Encefalopatia ipossico-ischemica – Studi clinici

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L’encefalopatia ipossico-ischemica (EII) è una grave condizione cerebrale che colpisce i neonati quando il cervello non riceve sufficiente ossigeno durante o subito dopo il parto. Attualmente sono in corso 4 studi clinici che stanno testando nuovi approcci terapeutici per questa patologia, utilizzando trattamenti innovativi come la melatonina endovenosa, le cellule staminali del sangue cordonale, il fentanyl e il sildenafil, tutti in combinazione con l’ipotermia terapeutica standard.

Studi Clinici in Corso sull’Encefalopatia Ipossico-Ischemica nei Neonati

L’encefalopatia ipossico-ischemica è una lesione cerebrale che si verifica quando il cervello di un neonato non riceve quantità adeguate di ossigeno e sangue intorno al momento della nascita. Questa privazione di ossigeno può causare danni al tessuto cerebrale, con conseguenze che variano da lievi a gravi. Attualmente, il trattamento standard prevede l’ipotermia terapeutica, una procedura di raffreddamento controllato che aiuta a proteggere il cervello da ulteriori lesioni.

I ricercatori stanno attualmente studiando diversi approcci innovativi per migliorare i risultati per questi piccoli pazienti. Di seguito sono descritti in dettaglio i 4 studi clinici attualmente in corso che offrono nuove speranze per il trattamento di questa grave condizione.

Studi Clinici Disponibili

Studio sulla sicurezza e il dosaggio della melatonina endovenosa nei neonati con encefalopatia ipossico-ischemica moderata-grave sottoposti a trattamento con ipotermia terapeutica

Localizzazione: Irlanda

Questo studio si concentra su una nuova formulazione di melatonina somministrata per via endovenosa in combinazione con l’ipotermia terapeutica. La melatonina è un ormone naturalmente prodotto dall’organismo che regola i cicli sonno-veglia, ma in questo contesto viene studiata per le sue proprietà neuroprotettive. L’obiettivo principale è determinare se dosi elevate di melatonina somministrate per via endovenosa siano sicure per i neonati con EII moderata-grave e identificare il dosaggio più appropriato per studi futuri.

Lo studio prevede che i neonati ricevano diverse dosi di melatonina mentre sono sottoposti al trattamento di raffreddamento. L’équipe medica monitorerà attentamente l’attività cerebrale utilizzando apparecchiature specializzate (EEG), preleverà campioni di sangue per misurare i livelli del farmaco e eseguirà risonanze magnetiche cerebrali per valutare gli effetti del trattamento.

Criteri di inclusione principali: Il neonato deve essere ricoverato in terapia intensiva neonatale con EII moderata-grave, essere idoneo all’ipotermia terapeutica secondo le linee guida ospedaliere, essere nato dopo almeno 36 settimane di gravidanza complete e essere clinicamente stabile prima di ricevere il farmaco sperimentale. È necessaria una linea centrale o endovenosa funzionante e il monitoraggio della pressione arteriosa tramite linea arteriosa.

Criteri di esclusione: Neonati che non mostrano segni di EII moderata-grave, neonati oltre le 6 ore di vita, presenza di gravi difetti congeniti o disturbi genetici, gravi disturbi della coagulazione, disfunzione epatica o renale grave, allergie note alla melatonina, e instabilità grave della pressione arteriosa.

Studio sulla sicurezza e fattibilità dell’utilizzo di cellule staminali del sangue cordonale autologo per il trattamento dei neonati con encefalopatia ipossico-ischemica

Localizzazione: Francia

Questo studio innovativo utilizza cellule staminali del sangue cordonale autologhe, cioè cellule raccolte dal sangue del cordone ombelicale dello stesso neonato. Le cellule staminali hanno il potenziale di riparare i tessuti danneggiati e promuovere la guarigione. Il trattamento prevede la raccolta delle cellule al momento della nascita, la loro preparazione speciale e la successiva reinfusione nel neonato attraverso un’infusione endovenosa.

