali e consultare gli operatori sanitari per personalizzare i piani di trattamento. La comprensione in evoluzione di MSI nel CRC evidenzia la necessità di approcci personalizzati alla cura del cancro[1].

    Studi clinici sull’Instabilità dei microsatelliti e tumori con deficit di riparazione del DNA

    Find matching clinical trials
    for Microsatellite instability disease

    Trial no. 1

    Double-blind Placebo-Controlled Randomized Clinical…

    #1

    Copper is a chemical element with symbol Cu (from Latin: cuprum) and atomic number 29. It is a soft, malleable, and ductile metal with very high thermal and electrical conductivity.

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    Trial no. 2

    Prospective evaluation of potential effects of repeated…

    #2

    Silver is the metallic element with the atomic number 47. Its symbol is Ag, from the Latin argentum, derived from the Greek ὰργὀς, and ultimately from a Proto-Indo-European language root reconstructed as *h2erǵ-, “grey” or “shining”.

    More info

    Trial no. 3

    A study to learn about how itraconazole affects the level…

    #3

    Gold is a chemical element with symbol Au and atomic number 79. In its purest form, it is a bright, slightly reddish yellow, dense, soft, malleable, and ductile metal. Chemically, gold is a transition metal and a group 11 element.

    More info

    Trial no. 4

    Randomized, double-blind, parallel group clinical trial…

    #4

    Roentgenium is a chemical element with symbol Rg and atomic number 111. It is an extremely radioactive synthetic element (an element that can be created in a laboratory but is not found in nature).

    More info

    Studi di Fase I

    Gli studi di Fase I sono cruciali per determinare la sicurezza e il dosaggio ottimale dei nuovi trattamenti. Lo studio intitolato “Studio per valutare la sicurezza di MAQ-001 come monoterapia e terapia combinata in pazienti con tumori avanzati” è uno studio di Fase I che si concentra su istologie tumorali avanzate, incluso il cancro del colon con alta Instabilità dei microsatelliti (MSI) e altri tumori in cui il blocco del checkpoint immunitario è un’opzione di trattamento approvata. Questo studio viene condotto in Francia e mira a valutare la sicurezza di MAQ-001 in queste condizioni[5].

    Un altro studio di Fase I, “Studio di fase I, in aperto, multicentrico di KFA115 come agente singolo e in combinazione con pembrolizumab in pazienti con tumori avanzati selezionati,” viene condotto in diversi paesi europei. Questo studio si concentra su vari tumori, incluso il Cancro Colorettale MSI Alto e il Cancro al Seno Triplo Negativo, e mira a valutare la sicurezza e l’efficacia iniziale di KFA115[6].

    Studi di Fase II

    Gli studi di Fase II si concentrano sulla valutazione dell’efficacia dei trattamenti. Lo studio “PRODIGE 54 SAMCO” è uno studio di Fase II che confronta l’efficacia e la tolleranza di Avelumab rispetto alla chemioterapia standard di seconda linea in pazienti con Cancro Metastatico Colorettale con Instabilità dei microsatelliti. Questo studio viene condotto in Francia e mira a valutare vari endpoint, inclusa la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale[1].

    Lo “Studio di Fase I/II Multicentrico, in aperto del vaccino genetico Nous-209 per il trattamento dei tumori solidi con Instabilità dei microsatelliti” è un altro studio di Fase II. Viene condotto in Belgio, Spagna e Italia, concentrandosi sulla sicurezza, tollerabilità ed efficacia del vaccino genetico Nous-209 nel trattamento dei Tumori Solidi con Instabilità dei microsatelliti[2].

    Lo “Studio Clinico di Pembrolizumab (MK-3475) che valuta i biomarcatori predittivi in soggetti con tumori solidi avanzati (KEYNOTE-158)” è uno studio di Fase II condotto in diversi paesi europei. Valuta l’efficacia di Pembrolizumab in vari tumori solidi avanzati, inclusi quelli con caratteristiche di alta Instabilità dei microsatelliti (MSI-H) e deficit di riparazione del DNA (dMMR)[9].

