Infezione della vagina – Trattamento

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Le infezioni vaginali possono causare un disagio significativo e influire sulla vita quotidiana, ma con l’approccio giusto possono essere gestite efficacemente. Comprendere le opzioni di trattamento disponibili—dai farmaci consolidati alle strategie preventive—può aiutare le donne a prendere il controllo della propria salute vaginale e trovare sollievo dai sintomi.

Gestire la Salute Vaginale: Cosa Può Offrire il Trattamento

Le infezioni vaginali sono estremamente comuni e colpiscono milioni di donne ogni anno. Queste infezioni si verificano quando l’equilibrio naturale dei microrganismi nella vagina viene alterato, provocando sintomi come prurito, perdite insolite, bruciore e disagio. L’obiettivo del trattamento è ripristinare questo equilibrio, eliminare i microrganismi nocivi, alleviare i sintomi fastidiosi e prevenire complicazioni che potrebbero influire sulla salute riproduttiva o sulla qualità della vita[1].

Gli approcci terapeutici variano a seconda del tipo specifico di infezione che una donna presenta. Alcune infezioni sono causate da una crescita eccessiva di batteri che normalmente vivono nella vagina, mentre altre derivano da funghi o parassiti. Lo stadio dell’infezione, se si tratta di un primo episodio o di un problema ricorrente, e fattori individuali come la gravidanza o condizioni di salute sottostanti influenzano tutti il percorso terapeutico che un medico raccomanderà[3].

Le linee guida mediche riconoscono sia trattamenti standard e comprovati, approvati dalle società mediche professionali, sia la ricerca in corso su nuovi approcci terapeutici. I trattamenti standard sono stati utilizzati con successo per molti anni e hanno profili di efficacia e sicurezza ben documentati. Allo stesso tempo, i ricercatori continuano a esplorare modi innovativi per prevenire le infezioni, gestire i casi ricorrenti e migliorare i risultati per le donne che non rispondono bene alle terapie convenzionali.

Trattamenti Comprovati: Cosa Prescrivono i Medici Oggi

Quando una donna si rivolge al medico con sintomi di un’infezione vaginale, il professionista sanitario eseguirà tipicamente un esame e potrebbe prelevare un campione di secrezioni vaginali per identificare la causa specifica. Questo passaggio è essenziale perché infezioni diverse richiedono farmaci diversi[6].

La vaginosi batterica, che rappresenta dal 40% al 50% delle infezioni vaginali, si verifica quando alcuni batteri crescono eccessivamente nella vagina. Il trattamento di prima linea è solitamente il metronidazolo, un antibiotico che funziona uccidendo i batteri in eccesso. Questo farmaco può essere assunto come compressa per via orale—tipicamente 400 mg o 500 mg due volte al giorno per sette giorni—oppure applicato come gel direttamente all’interno della vagina[12][15].

Un altro antibiotico efficace per la vaginosi batterica è la clindamicina, che viene prescritta a 300 mg per via orale due volte al giorno per sette giorni. Alcune donne ricevono questo farmaco sotto forma di crema vaginale. I medici di solito raccomandano prima il metronidazolo perché è stato studiato approfonditamente e funziona bene per la maggior parte delle donne. Una nota importante: le donne che assumono metronidazolo devono evitare l’alcol perché la combinazione può causare nausea e dolori di stomaco[12].

Per le donne in gravidanza con vaginosi batterica, il trattamento è particolarmente importante perché le infezioni non trattate possono aumentare il rischio di parto prematuro o bambini con basso peso alla nascita. Tuttavia, il metronidazolo dovrebbe idealmente essere evitato durante i primi tre mesi di gravidanza, quindi i medici potrebbero scegliere farmaci alternativi o attendere fino a più avanti nella gravidanza per iniziare il trattamento[1][15].