L’obiettivo dello studio è determinare se l’utilizzo di queste cellule staminali sia sicuro e fattibile come opzione terapeutica per i neonati con lesioni cerebrali causate da privazione di ossigeno. Il trattamento viene somministrato insieme alla terapia di raffreddamento standard. I medici monitoreranno lo sviluppo dei bambini e verificheranno eventuali effetti del trattamento fino a due anni dopo la procedura.

Criteri di inclusione principali: Il neonato deve mostrare segni di disfunzione cerebrale (encefalopatia) entro 6 ore dalla nascita con un punteggio di gravità pari o superiore a 2 sulla scala di Sarnat. Deve ricevere l’ipotermia terapeutica. La madre deve risultare negativa a test per HIV, HTLV 1 o 2, virus dell’epatite B e C, e sifilide. È richiesto il consenso scritto dei genitori.

Criteri di esclusione: Gravi anomalie congenite, disturbi genetici confermati, mancata raccolta del sangue cordonale alla nascita, emorragie attive o gravi disturbi della coagulazione, infezioni sistemiche gravi, disturbi metabolici, trattamenti sperimentali precedenti e grave insufficienza d’organo non correlata alla condizione primaria.

Studio sull’infusione continua di fentanyl nei neonati con lesione cerebrale ipossico-ischemica durante la terapia di raffreddamento

Localizzazione: Italia

Questa ricerca esamina come il fentanyl, un potente farmaco antidolorifico, funzioni nel corpo dei neonati con EII durante il trattamento di raffreddamento. Il fentanyl viene utilizzato per gestire il dolore e fornire sedazione, aiutando a mantenere i neonati confortevoli e ridurre lo stress durante il trattamento.

Lo studio monitorerà come il fentanyl si muove attraverso il corpo quando viene somministrato per via endovenosa. Il farmaco verrà somministrato prima come dose singola, seguito da una somministrazione continua per diversi giorni. I medici misureranno la quantità di farmaco nel sangue in diversi momenti: subito dopo la prima dose e poi a 24, 48, 72 e 96 ore durante la somministrazione continua. Osserveranno attentamente eventuali effetti collaterali per garantire che il trattamento sia sicuro.

Criteri di inclusione principali: Neonato che richiede trattamento di raffreddamento per asfissia perinatale, nato ad almeno 35 settimane di gestazione, peso alla nascita superiore a 1,8 kg, punteggio di Apgar ≤ 5 a 5 minuti o necessità di rianimazione continua a 10 minuti dalla nascita, esami del sangue che mostrano pH basso o deficit di basi elevato, segni di disfunzione cerebrale, anomalie moderate-gravi dell’attività cerebrale o convulsioni, e inizio del raffreddamento entro 6 ore dalla nascita.

Criteri di esclusione: Neonati che non soddisfano i criteri per il trattamento ipotermico, che non ricevono fentanyl per sedazione e controllo del dolore, che non hanno storia di asfissia perinatale, che ricevono altri farmaci antidolorifici o sedativi oltre al fentanyl, con gravi anomalie congenite, disturbi emorragici attivi, grave disfunzione epatica o renale.

Studio sul sildenafil e l’ipotermia per i neonati con encefalopatia ipossico-ischemica

Localizzazione: Francia

Questo studio esplora gli effetti di un trattamento che combina sildenafil e raffreddamento controllato per verificare se possa migliorare la sopravvivenza senza lesioni cerebrali. Il sildenafil è un farmaco che rilassa i vasi sanguigni, migliorando il flusso sanguigno e l’apporto di ossigeno ai tessuti. In questo studio viene testato sotto forma di soluzione per iniezione endovenosa.

Lo studio si svolgerà in due fasi. Nella prima fase, i ricercatori esamineranno come il corpo elabora il sildenafil nei neonati con EII. Nella seconda fase, lo studio confronterà i risultati dei neonati che ricevono il trattamento combinato con quelli che ricevono un placebo, concentrandosi sulla sopravvivenza senza lesioni cerebrali come osservato da una risonanza magnetica al momento della dimissione ospedaliera.

