L’anoressia nervosa è un grave disturbo alimentare caratterizzato da un’intensa paura di ingrassare e da un’immagine corporea distorta, che porta a una restrizione alimentare e a una perdita di peso eccessiva. Attualmente sono in corso 5 studi clinici che stanno esplorando nuovi approcci terapeutici per questa patologia complessa, dalle terapie ormonali ai farmaci psichedelici, fino alle molecole che agiscono sui neurotrasmettitori cerebrali.
Studi clinici sull’anoressia nervosa: nuove prospettive terapeutiche
L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare serio che colpisce principalmente giovani donne e adolescenti. La condizione è caratterizzata da una paura intensa di aumentare di peso, un’immagine corporea distorta e una grave restrizione dell’assunzione di cibo. Con il progredire della malattia, le persone possono sperimentare sintomi fisici come assottigliamento delle ossa, capelli e unghie fragili, stitichezza grave e problemi cardiaci. I sintomi psicologici includono irritabilità, ritiro sociale e una preoccupazione costante per il cibo e la dieta.
Attualmente sono in corso diversi studi clinici che stanno testando approcci innovativi per il trattamento dell’anoressia nervosa. Questi studi esplorano diverse strategie terapeutiche, dal ruolo dei neurotrasmettitori cerebrali alle terapie ormonali, con l’obiettivo di migliorare sia i sintomi psicologici che quelli fisici della malattia.
Studi clinici attualmente in corso
Studio sul ruolo della serotonina e del cloruro di sodio nei circuiti cerebrali per l’evitamento del cibo in pazienti con anoressia nervosa
Localizzazione: Francia
Questo studio clinico si concentra sulla comprensione del ruolo della serotonina nei circuiti cerebrali coinvolti nell’evitamento del cibo nelle persone con anoressia nervosa. La ricerca mira a esplorare come la serotonina, una sostanza chimica nel cervello che influenza l’umore e il comportamento, influenzi il controllo cerebrale sull’assunzione di cibo.
Lo studio utilizza una combinazione di tecniche di imaging avanzate, tra cui PET (Tomografia a Emissione di Positroni) e Risonanza Magnetica (RM), per osservare l’attività e la struttura cerebrale. I partecipanti saranno sottoposti a questi test di imaging per misurare l’attività della serotonina e la connettività cerebrale. Lo studio includerà anche il monitoraggio dei movimenti oculari per studiare i modelli di sguardo durante le attività di scelta alimentare, oltre a questionari per valutare i comportamenti alimentari e i livelli di ansia.
I criteri di inclusione prevedono donne di età compresa tra 18 e 35 anni con Indice di Massa Corporea (IMC) inferiore a 17,5 kg/m², paura di ingrassare, dismorfofobia e amenorrea (assenza di mestruazioni). Lo studio include anche due sottogruppi basati sui livelli di ansia misurati con la scala STAI. I criteri escludono persone con altre condizioni mediche gravi, chi assume farmaci che influenzano il sistema serotoninergico cerebrale, con storia di abuso di sostanze, in gravidanza o allattamento, o con altri disturbi psichiatrici oltre all’anoressia nervosa.
Studio sugli effetti della psilocibina per giovani adulti con anoressia nervosa
Localizzazione: Svezia
Questa ricerca clinica si concentra sullo studio degli effetti della psilocibina, una sostanza estratta dal fungo Psilocybe cubensis, nel trattamento dell’anoressia nervosa. Il trattamento in fase di sperimentazione è identificato con il nome in codice PEX010 ed è somministrato in capsule contenenti estratto secco.
L’obiettivo dello studio è valutare la sicurezza e la tollerabilità di due dosi di psilocibina (25 mg ciascuna), somministrate a distanza di un mese l’una dall’altra, in giovani adulti di età compresa tra 16 e 35 anni affetti da anoressia nervosa. Il trattamento sarà accompagnato da supporto psicologico e confrontato con le cure standard, note come Trattamento Abituale (TAU).
