Questo articolo presenta informazioni dettagliate sugli studi clinici attualmente in corso per l’emorragia vaginale. Attualmente è disponibile 1 studio clinico per questa condizione, che esplora nuove opzioni terapeutiche per le donne in postmenopausa che soffrono di atrofia vaginale.
Studi Clinici in Corso per l’Emorragia Vaginale
L’emorragia vaginale può essere un sintomo associato a diverse condizioni ginecologiche, tra cui l’atrofia vaginale nelle donne in postmenopausa. Gli studi clinici attualmente in corso mirano a comprendere meglio le opzioni terapeutiche disponibili e a valutare la sicurezza e l’efficacia di nuovi trattamenti. In questa panoramica presentiamo lo studio clinico attualmente disponibile che affronta questa problematica.
Studio Clinico Disponibile
Studio sugli Effetti del Trattamento con Estrogeni Vaginali con Nomegestrolo Acetato ed Estradiolo Emiidrato sulla Coagulazione del Sangue nelle Donne in Postmenopausa con Atrofia Vaginale
Localizzazione: Danimarca
Questo studio clinico si concentra sugli effetti di un trattamento per l’atrofia vaginale, una condizione che colpisce frequentemente le donne in postmenopausa. Il trattamento oggetto di studio prevede l’utilizzo di estrogeni vaginali locali, in particolare una combinazione di due sostanze: nomegestrolo acetato ed estradiolo emiidrato. Queste sostanze sono chimicamente simili agli ormoni naturalmente presenti nell’organismo e vengono utilizzate per alleviare i sintomi associati all’atrofia vaginale.
L’obiettivo principale dello studio è comprendere come questo trattamento influenzi l’equilibrio tra coagulazione e dissoluzione del sangue nell’organismo, noto come equilibrio emostatico. Questo aspetto è particolarmente importante perché alterazioni in questo equilibrio possono influenzare il rischio di formazione di coaguli di sangue. Lo studio coinvolgerà donne in postmenopausa che riceveranno il trattamento per un periodo di tre mesi. Durante questo periodo, i ricercatori monitoreranno i cambiamenti nei processi di coagulazione e dissoluzione del sangue per verificare se il trattamento produce effetti significativi.
Criteri di inclusione:
- Essere una donna in postmenopausa di età pari o superiore a 50 anni (la postmenopausa indica l’assenza di ciclo mestruale per almeno 12 mesi)
- Presentare sintomi di atrofia vulvo-vaginale, come secchezza, irritazione o fastidio nell’area vaginale
- Avere necessità di un trattamento standard con estrogeni vaginali da 10 microgrammi almeno tre volte a settimana
- È possibile partecipare indipendentemente dalla presenza o assenza di precedenti episodi di tromboembolia venosa (TEV)
Criteri di esclusione:
- Pazienti che non sono donne in postmenopausa
- Uomini
- Pazienti appartenenti a popolazioni vulnerabili (come bambini, donne in gravidanza o persone incapaci di prendere decisioni autonomamente)
Farmaco in studio: Il trattamento prevede l’utilizzo di estrogeni vaginali, un tipo di terapia ormonale applicata direttamente nell’area vaginale. Lo studio si concentra sulla comprensione di come questo trattamento influenzi la coagulazione del sangue e la dissoluzione dei coaguli nelle donne in postmenopausa. L’obiettivo è verificare se l’uso di estrogeni vaginali possa modificare l’equilibrio di questi processi nell’organismo, importanti per mantenere un flusso sanguigno sano e prevenire sanguinamenti eccessivi o formazione di coaguli.
Fasi dello studio:
- Adesione allo studio: Le partecipanti vengono informate sullo scopo e le procedure coinvolte nello studio
- Valutazione iniziale: Conferma dell’idoneità attraverso la verifica dei criteri di inclusione
- Somministrazione del trattamento: Applicazione locale di estrogeni vaginali (10 microgrammi) almeno tre volte a settimana
- Monitoraggio e follow-up: Osservazione dei cambiamenti nei parametri ematici relativi alla coagulazione per un periodo di tre mesi
- Valutazione finale: Confronto dei cambiamenti nei parametri ematici per determinare gli effetti del trattamento
Informazioni sull’Atrofia Vaginale
L’atrofia vaginale, nota anche come vaginite atrofica, è una condizione caratterizzata dall’assottigliamento, secchezza e infiammazione delle pareti vaginali. Si verifica più comunemente nelle donne in postmenopausa a causa della diminuzione dei livelli di estrogeni. La condizione può causare sintomi quali secchezza vaginale, prurito e fastidio durante i rapporti sessuali. Nel tempo, la carenza di estrogeni rende i tessuti vaginali più fragili e meno elastici, con conseguente aumento della suscettibilità a irritazioni e infezioni. La progressione dell’atrofia vaginale può variare, con sintomi che possono peggiorare se non adeguatamente trattati.
Informazioni sugli Estrogeni Vaginali Locali
Gli estrogeni vaginali locali sono farmaci somministrati direttamente nell’area vaginale sotto forma di crema, compressa o anello. Attualmente vengono utilizzati in medicina per trattare l’atrofia vaginale, una condizione comune nelle donne in postmenopausa in cui le pareti vaginali diventano sottili, secche e infiammate. L’indicazione terapeutica principale è alleviare sintomi come secchezza, prurito e fastidio durante i rapporti sessuali. A livello molecolare, gli estrogeni agiscono legandosi ai recettori degli estrogeni presenti nei tessuti vaginali, promuovendo la crescita e il mantenimento del rivestimento vaginale. Dal punto di vista farmacologico, sono classificati come terapia ormonale sostitutiva.
Sintesi
Attualmente è disponibile un solo studio clinico per l’emorragia vaginale correlata all’atrofia vaginale, condotto in Danimarca. Lo studio si concentra sulla valutazione della sicurezza del trattamento con estrogeni vaginali locali, in particolare sul loro effetto sull’equilibrio della coagulazione del sangue. Questo aspetto è particolarmente rilevante per le donne in postmenopausa, che potrebbero avere un rischio aumentato di disturbi della coagulazione.
È importante sottolineare che lo studio accoglie partecipanti sia con che senza storia di tromboembolia venosa, permettendo così una valutazione completa della sicurezza del trattamento in diverse popolazioni di pazienti. Il periodo di trattamento di tre mesi consente un monitoraggio adeguato degli effetti a breve termine del farmaco.
Per le donne che soffrono di atrofia vaginale e sono interessate a partecipare a questo studio, è fondamentale consultare il proprio medico per valutare l’idoneità e discutere i potenziali benefici e rischi della partecipazione.











