Che cos’è il Trapianto di fegato?
Il trapianto di fegato è una procedura chirurgica che prevede la sostituzione di un fegato malato o malfunzionante con un fegato sano proveniente da un donatore. Questa procedura è spesso l’unico trattamento praticabile per le persone con malattia epatica allo stadio terminale o insufficienza epatica, poiché attualmente non esiste alcun dispositivo artificiale in grado di replicare completamente le funzioni del fegato[1][5]. Il trapianto può coinvolgere un fegato intero da un donatore deceduto o una porzione di fegato da un donatore vivente[3].
Idoneità al Trapianto di fegato
Il trapianto di fegato è tipicamente riservato a persone con complicazioni significative dovute a malattie epatiche croniche o insufficienza epatica improvvisa. È anche un’opzione di trattamento per certi tipi di cancro al fegato, a condizione che il cancro non si sia diffuso oltre il fegato[1][2]. Tuttavia, non tutti i pazienti con malattie epatiche sono candidati idonei al trapianto. Fattori come malattie sistemiche potenzialmente letali, infezioni non controllate e abuso attivo di sostanze possono essere controindicazioni[4].
Procedura Chirurgica e Recupero
L’intervento di trapianto di fegato è complesso e prevede la rimozione del fegato malato del ricevente e l’impianto del fegato del donatore. Questo processo è tecnicamente impegnativo, soprattutto in presenza di condizioni come ipertensione portale e coagulopatia[4]. Dopo l’intervento, la maggior parte dei pazienti può tornare al lavoro entro tre mesi e riprendere le normali attività entro sei-dodici mesi[2][3].
Terapia Immunosoppressiva
Dopo un trapianto di fegato, i pazienti devono assumere immunosoppressori per tutta la vita per evitare che il corpo rigetti il nuovo fegato. Gli immunosoppressori comuni includono gli inibitori della calcineurina come ciclosporina e tacrolimus, e corticosteroidi[4][6]. Mentre questi farmaci sono efficaci nel prevenire il rigetto, possono aumentare il rischio di infezioni e altre complicazioni[6].
Tassi di Successo e Sopravvivenza
Il tasso di successo dell’intervento di trapianto di fegato è alto, con oltre il 90% degli interventi che hanno successo[2]. Il tasso di sopravvivenza medio è di circa il 78% dopo cinque anni e del 65% dopo dieci anni, anche se i risultati individuali possono variare in base a fattori come età, stato di salute e malattia epatica sottostante[2][3]. Alcuni pazienti vivono per decenni dopo il trapianto[2].
Complicazioni e Rigetto
Possono verificarsi complicazioni come fallimento del trapianto e rigetto acuto, con il rigetto acuto che si verifica fino al 10% dei riceventi[3][6]. Il rigetto viene spesso gestito regolando le dosi di immunosoppressori, ma nei casi di rigetto resistente agli steroidi, possono essere utilizzate terapie alternative come il tacrolimus[4]. Inoltre, i riceventi di trapianto di fegato hanno un rischio aumentato di sviluppare certi tipi di cancro[6].
Importanza della Donazione di Organi
C’è una significativa carenza di organi disponibili per il trapianto, con oltre 15.000 persone in lista d’attesa solo negli Stati Uniti[3]. Registrarsi come donatore di organi può aiutare a salvare vite e migliorare i risultati per coloro che necessitano di un trapianto di fegato.