⚠️ Importante
Molte donne cercano di diagnosticare e trattare le infezioni vaginali da sole con prodotti da banco. Tuttavia, i sintomi da soli non possono distinguere in modo affidabile tra i diversi tipi di infezioni. Ciò che sembra un’infezione da funghi potrebbe in realtà essere una vaginosi batterica o un’altra condizione completamente diversa. L’auto-trattamento senza una diagnosi corretta può alterare ulteriormente l’equilibrio vaginale e può portare a infezioni che resistono al trattamento. Consultare sempre un professionista sanitario per una diagnosi accurata prima di iniziare il trattamento[14].

Le infezioni da funghi, chiamate medicalmente candidosi vulvovaginale, colpiscono fino al 75% delle donne almeno una volta nella vita e rappresentano dal 20% al 25% delle infezioni vaginali diagnosticate. Queste infezioni si verificano quando un fungo chiamato Candida albicans si moltiplica oltre i livelli normali[4][5].

Il trattamento per le infezioni da funghi prevede farmaci antifungini che impediscono al fungo di crescere. Il farmaco orale più comunemente prescritto è il fluconazolo, somministrato come dose singola di 150 mg per via orale. Questo comodo trattamento in dose unica funziona bene per la maggior parte delle infezioni da funghi non complicate[13][15].

Molte donne preferiscono trattamenti topici che vengono applicati direttamente nell’area vaginale. Questi includono miconazolo, clotrimazolo, terconazolo e tioconazolo, disponibili come creme o supposte. Le opzioni da banco contengono tipicamente miconazolo o clotrimazolo e vengono utilizzate per tre-sette giorni. Le opzioni su prescrizione possono funzionare più rapidamente o essere più efficaci per le infezioni ostinate. Ad esempio, le supposte di miconazolo da 200 mg vengono inserite una volta al giorno per tre giorni, mentre la crema di clotrimazolo all’1% viene applicata quotidianamente per sette-quattordici giorni[13][15].

Durante la gravidanza, sono raccomandati solo trattamenti antifungini topici perché i farmaci orali non hanno dimostrato di essere sicuri per il bambino in via di sviluppo. Le donne in gravidanza dovrebbero evitare il fluconazolo e utilizzare invece creme o supposte vaginali[13].

Alcune donne sperimentano infezioni da funghi ricorrenti—quattro o più episodi in un anno. Questi casi richiedono cicli di trattamento più lunghi e potrebbero necessitare di una terapia preventiva continua. I medici potrebbero prescrivere fluconazolo settimanalmente per sei mesi o raccomandare l’uso regolare di antifungini topici per impedire il ritorno delle infezioni[13].

La tricomoniasi è un’infezione vaginale causata da un parassita e rappresenta dal 15% al 20% delle infezioni vaginali. A differenza della vaginosi batterica e delle infezioni da funghi, la tricomoniasi è sessualmente trasmessa, il che significa che si diffonde attraverso il contatto sessuale. Questa infezione causa perdite giallo-verdastre e schiumose con un odore forte, insieme a prurito e disagio[3][9].

Il trattamento standard per la tricomoniasi è metronidazolo 2 grammi assunto come dose orale singola, o 400 mg-500 mg due volte al giorno per sette giorni. Un altro farmaco efficace è il tinidazolo, somministrato come dose singola di 2 grammi o 500 mg due volte al giorno per cinque giorni. Poiché la tricomoniasi è sessualmente trasmessa, anche i partner sessuali devono essere trattati contemporaneamente, anche se non hanno sintomi. Questo impedisce all’infezione di passare avanti e indietro tra i partner[15].

Per le donne con vaginite non infettiva—infiammazione causata da irritanti piuttosto che da microrganismi—il trattamento si concentra sull’identificazione e rimozione della sostanza scatenante. I colpevoli comuni includono saponi profumati, lavande vaginali, detersivi per bucato, ammorbidenti e biancheria intima sintetica. Passare a prodotti delicati e non profumati e indossare biancheria intima di cotone traspirante spesso risolve i sintomi. La vaginite atrofica, che si verifica dopo la menopausa quando i livelli di estrogeni diminuiscono, viene trattata con terapie ormonali come la crema vaginale agli estrogeni o idratanti e lubrificanti non ormonali[6][14].

