Lesione traumatica da riperfusione – Studi clinici

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Attualmente è disponibile 1 studio clinico per la lesione traumatica da riperfusione, focalizzato sul trattamento dei pazienti in coma dopo arresto cardiaco mediante soluzioni di lattato di sodio ipertonico per ridurre il danno cerebrale da mancanza di ossigeno.

Studi Clinici sulla Lesione Traumatica da Riperfusione

La lesione traumatica da riperfusione è una condizione che si verifica quando il flusso sanguigno viene ripristinato ai tessuti dopo un periodo di mancanza di ossigeno. Questa situazione può causare danni significativi agli organi, in particolare al cervello, e rappresenta una complicanza seria in pazienti che hanno subito un arresto cardiaco. Quando il cuore smette improvvisamente di battere durante un arresto cardiaco, il cervello e altri organi vitali vengono privati dell’ossigeno necessario per funzionare correttamente. Anche dopo che la circolazione viene ripristinata, possono verificarsi ulteriori danni a causa della risposta infiammatoria e dello stress ossidativo che accompagnano il ritorno del flusso sanguigno.

Attualmente, i ricercatori stanno studiando nuovi approcci terapeutici per minimizzare questi danni e migliorare gli esiti per i pazienti che hanno sperimentato un arresto cardiaco e si trovano in stato di coma. Gli studi clinici in corso rappresentano un’opportunità importante per sviluppare trattamenti più efficaci per questa condizione critica.

Studi Clinici Attualmente Disponibili

Studio sugli Effetti della Soluzione di Lattato di Sodio ed Elettroliti in Pazienti in Coma dopo Arresto Cardiaco

Localizzazione: Belgio

Questo studio clinico si concentra sulla valutazione degli effetti di un trattamento per pazienti che hanno subito un arresto cardiaco, ovvero quando il cuore smette improvvisamente di battere. Dopo tale evento, i pazienti possono soffrire di danno cerebrale post-anossico, un tipo di lesione cerebrale che si verifica a causa della mancanza di ossigeno, e possono cadere in coma. Lo studio mira a valutare l’efficacia di un trattamento che utilizza una soluzione chiamata SODIO LATTATO MONICO, che contiene lattato di sodio, per aiutare a ridurre il danno cerebrale in pazienti in coma dopo arresto cardiaco.

La ricerca prevede la somministrazione del trattamento attraverso un’infusione endovenosa, il che significa che la soluzione viene somministrata direttamente in vena. Può essere utilizzata anche un’altra soluzione, Plasmalyte A Viaflo, che contiene una miscela di elettroliti come cloruro di magnesio esaidrato, cloruro di potassio, cloruro di sodio, acetato di sodio triidrato e gluconato di sodio. Lo scopo dello studio è verificare se questi trattamenti possano migliorare gli esiti per i pazienti riducendo l’entità del danno cerebrale dopo un arresto cardiaco.

Criteri di inclusione principali:

  • Età superiore a 18 anni
  • Ripristino spontaneo della circolazione per almeno 20 minuti dopo l’arresto cardiaco
  • Stato di coma con punteggio della scala del coma di Glasgow inferiore a 9
  • Tempo per il ripristino della circolazione spontanea superiore a 15 minuti

Criteri di esclusione principali:

  • Pazienti con un diverso tipo di danno cerebrale non correlato alla mancanza di ossigeno
  • Pazienti che non sono in coma
  • Pazienti che non hanno subito un arresto cardiaco
  • Pazienti che non presentano la sindrome post-arresto cardiaco

Farmaco sperimentale: Il lattato di sodio ipertonico è una soluzione utilizzata in questo studio per aiutare a ridurre il danno cerebrale in pazienti sopravvissuti ad un arresto cardiaco ma che si trovano in coma. La soluzione viene somministrata tramite infusione, direttamente nel flusso sanguigno. L’obiettivo dell’utilizzo del lattato di sodio ipertonico è verificare se possa migliorare il recupero proteggendo il cervello da ulteriori danni dopo che il cuore si è fermato ed è stato riavviato. A livello molecolare, il lattato di sodio ipertonico fornisce un substrato energetico al cervello, potenzialmente migliorando il metabolismo cellulare e riducendo il danno.

Valutazioni dello studio: I partecipanti riceveranno il trattamento per un breve periodo e i loro progressi verranno monitorati nel tempo. Lo studio valuterà vari esiti, tra cui:

  • Livelli di enolasi neurone-specifica nel sangue 48 ore dopo il ripristino della circolazione spontanea (outcome primario)
  • Punteggio della categoria di prestazione cerebrale a 90 giorni
  • Durata della degenza in terapia intensiva e in ospedale
  • Tassi di mortalità
  • Dosi di vasopressori durante le prime 48 ore
  • Episodi convulsivi
  • Concentrazioni di picco di determinate proteine nel sangue a vari intervalli

Lo studio proseguirà fino al 30 novembre 2030, con monitoraggio continuo delle condizioni del paziente e di eventuali eventi avversi.

Riepilogo e Considerazioni Importanti

Attualmente è disponibile un unico studio clinico specificamente focalizzato sulla lesione traumatica da riperfusione nel contesto dell’arresto cardiaco. Questa ricerca rappresenta un importante passo avanti nella comprensione di come proteggere il cervello dai danni che si verificano quando la circolazione viene ripristinata dopo un periodo di mancanza di ossigeno.

L’approccio terapeutico studiato utilizza il lattato di sodio ipertonico come potenziale agente neuroprotettivo. Questo è particolarmente significativo perché fornisce un substrato energetico diretto al cervello in un momento critico, quando le cellule cerebrali sono particolarmente vulnerabili ai danni da riperfusione. Il lattato può essere utilizzato come fonte di energia alternativa dal cervello, potenzialmente riducendo lo stress metabolico e il danno cellulare.

È importante notare che questo studio si rivolge a una popolazione di pazienti molto specifica: individui in coma dopo arresto cardiaco con determinate caratteristiche cliniche. I criteri di inclusione sono stati attentamente definiti per identificare i pazienti che potrebbero beneficiare maggiormente di questo intervento terapeutico.

Per i pazienti e le famiglie interessate a partecipare a questo studio clinico, è fondamentale discutere con il proprio team medico se i criteri di eleggibilità sono soddisfatti e se la partecipazione potrebbe essere appropriata. La partecipazione a uno studio clinico rappresenta non solo un’opportunità per accedere a trattamenti innovativi, ma anche un contributo importante al progresso della conoscenza medica che potrà beneficiare altri pazienti in futuro.

Lo studio prevede un follow-up prolungato fino al 2030, il che permetterà ai ricercatori di raccogliere dati a lungo termine sull’efficacia e la sicurezza del trattamento. Questo aspetto è particolarmente importante per una condizione complessa come la lesione da riperfusione cerebrale, dove gli esiti possono variare significativamente nel tempo e richiedono un monitoraggio attento.

Studi clinici in corso su Lesione traumatica da riperfusione

  • Data di inizio: 2025-02-18

    Studio sull’uso del lattato di sodio per ridurre il danno cerebrale post arresto cardiaco in pazienti in coma

    Reclutamento in corso

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    Lo studio si concentra su persone che hanno subito un arresto cardiaco e che si trovano in uno stato di coma a causa di un danno cerebrale post-anossico. L’obiettivo è valutare l’efficacia di una soluzione di sodio lattato ipertonico, somministrata tramite infusione, per ridurre il danno cerebrale dopo l’arresto cardiaco. Il sodio lattato è una…

    Belgio