Il cancro della tiroide rappresenta la neoplasia endocrina più comune. Questa panoramica presenta 10 studi clinici attualmente in corso che stanno testando nuove terapie e approcci diagnostici per diverse forme di cancro tiroideo, dal carcinoma differenziato al carcinoma anaplastico, offrendo speranze concrete per i pazienti con malattia avanzata o refrattaria ai trattamenti convenzionali.
Studi clinici in corso sul cancro della tiroide: nuove opportunità terapeutiche
Il cancro della tiroide è una patologia che colpisce la ghiandola tiroidea, situata nella parte anteriore del collo. Questa ghiandola produce ormoni che regolano il metabolismo del corpo. Negli ultimi anni, la ricerca clinica ha fatto progressi significativi nello sviluppo di nuove terapie, in particolare per i pazienti con forme avanzate o resistenti ai trattamenti standard. Attualmente sono disponibili 11 studi clinici per questa patologia, di cui 10 sono descritti in dettaglio in questo articolo.
Nuove tecniche diagnostiche e terapie mirate
Gli studi clinici attualmente in corso stanno esplorando diversi approcci innovativi, dalla diagnostica per immagini avanzata alle terapie molecolari mirate. Questi trial clinici offrono opportunità per pazienti che hanno esaurito le opzioni terapeutiche convenzionali o che presentano forme particolarmente aggressive della malattia.
Studio su [18F]Tetrafluoroborato PET/CT per il rilevamento del cancro della tiroide in pazienti con carcinoma tiroideo differenziato
Localizzazione: Paesi Bassi
Questo studio clinico si concentra sul carcinoma tiroideo differenziato, utilizzando una tecnica di imaging innovativa chiamata PET/CT con [18F]Tetrafluoroborato. L’obiettivo principale è determinare il momento ottimale per acquisire le immagini e valutare l’efficacia di questo metodo nel rilevare metastasi linfonodali prima dell’intervento chirurgico. Lo studio coinvolge due gruppi di pazienti: quelli con diagnosi recente di carcinoma tiroideo differenziato con metastasi linfonodali confermate e quelli sottoposti a terapia con radioiodio (131I). I partecipanti ricevono un’iniezione del tracciante radioattivo e vengono sottoposti a scansioni PET/CT che aiutano i medici a visualizzare il comportamento del tumore e l’eventuale diffusione. I criteri di inclusione comprendono pazienti adulti di almeno 18 anni con stato di performance ECOG di grado 0-2 e conferma istologica della patologia.
Studio sull’effetto della metformina sulla fertilità nelle donne con cancro della tiroide trattate con iodio radioattivo
Localizzazione: Polonia
Questo studio innovativo esplora gli effetti della metformina sulla fertilità delle donne che sono state trattate con iodio radioattivo (131I) per carcinoma papillare della tiroide. La metformina, comunemente utilizzata per gestire i livelli di glucosio nel sangue nei pazienti diabetici, viene testata per i suoi potenziali benefici sulla fertilità. I partecipanti vengono assegnati casualmente a ricevere metformina o placebo. Lo studio valuta come la metformina influenzi diversi indicatori di fertilità, come i livelli ormonali e il numero di follicoli antrali nelle ovaie, controllati mediante ecografia. Vengono inoltre analizzati fattori come lo stress ossidativo e l’apoptosi, oltre alla qualità della vita mediante questionari specifici per pazienti oncologici tiroidei. Possono partecipare donne di età compresa tra 18 e 45 anni con diagnosi di carcinoma papillare della tiroide che non sono state precedentemente trattate con 131I.
Studio su selpercatinib per adulti con tumori solidi avanzati o metastatici con attivazione RET
Localizzazione: Francia, Italia, Polonia, Spagna
Questo studio si concentra sul trattamento di pazienti con tumori avanzati che presentano un’alterazione genetica specifica chiamata RET (Rearranged During Transfection). Le neoplasie studiate includono carcinoma polmonare non a piccole cellule, carcinoma midollare della tiroide, carcinoma del colon, carcinoma mammario, carcinoma pancreatico, carcinoma papillare della tiroide e altri tumori solidi con questa alterazione genetica. Il farmaco testato è selpercatinib, somministrato sotto forma di capsule per via orale. Lo studio è progettato come programma di accesso allargato per fornire il trattamento a pazienti che non sono idonei per altri studi clinici in corso con selpercatinib. I partecipanti devono avere almeno 18 anni, una diagnosi confermata di tumore localmente avanzato o metastatico con alterazione RET, e funzionalità adeguata di sangue, reni e fegato. Il trattamento può durare fino a 84 giorni, con monitoraggio regolare da parte dell’équipe sanitaria.
Studio comparativo di due strategie terapeutiche per il carcinoma tiroideo a rischio intermedio utilizzando iodio di sodio (131I) in pazienti con valutazione post-chirurgica
Localizzazione: Francia
Questo trial confronta due diverse strategie per l’utilizzo del radioiodio nel carcinoma tiroideo differenziato a rischio intermedio. I partecipanti vengono assegnati casualmente a uno di due gruppi: uno riceve il trattamento con radioiodio secondo uno schema di routine, mentre l’altro ha le decisioni terapeutiche guidate da test post-chirurgici, inclusa la misurazione della tireoglobulina (Tg) nel sangue e una scintigrafia diagnostica con RAI. Lo studio segue i partecipanti per diversi anni per valutare l’efficacia di ciascuna strategia nel trattamento del cancro. Gli obiettivi includono la valutazione della risposta al trattamento a uno, tre e cinque anni dall’inizio dello studio, oltre alla qualità della vita, all’ansia e agli effetti collaterali correlati al trattamento. I criteri di inclusione comprendono pazienti di almeno 18 anni che hanno subito una tiroidectomia totale 6-14 settimane prima della randomizzazione, con ecografia del collo normale nel post-operatorio.
Studio di JK08, pembrolizumab e lenvatinib per pazienti con cancro avanzato o metastatico
Localizzazione: Belgio, Spagna
Questo studio clinico esplora un nuovo trattamento per pazienti con cancro localmente avanzato non resecabile o metastatico. Il farmaco sperimentale JK08 è una proteina di fusione anticorpo-IL-15 che colpisce CTLA-4. Lo studio testa JK08 sia da solo che in combinazione con altri trattamenti, includendo pembrolizumab (Keytruda) e lenvatinib (Lenvima). L’obiettivo è comprendere la sicurezza e la tollerabilità di JK08 e determinare la dose ottimale per i pazienti. Lo studio inizia con una fase in cui vengono testate diverse dosi di JK08 per trovare la dose massima tollerabile, per poi espandersi e includere più pazienti. JK08 viene somministrato per via sottocutanea (iniezione sotto la pelle), mentre alcuni pazienti possono ricevere anche pembrolizumab per infusione o lenvatinib in capsule da assumere per via orale. Lo studio è aperto a pazienti con vari tipi di tumori avanzati, incluso il carcinoma tiroideo.
Studio su cabozantinib per pazienti con carcinoma tiroideo differenziato avanzato refrattario allo iodio radioattivo
Localizzazione: Spagna
Questo studio si concentra su un tipo di cancro della tiroide che non risponde al trattamento con iodio radioattivo, denominato carcinoma tiroideo differenziato refrattario allo iodio radioattivo. Il farmaco testato è cabozantinib, somministrato sotto forma di compresse rivestite. Lo scopo dello studio è esplorare l’efficacia di cabozantinib nel trattamento di questo tipo di cancro tiroideo e verificare se determinati marcatori nel sangue possono predire come i pazienti risponderanno al trattamento. I partecipanti assumono cabozantinib per via orale durante il periodo dello studio, con controlli e test regolari per monitorare la loro salute e gli effetti del farmaco. Vengono raccolti campioni di sangue per cercare marcatori specifici che potrebbero aiutare i medici a prevedere l’efficacia del trattamento. Lo studio raccoglie informazioni su quanto bene cabozantinib controlla la malattia, quanto durano gli eventuali effetti positivi e la sopravvivenza complessiva dei partecipanti. Possono partecipare pazienti di almeno 18 anni con diagnosi confermata di carcinoma tiroideo differenziato avanzato, che hanno ricevuto uno o due precedenti trattamenti con farmaci inibitori del VEGFR.
Studio su sacituzumab govitecan per pazienti con carcinoma tiroideo differenziato e anaplastico avanzato
Localizzazione: Spagna
Questo trial clinico studia due tipi di carcinoma tiroideo avanzato: il carcinoma tiroideo differenziato (DTC) e il carcinoma tiroideo anaplastico (ATC). Il trattamento testato è sacituzumab govitecan (nome in codice IMMU-132), un coniugato anticorpo-farmaco progettato per colpire e attaccare le cellule tumorali. I partecipanti ricevono sacituzumab govitecan tramite infusione endovenosa. Lo studio è organizzato in due coorti basate sul tipo di cancro tiroideo: la prima include pazienti con DTC avanzato che non risponde al trattamento con iodio radioattivo, mentre la seconda include pazienti con ATC avanzato. Lo studio monitora la risposta del cancro al trattamento e gli eventuali effetti collaterali. L’obiettivo principale è verificare se sacituzumab govitecan può aiutare a ridurre le dimensioni dei tumori in questi pazienti. I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano almeno 18 anni, una diagnosi confermata di carcinoma tiroideo avanzato che non può essere rimosso chirurgicamente, e che abbiano provato almeno un trattamento precedente per il DTC o siano al primo o secondo stadio di trattamento per l’ATC.
Studio su imaging PET con [18F]PSMA-11 per pazienti con carcinoma tiroideo e del distretto testa-collo avanzato
Localizzazione: Belgio
Questo studio clinico esplora l’uso di un agente di imaging speciale chiamato [18F]PSMA-11 utilizzato nelle scansioni PET per pazienti con carcinoma squamocellulare del distretto testa-collo e carcinoma tiroideo. Questo agente aiuta i medici a visualizzare più chiaramente le lesioni tumorali durante la scansione. I partecipanti ricevono un’iniezione della soluzione [18F]PSMA-11 attraverso una vena, seguita da una scansione PET per acquisire immagini delle aree tumorali. Lo studio mira a osservare quanto dell’agente di imaging viene assorbito dalle lesioni tumorali, il che può aiutare a comprendere l’estensione della malattia. Il processo viene ripetuto secondo necessità per raccogliere informazioni sufficienti per lo studio. I risultati aiuteranno a determinare l’efficacia del [18F]PSMA-11 nel fornire immagini chiare delle lesioni tumorali in pazienti con forme avanzate di questi tumori. I partecipanti devono avere almeno 18 anni e presentare almeno una lesione misurabile di almeno 1,0 cm all’imaging medico.
Studio di cabozantinib in adulti con carcinoma tiroideo progressivo che non hanno risposto al trattamento precedente con iodio radioattivo e terapia con VEGFR
Localizzazione: Polonia, Romania, Spagna
Questo studio si concentra su pazienti con carcinoma tiroideo differenziato refrattario allo iodio radioattivo che ha continuato a crescere dopo il trattamento precedente. Lo studio testerà cabozantinib (noto anche come XL184) rispetto a placebo. Il farmaco viene somministrato sotto forma di compresse rivestite assunte per via orale. Lo scopo è determinare se cabozantinib può rallentare o fermare la crescita del cancro in pazienti la cui malattia è peggiorata dopo terapie precedenti. Durante lo studio, i partecipanti vengono assegnati casualmente a ricevere compresse di cabozantinib o placebo. Né i pazienti né i loro medici sapranno quale trattamento stanno ricevendo. Il trattamento può continuare per un massimo di 51 mesi, con controlli medici regolari per monitorare le condizioni del paziente. Lo studio valuterà quanto tempo impiega il cancro a progredire e misurerà se i tumori si riducono in risposta al trattamento. I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano almeno 16 anni, diagnosi confermata di carcinoma tiroideo attraverso esame dei tessuti, e che abbiano ricevuto precedentemente almeno una terapia mirata (lenvatinib o sorafenib).
Valutazione della terapia personalizzata con iodio-131 mediante imaging PET in pazienti con carcinoma tiroideo metastatico
Localizzazione: Italia
Questo studio si concentra sul trattamento del carcinoma tiroideo differenziato metastatico (DTC) che si è diffuso ad altre parti del corpo. Il trattamento prevede l’uso di iodio radioattivo, specificamente iodio di sodio (I-131), somministrato sotto forma di capsule orali per colpire e trattare le cellule tumorali tiroidee che si sono diffuse in tutto il corpo. Lo scopo della ricerca è determinare se personalizzare la dose del trattamento con iodio radioattivo basandosi su studi di imaging dettagliati può migliorare l’efficacia del trattamento rispetto all’uso di dosi fisse standard. Lo studio utilizza tecniche di imaging speciali chiamate scansioni PET/CT con una forma diversa di iodio radioattivo (I-124) per aiutare a determinare la dose di trattamento ottimale per ciascun paziente. I partecipanti possono ricevere fino a due trattamenti con iodio radioattivo. L’efficacia del trattamento viene valutata utilizzando varie tecniche di imaging e test del sangue per misurare marcatori specifici della tiroide. I criteri di inclusione richiedono pazienti di almeno 18 anni con diagnosi tissutale confermata di DTC, almeno una metastasi dei tessuti molli non trattabile chirurgicamente, e buona funzionalità fisica (ECOG 0 o 1).
Sintesi e considerazioni importanti
Gli studi clinici attualmente in corso per il cancro della tiroide rappresentano un importante passo avanti nel trattamento di questa patologia. Diversi aspetti emergono dall’analisi di questi trial:
Approcci personalizzati: Molti degli studi si concentrano sulla personalizzazione del trattamento, utilizzando marcatori molecolari, imaging avanzato o caratteristiche genetiche specifiche per ottimizzare la terapia per ciascun paziente. Questo è particolarmente evidente negli studi che utilizzano tecniche di imaging PET avanzate per guidare le decisioni terapeutiche.
Terapie mirate: Diversi trial stanno testando farmaci che colpiscono specifiche alterazioni molecolari, come le alterazioni RET o i recettori del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFR). Questi approcci rappresentano una svolta significativa rispetto ai trattamenti convenzionali, offrendo potenzialmente maggiore efficacia con minori effetti collaterali.
Opzioni per malattie refrattarie: Molti degli studi si concentrano su pazienti con carcinoma tiroideo refrattario allo iodio radioattivo, una condizione che tradizionalmente ha opzioni terapeutiche limitate. I nuovi farmaci come cabozantinib, selpercatinib e sacituzumab govitecan potrebbero offrire nuove speranze per questi pazienti.
Qualità della vita: Diversi studi includono valutazioni della qualità della vita e degli effetti sulla fertilità, riconoscendo l’importanza di considerare non solo l’efficacia oncologica ma anche l’impatto complessivo del trattamento sul benessere del paziente.
Accessibilità geografica: Gli studi sono distribuiti in diversi paesi europei, offrendo opportunità di partecipazione a pazienti in varie località. Tuttavia, è importante notare che i criteri di inclusione ed esclusione variano tra gli studi, e non tutti i pazienti saranno idonei per ogni trial.
Per i pazienti interessati a partecipare a uno di questi studi clinici, è fondamentale discutere con il proprio oncologo le opzioni disponibili, considerando il tipo specifico di cancro tiroideo, lo stadio della malattia, i trattamenti precedenti e le condizioni di salute generali. La partecipazione a uno studio clinico può offrire accesso a terapie innovative, ma richiede anche un impegno in termini di monitoraggio e follow-up regolari.