I possibili effetti collaterali variano a seconda del farmaco. Il metronidazolo può causare nausea, disturbi di stomaco e un sapore metallico in bocca. Il fluconazolo può causare mal di testa o disturbi di stomaco in alcune donne. Gli antifungini topici occasionalmente provocano una leggera sensazione di bruciore o irritazione quando vengono applicati per la prima volta, ma questi effetti collaterali di solito si attenuano rapidamente. La maggior parte delle donne tollera bene questi farmaci e completa il trattamento senza problemi significativi[12].

Trattamento negli Studi Clinici: Esplorare Nuovi Approcci

Sebbene le fonti fornite non contengano informazioni dettagliate su farmaci sperimentali specifici, fasi di studi clinici o molecole innovative attualmente in fase di test per le infezioni vaginali, la ricerca continua in questo campo. Gli scienziati stanno lavorando per capire perché alcune donne sperimentano infezioni ricorrenti nonostante il trattamento e stanno esplorando modi per ripristinare e mantenere un microbioma vaginale sano a lungo termine.

Le aree di ricerca di interesse includono lo sviluppo di nuove formulazioni di farmaci esistenti che potrebbero funzionare in modo più efficace, l’indagine su terapie probiotiche che potrebbero aiutare a riequilibrare naturalmente i batteri vaginali e lo studio dei fattori genetici che potrebbero rendere alcune donne più suscettibili alle infezioni. Man mano che emergono nuovi risultati dagli studi clinici, potrebbero portare a migliori opzioni di trattamento che offrono risultati migliori per le donne con infezioni vaginali difficili da trattare o ricorrenti.

Metodi di Trattamento Più Comuni

  • Terapia antibiotica per la vaginosi batterica
    • Metronidazolo orale (400 mg o 500 mg due volte al giorno per sette giorni)
    • Gel di metronidazolo intravaginale (0,75%, applicato due volte al giorno per sette giorni)
    • Clindamicina orale (300 mg due volte al giorno per sette giorni)
    • Metronidazolo in dose singola (2 grammi) per alcuni casi[12][15]
  • Terapia antifungina per le infezioni da funghi
    • Fluconazolo orale (dose singola di 150 mg)
    • Creme intravaginali da banco (miconazolo, clotrimazolo) utilizzate per tre-sette giorni
    • Creme e supposte intravaginali su prescrizione (terconazolo, butoconazolo) utilizzate per tre-sette giorni
    • Terapia prolungata per infezioni ricorrenti (fluconazolo settimanale per sei mesi)[13][15]
  • Terapia antiparassitaria per la tricomoniasi
    • Metronidazolo 2 grammi dose orale singola
    • Metronidazolo 400 mg o 500 mg due volte al giorno per sette giorni
    • Tinidazolo 2 grammi dose orale singola o 500 mg due volte al giorno per cinque giorni
    • Trattamento del partner per prevenire la reinfezione[15]
  • Misure di supporto e preventive
    • Evitare irritanti (prodotti profumati, lavande vaginali, indumenti sintetici stretti)
    • Indossare biancheria intima di cotone e indumenti traspiranti
    • Cambiarsi rapidamente i vestiti bagnati
    • Probiotici (anche se le prove per la prevenzione non sono ancora consistenti)[18][22]
  • Terapia ormonale per la vaginite atrofica
    • Creme o compresse vaginali agli estrogeni
    • Idratanti e lubrificanti vaginali non ormonali[14]

Prevenire le Infezioni Vaginali: Semplici Passi che Aiutano

Sebbene il trattamento possa risolvere le infezioni vaginali, le strategie di prevenzione possono ridurre la probabilità di svilupparle in primo luogo. Molte infezioni si verificano quando l’ambiente naturale della vagina viene alterato, quindi mantenere un equilibrio sano è fondamentale[20][22].

