Intubazione endotracheale – Studi clinici

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L’intubazione endotracheale è una procedura medica essenziale che consiste nell’inserimento di un tubo nelle vie aeree per assistere la respirazione. Attualmente sono in corso 2 studi clinici che studiano nuovi approcci per rendere questa procedura più sicura ed efficace, in particolare nei neonati e nei pazienti anziani ad alto rischio anestesiologico.

Studi Clinici in Corso sull’Intubazione Endotracheale

L’intubazione endotracheale è una procedura cruciale utilizzata in diverse situazioni mediche per garantire un’adeguata ventilazione dei pazienti. Gli studi clinici attualmente in corso si concentrano sull’ottimizzazione di questa procedura attraverso l’uso di farmaci sedativi e analgesici, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e ridurre gli effetti collaterali in popolazioni vulnerabili come i neonati e gli anziani.

Studi Clinici Disponibili

Studio su Remifentanil e Cloruro di Sodio per un’Intubazione Sicura nei Neonati Stabili

Localizzazione: Belgio

Questo studio clinico si concentra sull’utilizzo del remifentanil per facilitare il processo di intubazione endotracheale nei neonati. L’intubazione endotracheale è una procedura medica in cui viene posizionato un tubo nella trachea del bambino per aiutarlo a respirare. Lo studio coinvolge neonati stabili dal punto di vista cardiaco e della pressione sanguigna che necessitano di questa procedura in modalità programmata. L’obiettivo principale è identificare il dosaggio ottimale di remifentanil che garantisca una sedazione efficace, rendendo il bambino calmo e confortevole durante la procedura, con effetti collaterali minimi.

Lo studio utilizzerà il remifentanil, un farmaco somministrato tramite iniezione, per valutare la sua efficacia nel creare le condizioni ideali per l’intubazione. Un’altra soluzione, il cloruro di sodio, verrà utilizzata per facilitare la somministrazione del farmaco. I ricercatori osserveranno come i neonati rispondono al farmaco, concentrandosi sul livello di sedazione raggiunto e sulla fluidità del processo di intubazione. Verranno inoltre monitorati eventuali effetti collaterali, come variazioni della frequenza cardiaca o della respirazione, per garantire la sicurezza dei neonati.

I criteri di inclusione prevedono che il neonato sia emodinamicamente stabile, ovvero con una pressione sanguigna media normale senza necessità di farmaci per supportare la funzione cardiaca. Il neonato deve richiedere un’intubazione endotracheale semi-elettiva, che è una procedura programmata per assistere la respirazione. Il bambino deve avere almeno 26 settimane di età gestazionale, e deve essere ottenuto il consenso informato scritto dai rappresentanti legali del neonato.

I criteri di esclusione riguardano i pazienti che non sono emodinamicamente stabili, che non necessitano di intubazione endotracheale semi-elettiva, che presentano allergie note o reazioni avverse al remifentanil, o che hanno condizioni che i medici dello studio ritengono potrebbero rendere la partecipazione non sicura.

Lo studio mira a determinare il miglior dosaggio di remifentanil sia per i neonati a termine che per quelli prematuri, per garantire che la procedura sia il più sicura ed efficace possibile. I ricercatori valuteranno il livello di sedazione stimolando delicatamente la pianta del piede del bambino e osservando la sua risposta. Lo studio esaminerà anche la rapidità con cui i neonati riprendono la respirazione normale dopo la procedura e verificherà eventuali altre problematiche di salute che potrebbero insorgere.

Studio sull’Impatto del Citrato di Sufentanil e del Remifentanil sulla Frequenza Cardiaca Durante l’Intubazione a Sequenza Rapida in Pazienti Over 55 ad Alto Rischio Anestesiologico

Localizzazione: Francia

Questo studio clinico si concentra sulla comprensione di come determinati farmaci influenzino la frequenza cardiaca durante una procedura medica chiamata intubazione a sequenza rapida. Questa procedura viene spesso utilizzata in pazienti che devono essere sottoposti rapidamente ad anestesia generale, specialmente se hanno lo stomaco pieno, il che può aumentare il rischio di complicazioni. Lo studio coinvolge pazienti di età superiore ai 65 anni o tra i 55 e i 65 anni con determinate condizioni di salute. L’obiettivo principale è osservare come diversi farmaci, in particolare gli oppioidi, influenzino la frequenza cardiaca durante questa procedura.