Durante lo studio, i ricercatori monitoreranno vari aspetti della salute dei neonati, inclusa l’attività cerebrale e la funzione cardiaca, per valutare sia i potenziali benefici che la sicurezza del trattamento. È previsto anche un follow-up di 2 anni per valutare gli esiti neuroevolutivi.

Criteri di inclusione principali: Neonati nati ad almeno 36 settimane di gravidanza, trattati con ipotermia terapeutica servo-controllata (temperatura impostata a 33,5 ± 0,5 °C) per EII neonatale. Il trattamento sperimentale inizierà più di 1 ora dopo l’inizio del raffreddamento e meno di 12 ore dopo la nascita. È richiesta la copertura previdenziale e il consenso scritto di uno dei genitori o tutori legali.

Criteri di esclusione: Pazienti con condizioni diverse dall’encefalopatia ipossico-ischemica, neonati nati prima di 36 settimane di gravidanza, pazienti che non sono sottoposti a trattamento con raffreddamento controllato, e pazienti non idonei al trattamento con sildenafil endovenoso.

Sintesi degli Studi Clinici

Questi quattro studi clinici rappresentano approcci innovativi e promettenti per il trattamento dell’encefalopatia ipossico-ischemica neonatale. Tutti gli studi utilizzano l’ipotermia terapeutica come base, aggiungendo diversi agenti sperimentali per potenziare la neuroprotezione.

È interessante notare che gli studi si concentrano su meccanismi d’azione complementari: la melatonina offre proprietà antiossidanti e neuroprotettive, le cellule staminali del sangue cordonale promuovono la riparazione tissutale e riducono l’infiammazione, il fentanyl fornisce analgesia e sedazione per ridurre lo stress durante il trattamento, e il sildenafil migliora il flusso sanguigno cerebrale attraverso la vasodilatazione.

Tutti gli studi prevedono un attento monitoraggio della sicurezza e dell’efficacia, con follow-up a lungo termine per valutare gli esiti neuroevolutivi. I criteri di inclusione ed esclusione sono accuratamente definiti per garantire che partecipino solo i neonati per i quali i trattamenti potrebbero essere appropriati e sicuri.

Per i genitori interessati a far partecipare il proprio bambino a uno di questi studi, è fondamentale discutere approfonditamente con l’équipe medica i potenziali benefici e rischi, nonché i requisiti specifici di ciascuno studio. La partecipazione a uno studio clinico può offrire accesso a trattamenti innovativi che potrebbero migliorare gli esiti per i neonati affetti da questa grave condizione.

Studi clinici in corso su Encefalopatia ipossico-ischemica

  • Data di inizio: 2020-02-05

    Studio di trattamento con cellule staminali autologhe del cordone ombelicale in neonati con encefalopatia ipossico-ischemica: valutazione della sicurezza e fattibilità

    Reclutamento in corso

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    Lo studio esamina il trattamento della encefalopatia ipossico-ischemica neonatale, una condizione che si verifica quando il cervello del neonato non riceve abbastanza ossigeno durante o subito dopo la nascita. Il trattamento proposto utilizza cellule staminali autologhe derivate dal sangue del cordone ombelicale del neonato stesso, che vengono preparate come sospensione per infusione endovenosa. Lo scopo…

    Francia
  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sulla farmacocinetica del fentanil in infusione continua nei neonati con encefalopatia ipossico-ischemica sottoposti a ipotermia terapeutica

    Non ancora in reclutamento

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    Lo studio esamina il trattamento dei neonati affetti da encefalopatia ipossico-ischemica, una condizione che si verifica quando il cervello del neonato non riceve abbastanza ossigeno durante il parto. Questi neonati vengono sottoposti a un trattamento chiamato ipotermia terapeutica, durante il quale la temperatura corporea viene abbassata in modo controllato, in combinazione con la somministrazione di…

    Farmaci indagati:
    Italia