    Studi di Fase III

    Gli studi di Fase III sono progettati per confermare l’efficacia dei trattamenti e monitorare gli effetti collaterali. Lo “Studio randomizzato di fase III MOIO” è uno studio di Fase III che confronta l’immunoterapia standard con una dose ridotta in pazienti con cancro localmente avanzato o metastatico, incluso il Carcinoma Colorettale con Instabilità dei microsatelliti. Questo studio viene condotto in Francia e mira a valutare la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale[3].

    Lo studio “CA209-8HW” è un altro studio di Fase III che si concentra sul Cancro Colorettale Metastatico con alta Instabilità dei microsatelliti (MSI-H) o deficit di riparazione del DNA (dMMR). Viene condotto in diversi paesi europei e confronta Nivolumab da solo, Nivolumab in combinazione con Ipilimumab, o chemioterapia a scelta dell’investigatore[4].

    Studi di Fase Integrata

    Gli studi di fase integrata combinano diverse fasi per semplificare il processo di ricerca. Lo “Studio di Fase 2, Multicentrico, Multi-braccio per valutare MK-1308A” è uno studio integrato di Fase II e III condotto in diversi paesi europei. Valuta l’efficacia di MK-1308A in partecipanti con Cancro Colorettale Stadio IV con alta Instabilità dei microsatelliti (MSI-H) o deficit di riparazione del DNA (dMMR)[8].

    Lo “Studio di Fase I/II di Pembrolizumab (MK-3475) in bambini con melanoma avanzato o un tumore solido o linfoma PD-L1 positivo avanzato, recidivato o refrattario (KEYNOTE-051)” è un altro studio integrato. Viene condotto in diversi paesi europei e si concentra su pazienti pediatrici con tumori avanzati, inclusi tumori solidi MSI-H[7].

    Sommario

    L’instabilità dei microsatelliti (MSI) svolge un ruolo fondamentale nel trattamento e nella prognosi del cancro del colon-retto (CRC) e di altri tumori. L’MSI deriva da una riparazione difettosa del DNA mismatch, che porta a un’ipermutabilità genetica. Questa condizione è particolarmente significativa in oncologia poiché influenza la risposta del tumore ai trattamenti, in particolare all’immunoterapia. I tumori con alta MSI (MSI-H) o deficit della riparazione del mismatch (dMMR) sono più facilmente riconosciuti dal sistema immunitario, rendendoli candidati ideali per l’immunoterapia. La FDA ha approvato diversi farmaci immunoterapici, come pembrolizumab e nivolumab, che agiscono bloccando i percorsi che le cellule tumorali utilizzano per eludere il sistema immunitario. Le terapie di combinazione, incluse quelle con ipilimumab, hanno mostrato risultati promettenti, ottenendo tassi di risposta e di sopravvivenza più elevati rispetto alla monoterapia. Nonostante questi progressi, le sfide rimangono, poiché non tutti i pazienti con tumori MSI-H rispondono all’immunoterapia. La ricerca è in corso per migliorare l’efficacia del trattamento e comprendere meglio i meccanismi dell’MSI. Nel CRC, l’MSI-H è associato a una prognosi favorevole negli stadi iniziali ma offre benefici meno chiari negli stadi avanzati. Gli studi clinici continuano a esplorare nuove opzioni terapeutiche, mirando a fornire trattamenti più personalizzati ed efficaci per i pazienti con tumori MSI-H.

