Le metastasi meningee, note anche come malattia leptomeningea, rappresentano una complicanza grave di alcuni tumori avanzati. Attualmente sono in corso studi clinici che valutano nuovi approcci terapeutici mirati a migliorare il trattamento di questa condizione. In questo articolo presentiamo 2 studi clinici attivi che potrebbero offrire nuove opzioni ai pazienti affetti da questa patologia.
Studi Clinici in Corso sulle Metastasi Meningee
Le metastasi meningee si verificano quando le cellule tumorali si diffondono alle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale, note come leptomeningi. Questa condizione può manifestarsi in pazienti con vari tipi di tumore solido avanzato, in particolare tumori della mammella e del polmone. Attualmente, la ricerca medica sta esplorando nuove terapie per affrontare questa grave complicanza oncologica.
Nel database europeo degli studi clinici sono registrati 2 studi attivi dedicati alle metastasi meningee. Di seguito presentiamo una descrizione dettagliata di questi studi, che potrebbero rappresentare una speranza per i pazienti che affrontano questa difficile condizione.
Studi Clinici Disponibili
Studio su Patritumab Deruxtecan per Pazienti con Metastasi Cerebrali da Tumore della Mammella o Polmonare Avanzato e Malattia Leptomeningea da Tumori Solidi
Localizzazione: Austria, Spagna
Questo studio clinico si concentra sulla valutazione degli effetti di un trattamento chiamato Patritumab deruxtecan, noto anche con il nome in codice HER3-DXd. Lo studio è progettato per pazienti con specifici tipi di tumore, in particolare quelli con tumore mammario avanzato e carcinoma polmonare non a piccole cellule che si sono diffusi al cervello, oltre a pazienti con carcinomatosi leptomeningea, una condizione in cui il tumore si diffonde alle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale.
I partecipanti allo studio riceveranno Patritumab deruxtecan come soluzione mediante infusione endovenosa, il che significa che sarà somministrato direttamente nel flusso sanguigno. Lo studio è organizzato in tre gruppi, o coorti, ciascuno focalizzato su aspetti diversi dell’efficacia del trattamento. I primi due gruppi esamineranno come il trattamento influisce sulle metastasi cerebrali, che sono proliferazioni cancerose diffuse al cervello. Il terzo gruppo si concentrerà sui pazienti con carcinomatosi leptomeningea, valutando il loro tasso di sopravvivenza globale dopo tre mesi di trattamento.
Criteri di inclusione principali:
- Il paziente deve avere almeno 18 anni
- Deve presentare un adeguato funzionamento del midollo osseo, del fegato e dei reni
- Per i partecipanti di determinati gruppi, devono aver ricevuto almeno un trattamento precedente per il tumore avanzato
- Per alcuni gruppi, deve essere presente una diagnosi confermata di specifici tipi di tumore mammario o polmonare
- Per alcuni gruppi, devono essere presenti metastasi cerebrali di nuova diagnosi o in progressione
- Per alcuni gruppi, deve essere presente un tumore cerebrale misurabile di almeno 10 mm alla risonanza magnetica
- Le donne in età fertile devono concordare metodi contraccettivi efficaci durante lo studio e per 7 mesi dopo l’ultimo trattamento
Farmaco sperimentale: Patritumab Deruxtecan (HER3-DXd) è un farmaco progettato per indirizzare e rilasciare il trattamento direttamente alle cellule tumorali che esprimono una proteina chiamata HER3. È classificato come coniugato anticorpo-farmaco, che combina un anticorpo con un medicinale per colpire specificamente le cellule tumorali.
Studio su Nivolumab per Pazienti con Tumori Solidi Metastatici e Malattia Leptomeningea
Localizzazione: Germania
Questo studio clinico è focalizzato sulla malattia leptomeningea, che si verifica quando il tumore si diffonde alle membrane che circondano il cervello e il midollo spinale. Lo studio sta esaminando un trattamento che utilizza un farmaco chiamato nivolumab, noto anche con il nome in codice BMS936558. Nivolumab è un tipo di farmaco che aiuta il sistema immunitario a combattere le cellule tumorali. In questo studio, il farmaco viene somministrato direttamente nel liquido che circonda il cervello e il midollo spinale, un metodo noto come somministrazione intratecale.
L’obiettivo dello studio è determinare la dose più elevata di nivolumab che può essere somministrata in modo sicuro con questo metodo e valutarne la sicurezza. I partecipanti allo studio riceveranno il farmaco e saranno monitorati per eventuali effetti collaterali. Alcuni partecipanti potrebbero ricevere un placebo invece del farmaco vero e proprio. Lo studio esaminerà anche quanto a lungo i partecipanti vivono dopo aver ricevuto il trattamento.
Criteri di inclusione principali:
- Deve avere almeno 18 anni al momento della firma del consenso informato
- Deve essere in grado di sottoporsi a terapia intratecale tramite un catetere intraventricolare, come un serbatoio di Ommaya
- Deve avere una diagnosi di malattia leptomeningea confermata da test sul liquido cerebrospinale e/o risonanza magnetica
- Deve avere un punteggio di performance Karnofsky superiore al 50%, che misura la capacità di svolgere attività quotidiane
- Se è stata ricevuta radioterapia, deve essere stata completata più di 2 settimane prima di entrare nello studio
- Le pazienti donne in età fertile, o i pazienti maschi con partner femminili in età fertile, devono concordare l’uso di metodi contraccettivi molto efficaci durante il trattamento e per 150 giorni dopo l’ultima dose
Farmaco sperimentale: L’anticorpo anti-PD-1 (nivolumab) viene studiato per il suo utilizzo nel trattamento dei tumori solidi metastatici con malattia leptomeningea. Questo farmaco viene somministrato direttamente nel liquido spinale. L’anticorpo anti-PD-1 agisce bloccando una specifica via che le cellule tumorali utilizzano per evitare di essere attaccate dal sistema immunitario, consentendo potenzialmente alle difese naturali dell’organismo di colpire e distruggere meglio le cellule tumorali.
Riepilogo
Gli studi clinici attualmente in corso sulle metastasi meningee rappresentano importanti opportunità per i pazienti affetti da questa grave complicanza oncologica. Entrambi gli studi si concentrano su approcci terapeutici innovativi che mirano a migliorare il trattamento e la sopravvivenza dei pazienti.
Lo studio con Patritumab deruxtecan offre una nuova opzione per i pazienti con metastasi cerebrali da tumore mammario o polmonare e per quelli con carcinomatosi leptomeningea. Questo farmaco rappresenta un coniugato anticorpo-farmaco che mira specificamente alle cellule tumorali che esprimono la proteina HER3, offrendo un approccio mirato al trattamento.
Lo studio con nivolumab esplora un approccio completamente diverso, utilizzando l’immunoterapia somministrata direttamente nel liquido cerebrospinale. Questo metodo innovativo di somministrazione intratecale potrebbe offrire vantaggi significativi nel trattamento della malattia leptomeningea, consentendo al farmaco di raggiungere direttamente il sito della malattia.
È importante notare che entrambi gli studi hanno criteri di inclusione ed esclusione specifici. I pazienti interessati a partecipare dovrebbero consultare il proprio oncologo per determinare se soddisfano i requisiti e se la partecipazione a uno di questi studi potrebbe essere appropriata per la loro situazione clinica specifica.
La partecipazione a uno studio clinico può offrire accesso a trattamenti innovativi non ancora disponibili nella pratica clinica standard, contribuendo al contempo al progresso della ricerca medica. Tuttavia, è essenziale comprendere che gli studi clinici comportano anche rischi potenziali e che i benefici non sono garantiti.












