La dipendenza comportamentale è una condizione che colpisce molte persone, manifestandosi attraverso comportamenti compulsivi come il gioco d’azzardo patologico, la dipendenza sessuale o la dipendenza da cibo. Attualmente è in corso uno studio clinico in Francia che valuta l’efficacia del nalmefene nel ridurre l’intensità del craving in pazienti affetti da queste forme di dipendenza comportamentale.
Studi Clinici in Corso sulla Dipendenza Comportamentale
La dipendenza comportamentale rappresenta un gruppo di disturbi caratterizzati da comportamenti compulsivi che interferiscono significativamente con la vita quotidiana delle persone. Questi disturbi includono il gioco d’azzardo patologico, la dipendenza sessuale e la dipendenza da cibo. Attualmente, la ricerca medica sta esplorando nuove opzioni terapeutiche per aiutare i pazienti a gestire meglio i loro impulsi e ridurre il craving associato a queste condizioni.
Nel sistema sono disponibili 1 studio clinico per la dipendenza comportamentale, e di seguito viene presentato in dettaglio.
Studi Clinici Disponibili
Studio sul Nalmefene e Placebo per la Riduzione del Craving in Pazienti con Disturbo da Gioco d’Azzardo, Dipendenza Sessuale o Dipendenza da Cibo
Localizzazione: Francia
Questo studio clinico si concentra sulla valutazione degli effetti del nalmefene in individui affetti da specifiche forme di dipendenza comportamentale, tra cui il disturbo da gioco d’azzardo, la dipendenza sessuale e la dipendenza da cibo. L’obiettivo principale è verificare se il nalmefene possa contribuire a ridurre l’intensità del craving che queste persone sperimentano regolarmente.
Il nalmefene è un modulatore dei recettori oppioidi che agisce sul sistema di ricompensa cerebrale, aiutando potenzialmente a diminuire l’impulso a mettere in atto comportamenti di dipendenza. Il farmaco viene somministrato per via orale sotto forma di compresse rivestite da 18 mg, con possibilità di aumentare il dosaggio fino a un massimo di 36 mg al giorno, in base alla tollerabilità del paziente.
I partecipanti allo studio riceveranno o il nalmefene o un placebo (una sostanza dall’aspetto simile al farmaco ma priva di principi attivi), continuando parallelamente il loro trattamento abituale per la dipendenza comportamentale. Durante tutto il periodo dello studio, ai pazienti verrà chiesto di compilare un diario settimanale in cui registrare gli episodi di craving, annotandone intensità, frequenza e durata.
Criteri di inclusione principali:
- Età pari o superiore a 18 anni
- Diagnosi di dipendenza comportamentale (disturbo da gioco d’azzardo, dipendenza sessuale o dipendenza da cibo)
- Essere già in cura o iniziare un percorso terapeutico per la dipendenza comportamentale
- Aver sperimentato almeno un episodio di craving con intensità pari o superiore a 4 su 10 nella scala NRS (Scala di Valutazione Numerica) nella settimana precedente l’ingresso nello studio
- Affiliazione al sistema di previdenza sociale francese
- Per le donne: utilizzo di misure contraccettive adeguate o stato post-menopausale
Lo studio valutarà la variazione nell’intensità, frequenza e durata degli episodi di craving dall’inizio alla fine del periodo di trattamento. Verrà inoltre monitorato il miglioramento clinico complessivo e qualsiasi effetto collaterale eventualmente manifestato dai partecipanti. Un follow-up sarà condotto quattro settimane dopo la fine del trattamento per valutare eventuali effetti duraturi.
Le Dipendenze Comportamentali Studiate
Disturbo da Gioco d’Azzardo: Si caratterizza per un comportamento problematico e ricorrente legato al gioco d’azzardo che porta a un significativo deterioramento o disagio. Le persone affette da questo disturbo spesso necessitano di giocare somme di denaro sempre maggiori per ottenere l’eccitazione desiderata. Possono diventare irrequiete o irritabili quando tentano di ridurre o interrompere il gioco. Nel tempo, il comportamento diventa più compulsivo e la persona può perdere il controllo sulle proprie attività di gioco, arrivando a mentire o compiere atti illegali per finanziare la dipendenza.
Dipendenza Sessuale: Conosciuta anche come disturbo ipersessuale, comporta una preoccupazione eccessiva per fantasie, impulsi o comportamenti sessuali difficili da controllare. Le persone con questa condizione possono dedicare una quantità significativa di tempo ad attività sessuali, spesso a scapito di altre aree importanti della vita. Il disturbo progredisce poiché l’individuo continua a mettere in atto questi comportamenti nonostante le conseguenze negative, come problemi relazionali o legali. Nel tempo, la natura compulsiva del comportamento può portare a una perdita di controllo e all’incapacità di resistere all’impulso.
Dipendenza da Cibo: È caratterizzata da un impulso incontrollabile a consumare determinati alimenti, spesso ricchi di zuccheri, grassi o sale, nonostante le conseguenze negative. Le persone con questa condizione possono sperimentare craving e una perdita di controllo sulle proprie abitudini alimentari. Il disturbo progredisce quando l’individuo continua a consumare questi alimenti in grandi quantità, portando a disagio fisico ed emotivo. Nel tempo, il comportamento alimentare compulsivo può risultare in aumento di peso, problemi di salute e difficoltà nel funzionamento quotidiano.
Riepilogo
Attualmente è disponibile uno studio clinico per la dipendenza comportamentale, condotto in Francia. Questo studio rappresenta un’opportunità importante per i pazienti affetti da disturbo da gioco d’azzardo, dipendenza sessuale o dipendenza da cibo di contribuire alla ricerca medica e potenzialmente beneficiare di un nuovo approccio terapeutico.
Il nalmefene, il farmaco oggetto dello studio, agisce sui recettori oppioidi cerebrali coinvolti nel sistema di ricompensa, con l’obiettivo di ridurre l’intensità del craving. Questo studio è particolarmente significativo perché valuta l’efficacia del farmaco come terapia aggiuntiva ai trattamenti già in corso, offrendo così una potenziale opzione terapeutica complementare per chi soffre di queste forme di dipendenza.
I pazienti interessati a partecipare devono essere maggiorenni, avere una diagnosi confermata di una delle tre forme di dipendenza comportamentale studiate, ed essere già in cura o iniziare un percorso terapeutico. La partecipazione allo studio prevede la compilazione regolare di un diario settimanale per monitorare gli episodi di craving, consentendo così ai ricercatori di raccogliere dati preziosi sull’efficacia del trattamento.
Questo studio rappresenta un passo avanti nella comprensione e nel trattamento delle dipendenze comportamentali, condizioni che possono avere un impatto devastante sulla vita delle persone e delle loro famiglie. I risultati potrebbero aprire nuove strade terapeutiche per aiutare chi lotta quotidianamente contro questi impulsi compulsivi.