    Fonti

    1. https://www.mdanderson.org/cancerwise/what-is-microsatellite-instability-MSI.h00-159617067.html
    2. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC6958913/
    3. https://cancerci.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12935-019-1091-8
    4. https://www.mskcc.org/cancer-care/diagnosis-treatment/cancer-treatments/immunotherapy/mmrd-msi-h-and-tmb-h-tumors
    5. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8445628/
    6. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC10352163/
    7. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC5851768/
    8. https://ar.iiarjournals.org/content/39/12/6431
    9. https://wjso.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12957-019-1706-5
    Panoramica dell’Instabilità dei microsatelliti (MSI)
    Definizione Ipermutabilità genetica dovuta a riparazione difettosa del DNA non corrispondente
    Importanza nel trattamento e nella prognosi del cancro
    Immunoterapia e Tumori MSI-H
    Farmaci
    • Pembrolizumab (Keytruda)
    • Nivolumab
    Meccanismo Blocca il percorso PD-1 per potenziare la risposta immunitaria
    Prognosi nel Cancro Colorettale (CRC)
    Stadio II MSI-H associato a un rischio ridotto di morte e recidiva
    Stadi Avanzati Significato prognostico meno chiaro
    Studi Clinici
    Fase I Sicurezza e dosaggio dei nuovi trattamenti
    Fase II Efficacia dei trattamenti
    Fase III Conferma dell’efficacia e monitoraggio degli effetti collaterali
    La ricerca in corso mira a migliorare i risultati del trattamento e personalizzare la cura del cancro per i pazienti MSI-H.

    Glossario

    • Instabilitŕ dei microsatelliti (MSI): Una condizione di ipermutabilitŕ genetica che si verifica a causa di una riparazione difettosa del DNA non corrispondente, portando ad un aumento dei tassi di mutazione nei microsatelliti, che sono brevi sequenze ripetitive di DNA.
    • Riparazione del DNA non corrispondente (MMR): Un sistema all’interno della cellula che corregge gli errori che si verificano durante la replicazione del DNA, come i disallineamenti base-base e le anse di inserzione-delezione.
    • Immunoterapia: Un tipo di trattamento del cancro che utilizza il sistema immunitario del corpo per riconoscere e attaccare le cellule tumorali in modo piů efficace.
    • Pembrolizumab (Keytruda): Un farmaco immunoterapico che č un inibitore del PD-1, utilizzato per trattare vari tipi di cancro bloccando il percorso PD-1, permettendo al sistema immunitario di riconoscere e attaccare meglio le cellule tumorali.
    • Nivolumab: Un altro inibitore del PD-1 utilizzato nell’immunoterapia per trattare i tumori con caratteristiche MSI-H o dMMR potenziando la capacitŕ del sistema immunitario di colpire le cellule tumorali.
    • Inibitori PD-1: Una classe di farmaci che bloccano il percorso PD-1, che le cellule tumorali utilizzano per eludere il sistema immunitario, potenziando cosě la risposta immunitaria contro le cellule tumorali.
    • Ipilimumab: Un farmaco immunoterapico che funziona come inibitore del CTLA-4, spesso utilizzato in combinazione con inibitori PD-1 per potenziare la risposta immunitaria contro il cancro.
    • Mutazioni BRAF: Alterazioni genetiche nel gene BRAF, che possono influenzare la crescita e la divisione cellulare, spesso impattando sulla prognosi e sulla risposta al trattamento in determinati tumori.
    • Tasso di risposta obiettiva (ORR): Una misura utilizzata negli studi clinici per valutare la proporzione di pazienti il cui cancro si riduce o scompare dopo il trattamento.
    • Sopravvivenza globale (OS): Il periodo di tempo dalla data della diagnosi o dall’inizio del trattamento in cui i pazienti diagnosticati con la malattia sono ancora vivi.
    • Sopravvivenza libera da malattia (DFS): Il periodo di tempo dopo la fine del trattamento primario per un cancro in cui il paziente sopravvive senza alcun segno o sintomo di quel cancro.
    • Sopravvivenza specifica per malattia (DSS): La percentuale di persone con una malattia specifica che non sono morte a causa di quella malattia in un periodo di tempo definito.

    Studi clinici in corso con Microsatellite instability