Le buone pratiche igieniche svolgono un ruolo importante, ma è possibile essere troppo scrupolose. La vagina ha un meccanismo di autopulizia e non richiede lavande vaginali o detergenti aggressivi. In effetti, le lavande vaginali possono eliminare i batteri protettivi e aumentare il rischio di infezione. È sufficiente lavare l’area genitale esterna con acqua semplice o sapone delicato e non profumato. Dopo aver usato il bagno, pulirsi da davanti a dietro impedisce ai batteri del tratto digestivo di entrare nella vagina[22].

Le scelte di abbigliamento contano più di quanto molte donne pensino. Pantaloni stretti, biancheria intima sintetica e costumi da bagno o vestiti da allenamento bagnati creano un ambiente caldo e umido dove i funghi e i batteri prosperano. La biancheria intima di cotone consente la circolazione dell’aria e mantiene l’area più asciutta. Cambiarsi i vestiti umidi il prima possibile—soprattutto dopo aver nuotato o fatto esercizio—aiuta a prevenire la crescita eccessiva di funghi[18][24].

Per le donne inclini alle infezioni da funghi, alcuni fattori dello stile di vita meritano attenzione. Gli antibiotici, sebbene necessari per trattare le infezioni batteriche in altre parti del corpo, uccidono sia i batteri nocivi che quelli benefici nella vagina. Le donne che necessitano di antibiotici potrebbero considerare l’assunzione di probiotici insieme ad essi, anche se la ricerca su questo approccio è ancora in fase di sviluppo. Gestire i livelli di zucchero nel sangue è fondamentale per le donne con diabete, poiché livelli elevati di zucchero favoriscono la crescita dei funghi[4][18].

Anche la dieta può svolgere un ruolo. Alcuni esperti suggeriscono che ridurre l’assunzione di alimenti ricchi di zuccheri semplici potrebbe aiutare a prevenire le infezioni da funghi, poiché i funghi si nutrono di zucchero. Sebbene le prove non siano conclusive, seguire una dieta equilibrata con meno zucchero e più verdure, proteine e cereali integrali può giovare alla salute generale e potenzialmente ridurre il rischio di infezione[18].

I probiotici—batteri benefici presenti nello yogurt e negli integratori—hanno guadagnato attenzione per la salute vaginale. I batteri Lactobacillus aiutano a mantenere l’ambiente acido della vagina e soppiantano gli organismi nocivi. Alcuni studi suggeriscono che mangiare yogurt con colture vive o assumere integratori probiotici potrebbe aiutare a prevenire le infezioni ricorrenti, anche se sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi benefici in modo coerente[18].

L’attività sessuale può influenzare la salute vaginale, in particolare per le donne con tricomoniasi, che richiede il trattamento del partner per prevenire la reinfezione. L’uso del preservativo riduce il rischio di infezioni sessualmente trasmesse. Tuttavia, è importante notare che non tutte le infezioni vaginali sono sessualmente trasmesse—la vaginosi batterica e le infezioni da funghi possono verificarsi senza alcuna attività sessuale[1][4].

⚠️ Importante
La gravidanza modifica i livelli ormonali e può aumentare la suscettibilità alle infezioni vaginali, soprattutto le infezioni da funghi. Le donne in gravidanza che sviluppano sintomi dovrebbero consultare prontamente il proprio medico, poiché alcune infezioni possono influenzare gli esiti della gravidanza. Solo alcuni trattamenti sono sicuri durante la gravidanza e una diagnosi corretta è essenziale. Non utilizzare mai fluconazolo orale durante la gravidanza—sono raccomandati solo antifungini topici per le infezioni da funghi nelle donne in gravidanza[1][13].

Quando Cercare Aiuto Medico

Sapere quando contattare un professionista sanitario può prevenire complicazioni e garantire un trattamento appropriato. Le donne dovrebbero cercare assistenza medica se sperimentano perdite vaginali con colore, odore o consistenza insoliti, soprattutto se accompagnate da prurito, bruciore o dolore. Le infezioni alla prima volta richiedono sempre una visita medica per una diagnosi corretta[3].

