Emorragia postpartum – Studi clinici

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L’emorragia postpartum rappresenta una delle complicanze più gravi del parto. Attualmente è in corso uno studio clinico che valuta l’efficacia dell’acido tranexamico nel ridurre la perdita di sangue nelle donne con placenta previa sottoposte a taglio cesareo. La ricerca mira a determinare se questo farmaco può prevenire la necessità di trasfusioni di sangue e migliorare la sicurezza del parto.

Studi clinici sull’emorragia postpartum

L’emorragia postpartum è una condizione caratterizzata da un sanguinamento eccessivo dopo il parto, che rappresenta una delle principali cause di complicanze materne nel periodo post-partum. Questa complicanza si verifica più comunemente nelle prime 24 ore dopo il parto, ma può manifestarsi fino a 12 settimane dopo la nascita del bambino. Le cause principali includono la mancata contrazione dell’utero dopo l’espulsione della placenta, ritenzione di tessuto placentare, lacerazioni del collo dell’utero o dei tessuti vaginali, e disturbi della coagulazione del sangue.

Attualmente è disponibile 1 studio clinico che sta valutando nuove strategie terapeutiche per prevenire e gestire l’emorragia postpartum, con particolare attenzione alle donne ad alto rischio che presentano placenta previa.

Studio clinico disponibile

Studio sull’acido tranexamico per prevenire la perdita di sangue nelle donne con placenta previa sottoposte a taglio cesareo

Localizzazione: Francia

Questo studio clinico si concentra sulla prevenzione dell’emorragia postpartum nelle donne che presentano una condizione chiamata placenta previa, in cui la placenta è posizionata nella parte bassa dell’utero e può causare complicanze durante il parto. La ricerca sta valutando l’efficacia dell’acido tranexamico (noto anche con il codice LB1148) nel ridurre la perdita di sangue dopo un taglio cesareo. L’acido tranexamico è un farmaco che aiuta a prevenire il sanguinamento eccessivo favorendo la coagulazione del sangue.

Lo studio confronta gli effetti di questo farmaco con un placebo, una sostanza priva di effetti terapeutici attivi. L’obiettivo principale è determinare se la somministrazione di una dose bassa di acido tranexamico subito dopo la nascita del bambino possa ridurre la necessità di trasfusioni di sangue prima della dimissione ospedaliera della madre.

Criteri di inclusione principali:

  • Età pari o superiore a 18 anni
  • Diagnosi di placenta previa confermata dall’ecografia più recente prima del parto
  • Parto programmato mediante taglio cesareo
  • Gravidanza di almeno 32 settimane al momento del parto
  • Consenso informato firmato per partecipare allo studio

Criteri di esclusione principali:

  • Assenza di diagnosi di placenta previa
  • Parto non previsto mediante taglio cesareo
  • Condizioni che controindicano l’uso dell’acido tranexamico

Farmaci utilizzati nello studio:

L’acido tranexamico (TXA) viene somministrato per via endovenosa alla dose di 1 grammo entro 3 minuti dalla nascita del bambino. Questo farmaco agisce inibendo la degradazione della fibrina, una proteina essenziale per la coagulazione del sangue, contribuendo così a stabilizzare i coaguli e ridurre il sanguinamento. È classificato come agente antifibrinolitico.

Vengono inoltre utilizzati farmaci uterotonici, che sono medicinali standard che aiutano l’utero a contrarsi dopo il parto, riducendo così il sanguinamento. Questi farmaci fanno parte del protocollo standard di cura durante il taglio cesareo.

Fasi dello studio:

Lo studio si articola in diverse fasi sequenziali. Dopo la conferma dell’idoneità e la firma del consenso informato, durante il taglio cesareo viene somministrato l’acido tranexamico per via endovenosa entro 3 minuti dalla nascita del bambino, in aggiunta ai farmaci uterotonici abituali. Successivamente, viene monitorata accuratamente la perdita di sangue utilizzando metodi specifici per garantire una valutazione precisa, e viene valutata la necessità di trasfusioni dal momento del parto fino alla dimissione ospedaliera.

Durante il ricovero, le pazienti vengono monitorate per eventuali effetti collaterali o complicanze, come nausea o vertigini. Se necessario, possono essere somministrati trattamenti aggiuntivi, come il ferro per via endovenosa. Al secondo giorno dopo il parto, viene compilato un questionario per valutare la soddisfazione e lo stato psicologico della paziente.

Il monitoraggio a lungo termine prevede l’invio di un questionario per posta a 8 settimane dal parto per valutare ulteriormente lo stato psicologico, e un colloquio telefonico a 12 settimane per verificare eventuali effetti a lungo termine. Durante tutto questo periodo, viene monitorata la presenza di complicanze gravi, come trombosi o altre reazioni inaspettate.

Riepilogo

Attualmente è disponibile un importante studio clinico che valuta l’efficacia dell’acido tranexamico nella prevenzione dell’emorragia postpartum nelle donne con placenta previa sottoposte a taglio cesareo. Questo studio, condotto in Francia, rappresenta un’opportunità significativa per migliorare la gestione di questa complicanza potenzialmente grave del parto.

L’aspetto più rilevante di questa ricerca è l’utilizzo di un farmaco ben conosciuto come l’acido tranexamico in un contesto specifico ad alto rischio. La placenta previa è una condizione che predispone a un maggior rischio di sanguinamento durante il parto, e la disponibilità di strategie preventive efficaci potrebbe ridurre significativamente la necessità di trasfusioni di sangue e le complicanze associate.

Lo studio adotta un approccio completo che non si limita a valutare l’efficacia del farmaco nella riduzione della perdita di sangue, ma prende in considerazione anche la sicurezza, il benessere psicologico delle pazienti e la loro soddisfazione rispetto all’esperienza del parto. Il monitoraggio prolungato fino a 12 settimane dopo il parto consente di identificare eventuali effetti collaterali tardivi e di valutare il recupero complessivo delle pazienti.

È importante sottolineare che, nonostante attualmente sia disponibile un solo studio clinico su questa condizione, la ricerca in questo campo è di fondamentale importanza considerando l’impatto significativo dell’emorragia postpartum sulla salute materna a livello globale. Le donne interessate a partecipare allo studio devono soddisfare criteri specifici e devono essere seguite presso centri clinici autorizzati in Francia.

Le pazienti che desiderano maggiori informazioni sulla partecipazione a questo studio clinico dovrebbero consultare il proprio medico o contattare direttamente i centri di ricerca coinvolti per verificare la propria idoneità e ricevere informazioni dettagliate sul protocollo di studio.

Studi clinici in corso su Emorragia postpartum

  • Data di inizio: 2020-07-01

    Studio sull’Acido Tranexamico per Prevenire l’Emorragia Postpartum in Donne con Placenta Previa e Parto Cesareo

    Reclutamento in corso

    3 1 1

    Lo studio si concentra sulla prevenzione dellemorragia post-partum, una condizione che può verificarsi dopo il parto e comporta una significativa perdita di sangue. Questa ricerca è rivolta a donne che hanno una placenta previa, una situazione in cui la placenta si trova in una posizione bassa nell’utero, e che devono sottoporsi a un parto cesareo.…

    Farmaci indagati: