Il carcinoma metastatico a cellule squamose è una forma avanzata di tumore che può colpire diverse parti del corpo. Attualmente sono in corso studi clinici per testare nuovi trattamenti che potrebbero offrire speranza ai pazienti affetti da questa malattia.
Studi clinici in corso sul carcinoma metastatico a cellule squamose
Il carcinoma metastatico a cellule squamose rappresenta una sfida importante nel campo dell’oncologia. Questo tipo di tumore origina dalle cellule squamose presenti in vari tessuti del corpo e può diffondersi ad altri organi, rendendo il trattamento più complesso. Attualmente sono disponibili 2 studi clinici che stanno testando approcci innovativi per migliorare le opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da questa patologia.
Studi clinici attivi
Studio sul rigosertib sodico per pazienti con epidermolisi bollosa distrofica recessiva e carcinoma a cellule squamose avanzato
Località: Austria
Questo studio clinico si concentra su una rara condizione cutanea chiamata epidermolisi bollosa distrofica recessiva (RDEB), che è associata a un tipo di tumore della pelle noto come carcinoma a cellule squamose (SCC). Lo studio sta testando un trattamento chiamato rigosertib sodico, che viene valutato in due forme: come soluzione endovenosa (rigosertib sodico IV) e come capsule orali (rigosertib sodico orale).
Il rigosertib sodico è una sostanza chimica che funziona inibendo determinate vie metaboliche nell’organismo coinvolte nella crescita del cancro. L’obiettivo dello studio è valutare la sicurezza e l’efficacia del rigosertib sodico nei pazienti con RDEB che presentano un carcinoma a cellule squamose avanzato che non ha risposto ai trattamenti standard.
Criteri di inclusione principali:
- Diagnosi di RDEB confermata mediante test genetico o biopsia cutanea con mappatura mediante immunofluorescenza
- Età compresa tra 18 e 79 anni
- Diagnosi di carcinoma a cellule squamose non asportabile chirurgicamente, localmente avanzato o metastatico
- Mancata risposta ai trattamenti standard come chirurgia, radioterapia o chemioterapia tradizionale (cisplatino, carboplatino, 5-fluorouracile, bleomicina, metotrexato, adriamicina, taxani, gemcitabina o ifosfamide)
- Malattia misurabile secondo i criteri RECIST 1.1
Modalità di trattamento: Il trattamento orale prevede l’assunzione di capsule giornaliere per tre settimane seguite da una settimana di pausa. Il trattamento endovenoso prevede la somministrazione del farmaco per un periodo di 72 ore nei primi tre giorni di un ciclo di due settimane per i primi otto cicli, e successivamente nei primi tre giorni di un ciclo di quattro settimane.
Lo studio durerà fino a 52 settimane, durante le quali la risposta al trattamento sarà monitorata mediante tecniche di imaging come TC o risonanza magnetica. Inoltre, lo studio valuterà l’impatto del trattamento sulla qualità di vita dei partecipanti e analizzerà alcuni marcatori biologici correlati alle vie metaboliche influenzate dal rigosertib sodico.
Studio sulla sicurezza e gli effetti di durvalumab e tremelimumab in combinazione con radioterapia per pazienti con carcinoma metastatico a cellule squamose
Località: Francia
Questo studio clinico si concentra sul carcinoma metastatico a cellule squamose che può manifestarsi in diverse aree come testa e collo, polmoni, esofago, cervice, vagina, vulva o ano. Lo studio sta testando una combinazione di trattamenti per valutarne la sicurezza e l’efficacia. I farmaci in fase di sperimentazione includono due medicinali: durvalumab (noto anche con il nome in codice MEDI4736) e tremelimumab. Questi farmaci vengono somministrati insieme a un tipo di radioterapia chiamata radioterapia corporea stereotassica (SBRT), una forma precisa di trattamento radiante.
Meccanismo d’azione dei farmaci:
- Durvalumab: è un farmaco immunoterapico che aiuta il sistema immunitario a combattere il cancro bloccando una proteina chiamata PD-L1, che può impedire al sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali
- Tremelimumab: è un altro farmaco immunoterapico che blocca una proteina chiamata CTLA-4, potenziando la capacità del sistema immunitario di attaccare e distruggere le cellule tumorali
- SBRT: somministra alte dosi di radiazioni alle cellule tumorali con precisione, minimizzando i danni ai tessuti sani circostanti
Criteri di inclusione principali:
- Età di 18 anni o superiore
- Funzione degli organi adeguata (livelli appropriati di cellule del sangue, enzimi epatici e funzione renale)
- Diagnosi confermata di carcinoma metastatico a cellule squamose in aree specifiche come testa, collo o altri organi elencati, con precedenti trattamenti
- Almeno un tumore che può essere trattato con radiazioni e un altro che non sarà trattato con radiazioni per confronto
- Almeno un tumore che può essere sottoposto a biopsia prima e dopo il trattamento
- Tumori misurabili secondo i criteri RECIST 1.1
- Performance status di 0-1, che indica piena attività o alcune restrizioni ma capacità di svolgere lavori leggeri
Criteri di esclusione importanti:
- Pazienti con malattie autoimmuni attive
- Gravidanza o allattamento
- Infezioni attive che richiedono trattamento antibiotico
- Condizioni cardiache gravi come insufficienza cardiaca o infarto recente
- Vaccinazione con vaccini vivi entro 30 giorni prima dell’inizio dello studio
Lo studio è suddiviso in due fasi: la prima fase si concentra sulla sicurezza, mentre la seconda fase valuta l’efficacia del trattamento nel ridurre il cancro al di fuori dell’area che riceve radiazioni. Durante tutto lo studio, i partecipanti saranno sottoposti a varie valutazioni mediche, inclusi test di imaging come la TC, per monitorare i progressi del cancro e qualsiasi cambiamento nella loro condizione.
Sintesi e considerazioni importanti
Gli studi clinici attualmente disponibili per il carcinoma metastatico a cellule squamose stanno esplorando approcci terapeutici innovativi che potrebbero migliorare significativamente le opzioni di trattamento per i pazienti. È importante notare alcune osservazioni rilevanti:
- Approcci personalizzati: Il primo studio si rivolge a una popolazione molto specifica di pazienti con RDEB, una condizione genetica rara che aumenta il rischio di sviluppare carcinoma a cellule squamose aggressivo
- Immunoterapia combinata: Il secondo studio utilizza una combinazione di due farmaci immunoterapici (durvalumab e tremelimumab) insieme alla radioterapia, rappresentando un approccio multimodale che potrebbe potenziare la risposta immunitaria contro il tumore
- Pazienti pretrattati: Entrambi gli studi accettano pazienti che non hanno risposto ai trattamenti standard, offrendo nuove speranze per coloro che hanno esaurito le opzioni terapeutiche convenzionali
- Monitoraggio accurato: Gli studi prevedono un monitoraggio regolare mediante imaging e valutazioni cliniche per valutare sia l’efficacia che la sicurezza dei trattamenti
- Qualità di vita: Particolare attenzione viene dedicata alla valutazione dell’impatto dei trattamenti sulla qualità di vita dei pazienti, un aspetto fondamentale nella gestione delle malattie oncologiche avanzate
I pazienti interessati a partecipare a questi studi clinici dovrebbero discutere con il proprio oncologo per valutare l’idoneità e comprendere appieno i potenziali benefici e rischi associati alla partecipazione. La ricerca clinica rappresenta un’opportunità importante per accedere a trattamenti innovativi e contribuire al progresso della medicina oncologica.