Anche le donne che hanno già avuto infezioni vaginali non dovrebbero presumere di sapere che tipo di infezione hanno basandosi solo sui sintomi. Le caratteristiche delle perdite e del disagio possono sovrapporsi tra diverse condizioni. Ottenere una diagnosi accurata garantisce il trattamento giusto ed evita di peggiorare il problema[14].

Alcuni sintomi richiedono attenzione urgente. Dolore addominale grave, febbre, sintomi che peggiorano nonostante il trattamento o infezioni che continuano a tornare dopo un trattamento apparentemente riuscito indicano tutti la necessità di una valutazione medica tempestiva. Le donne in gravidanza dovrebbero segnalare immediatamente qualsiasi sintomo vaginale al proprio ostetrico[21].

Studi clinici in corso su Infezione della vagina

  • Data di inizio: 2024-10-16

    Studio sull’efficacia e sicurezza di BGY-1601-VT in donne con infezione vaginale acuta

    Reclutamento in corso

    2 1

    Lo studio si concentra su infezioni vaginali acute, come la Vaginosi Batterica e la Candidiasi Vulvovaginale, che possono causare sintomi come perdite abbondanti, odore sgradevole, prurito e bruciore. Il trattamento in esame è un prodotto bioterapeutico vivo chiamato BGY-1601-VT, somministrato sotto forma di compresse vaginali. Questo prodotto contiene un batterio vivo, il Lactobacillus rhamnosus, ceppo…

    Malattie indagate:
    Francia Germania

Riferimenti

https://www.webmd.com/women/sexual-health-vaginal-infections

https://www.acog.org/womens-health/experts-and-stories/the-latest/think-you-have-a-vaginal-infection-heres-what-you-need-to-know

https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/vaginitis/symptoms-causes/syc-20354707

https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/5019-vaginal-yeast-infection

https://www.morelandobgyn.com/blog/common-types-of-vaginal-infections

https://www.merckmanuals.com/home/women-s-health-issues/vaginitis-cervicitis-and-pelvic-inflammatory-disease/overview-of-vaginitis-vaginal-infection-or-inflammation

https://www.templehealth.org/services/conditions/vaginal-infections

https://www.healthline.com/health/vaginal-infection

https://www.medicalnewstoday.com/articles/vaginal-infections

https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/5019-vaginal-yeast-infection

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https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/bacterial-vaginosis/diagnosis-treatment/drc-20352285

https://www.cdc.gov/std/treatment-guidelines/candidiasis.htm

https://www.aafp.org/pubs/afp/issues/2018/0301/p321.html

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK572663/table/ch8.tab2/

https://www.healthline.com/health/womens-health/yeast-infection-home-remedy

https://www.acog.org/womens-health/experts-and-stories/the-latest/think-you-have-a-vaginal-infection-heres-what-you-need-to-know

https://intermountainhealthcare.org/blogs/preventing-vaginal-yeast-infections-with-lifestyle-and-diet-changes

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https://www.jeffersonhealth.org/your-health/living-well/how-preventable-is-vaginitis

https://myhealth.alberta.ca/Health/aftercareinformation/pages/conditions.aspx?hwid=uf7069

https://www.ummhealth.org/health-library/preventing-vaginal-infection

https://www.cdc.gov/candidiasis/prevention/index.html

https://www.uhhospitals.org/blog/articles/2014/06/its-bathing-suit-season-6-tips-to-prevent-yeast-infections

Domande Frequenti

Posso trattare un’infezione vaginale a casa senza consultare un medico?

Sebbene siano disponibili trattamenti da banco per le infezioni da funghi, non è consigliabile auto-diagnosticarsi, soprattutto se si tratta della prima infezione o se i sintomi differiscono dalle infezioni precedenti. Molte condizioni hanno sintomi simili e trattare l’infezione sbagliata può peggiorare le cose. Un professionista sanitario può identificare accuratamente la causa e raccomandare il trattamento appropriato[14].