I farmaci in studio includono il citrato di sufentanil, il remifentanil e il cloruro di sodio. Il citrato di sufentanil e il remifentanil sono tipi di oppioidi, farmaci analgesici potenti spesso utilizzati durante gli interventi chirurgici. Il cloruro di sodio è una semplice soluzione salina comunemente utilizzata in ambito medico. Questi farmaci verranno somministrati tramite iniezione endovenosa, il che significa che vengono somministrati direttamente nel flusso sanguigno attraverso una vena.

Durante lo studio, i partecipanti riceveranno uno di questi farmaci e la loro frequenza cardiaca verrà monitorata per osservare come cambia dal momento dell’ingresso in sala operatoria fino alla fine del processo di intubazione. Lo studio è progettato per essere in doppio cieco, il che significa che né i partecipanti né i ricercatori sanno quale farmaco viene somministrato a ciascun partecipante, per garantire risultati imparziali.

I criteri di inclusione comprendono pazienti di età superiore ai 65 anni con qualsiasi classificazione ASA (American Society of Anesthesiologists), oppure pazienti di età compresa tra 55 e 65 anni con un ASA di 3 o superiore. I pazienti devono essere sottoposti a un intervento chirurgico (urgente o programmato) che richiede anestesia generale in sequenza rapida perché considerati con “stomaco pieno”. Questo significa che presentano una delle seguenti condizioni: patologia gastro-esofagea, gastroparesi (svuotamento gastrico rallentato), storia di chirurgia bariatrica, sindrome occlusiva o non hanno rispettato le regole del digiuno preoperatorio.

I criteri di esclusione riguardano pazienti che non rientrano nella fascia di età specificata, pazienti tra 55 e 65 anni con un punteggio ASA superiore a 3, pazienti che non richiedono induzione a sequenza rapida, o che non sono considerati con lo stomaco pieno durante la consultazione anestesiologica.

I risultati di questo studio potrebbero contribuire a migliorare la sicurezza e l’efficacia dell’intubazione a sequenza rapida nei pazienti che ne necessitano, in particolare nella popolazione anziana ad alto rischio.

Riepilogo

Attualmente sono disponibili 2 studi clinici sull’intubazione endotracheale che affrontano aspetti critici di questa procedura in popolazioni specifiche. Il primo studio si concentra sui neonati, sia a termine che prematuri, con l’obiettivo di ottimizzare la sedazione durante l’intubazione programmata utilizzando il remifentanil. Questo rappresenta un importante passo avanti nella cura neonatale, poiché mira a rendere la procedura più confortevole e sicura per i pazienti più vulnerabili.

Il secondo studio si rivolge a una popolazione completamente diversa: pazienti adulti anziani ad alto rischio anestesiologico che richiedono un’intubazione a sequenza rapida. Questo studio è particolarmente rilevante considerando l’invecchiamento della popolazione e la necessità di protocolli anestesiologici più sicuri per i pazienti geriatrici con comorbidità.

Entrambi gli studi evidenziano l’importanza dell’uso appropriato degli oppioidi (remifentanil e sufentanil) nella gestione dell’intubazione endotracheale, con un focus particolare sulla sicurezza cardiovascolare. La ricerca di dosaggi ottimali e la comprensione degli effetti sulla frequenza cardiaca sono elementi fondamentali per migliorare gli esiti clinici e ridurre le complicazioni procedurali.

È importante notare che questi studi sono condotti in diversi paesi europei (Belgio e Francia), riflettendo un impegno internazionale nel migliorare le pratiche di intubazione endotracheale. I pazienti interessati a partecipare a questi studi dovrebbero consultare i loro medici per determinare l’eleggibilità e discutere i potenziali benefici e rischi della partecipazione.

Studi clinici in corso su Intubazione endotracheale

  • Data di inizio: 2023-05-16

    Studio sull’impatto di sufentanil e remifentanil sulla frequenza cardiaca durante l’intubazione rapida in pazienti anziani o con ASA elevato

    Non in reclutamento

    3 1 1

    Lo studio si concentra sull’impatto degli oppioidi sulla frequenza cardiaca durante l’intubazione rapida, un procedimento medico in cui un tubo viene inserito nella trachea per aiutare la respirazione. Questo studio è rivolto a pazienti di età compresa tra 55 e 65 anni con condizioni di salute specifiche o a pazienti di età superiore ai 65…

    Malattie indagate:
    Francia