Perché continuo ad avere infezioni vaginali anche dopo il trattamento?

Le infezioni ricorrenti possono verificarsi per diversi motivi: trattamento incompleto dell’infezione iniziale, reinfezione da parte di un partner sessuale (nei casi di tricomoniasi), condizioni di salute sottostanti come il diabete, uso frequente di antibiotici o fattori dello stile di vita che alterano l’equilibrio vaginale. Se si hanno quattro o più infezioni in un anno, il medico potrebbe raccomandare cicli di trattamento più lunghi, farmaci preventivi o indagini sulle cause sottostanti[13].

È sicuro avere rapporti sessuali durante il trattamento per un’infezione vaginale?

I medici generalmente raccomandano di evitare l’attività sessuale durante il trattamento. I farmaci possono essere meno efficaci se vengono eliminati e alcune creme e oli vaginali possono danneggiare i preservativi in lattice e i diaframmi. Inoltre, l’attività sessuale può irritare i tessuti già infiammati e rallentare la guarigione. Per la tricomoniasi, che è sessualmente trasmessa, i partner devono essere trattati contemporaneamente per evitare di trasmettere l’infezione avanti e indietro[4][15].

Le infezioni vaginali possono influenzare la gravidanza?

Sì, alcune infezioni vaginali possono influenzare gli esiti della gravidanza. La vaginosi batterica non trattata aumenta il rischio di parto prematuro e bambini con basso peso alla nascita. Le infezioni da funghi sono più comuni durante la gravidanza a causa dei cambiamenti ormonali ma tipicamente non danneggiano il bambino. Tuttavia, tutte le infezioni vaginali durante la gravidanza dovrebbero essere valutate e trattate da un professionista sanitario, poiché solo alcuni farmaci sono sicuri durante la gravidanza[1].

I probiotici aiutano davvero a prevenire le infezioni vaginali?

Le prove sui probiotici per la prevenzione delle infezioni vaginali sono contrastanti. Alcuni studi suggeriscono che mangiare yogurt con colture vive o assumere integratori probiotici contenenti Lactobacillus potrebbe aiutare a prevenire le infezioni, ma i risultati non sono coerenti in tutte le ricerche. I probiotici sembrano essere sicuri e possono fornire alcuni benefici, ma non dovrebbero sostituire il trattamento medico per le infezioni attive. Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare i ceppi, le dosi e la durata d’uso più efficaci dei probiotici[18].

🎯 Punti Chiave

  • Tre tipi di infezioni—vaginosi batterica, infezioni da funghi e tricomoniasi—causano la maggior parte delle infezioni vaginali e ciascuna richiede un trattamento diverso.
  • Una diagnosi accurata da parte di un professionista sanitario è essenziale perché i sintomi si sovrappongono tra diverse infezioni e l’auto-trattamento può peggiorare le cose.
  • Gli antibiotici come il metronidazolo e la clindamicina trattano efficacemente la vaginosi batterica, mentre i farmaci antifungini come il fluconazolo trattano le infezioni da funghi.
  • Le donne in gravidanza necessitano di considerazioni speciali perché alcuni farmaci non sono sicuri durante la gravidanza e le infezioni possono influenzare gli esiti della gravidanza.
  • Semplici cambiamenti nello stile di vita—indossare biancheria intima di cotone, evitare lavande vaginali, cambiarsi i vestiti bagnati e usare saponi delicati—possono aiutare a prevenire molte infezioni vaginali.
  • Il trattamento del partner è essenziale per la tricomoniasi per evitare di trasmettere l’infezione avanti e indietro attraverso il contatto sessuale.
  • Le donne con diabete o sistemi immunitari indeboliti sono più suscettibili alle infezioni vaginali e potrebbero necessitare di trattamenti più intensivi o strategie preventive.
  • Le infezioni ricorrenti che influenzano la qualità della vita richiedono una valutazione medica per identificare le cause sottostanti e sviluppare strategie di gestione a lungo termine.