Durante lo studio, i ricercatori monitoreranno eventuali eventi avversi e osserveranno i cambiamenti nell’ansia, nella soddisfazione di vita e in altri fattori psicologici, oltre ai miglioramenti nel peso e nei sintomi dell’anoressia nervosa. L’obiettivo è verificare se il trattamento possa aiutare a raggiungere e mantenere il ripristino del peso e il benessere psicologico, riducendo al contempo i sintomi del disturbo.
I criteri di inclusione richiedono una diagnosi di anoressia nervosa secondo il DSM-5, età compresa tra 16 e 35 anni, contatto stabile con un’unità psichiatrica ambulatoriale e un IMC superiore a 16. È richiesta inoltre almeno un periodo di remissione con un IMC minimo di 17 seguito da una ricaduta. Lo studio esclude persone al di fuori della fascia di età specificata e individui appartenenti a popolazioni vulnerabili.
Studio sull’estradiolo per il trattamento dell’anoressia nervosa in ragazze adolescenti
Localizzazione: Norvegia
Questo studio clinico si concentra sulla Terapia Ormonale Sostitutiva con Estrogeni (ERT) nel trattamento dell’anoressia nervosa nelle adolescenti. Il trattamento in fase di sperimentazione è un cerotto transdermico chiamato Estradot, che contiene il principio attivo estradiolo. L’estradiolo è una forma di estrogeno, un ormone che svolge un ruolo cruciale nello sviluppo e nella regolazione del sistema riproduttivo femminile.
Lo scopo dello studio è esplorare se l’ERT possa aiutare a migliorare sia i sintomi psicologici che fisici nelle ragazze con anoressia nervosa. Lo studio è progettato come uno studio aperto, il che significa che sia i ricercatori che i partecipanti conoscono il trattamento somministrato. Se i risultati saranno promettenti, questo potrebbe portare a uno studio più ampio che confronti l’ERT con un placebo.
I partecipanti allo studio saranno monitorati per i cambiamenti nei livelli di ansia, nei sintomi specifici dell’anoressia e in altri indicatori di salute come i livelli ormonali e le prestazioni cognitive. Le valutazioni primarie includono la misurazione dei livelli di ansia utilizzando lo STAI-C e dei sintomi specifici dell’anoressia utilizzando l’EDE-Q. Le valutazioni secondarie comprendono il monitoraggio dei livelli di cortisolo, grelina, T3, T4, l’aumento di peso, le prestazioni cognitive e i punteggi del Beck Youth Inventory.
Lo studio è riservato a pazienti di sesso femminile di età compresa tra 10 e 17 anni con diagnosi di anoressia nervosa, incluse quelle con ansia o depressione concomitanti. I criteri di esclusione includono i partecipanti di sesso maschile e gli individui appartenenti a popolazioni vulnerabili.
Studio sulla lidocaina orale (ORE-001) per ridurre il disagio addominale e la sazietà precoce nei pazienti con anoressia nervosa
Localizzazione: Italia
Questo studio si concentra su una forma orale di lidocaina chiamata ORE-001, somministrata sotto forma di compressa rivestita con film. Il farmaco viene testato per verificare se possa aiutare a ridurre le sensazioni di disagio addominale e di sazietà precoce che le persone con anoressia nervosa spesso sperimentano durante i pasti.
Lo studio confronta ORE-001 con un placebo per determinare se il farmaco possa aiutare i pazienti a sentirsi meno sazi dopo i pasti e migliorare la loro capacità di mangiare. Il farmaco può essere regolato a diverse dosi in base alle esigenze individuali, fino a 400 mg al giorno. Il periodo totale di trattamento dura 28 giorni.
Durante lo studio, i ricercatori monitoreranno vari aspetti della salute dei pazienti, tra cui i cambiamenti nelle sensazioni di sazietà, i sintomi digestivi, il peso corporeo, l’assunzione di cibo, i modelli di sonno e il benessere generale. Lo studio misurerà anche alcune sostanze nel corpo correlate alle sensazioni di fame e sazietà.
I criteri di inclusione richiedono femmine di età compresa tra 18 e 45 anni, attualmente ricoverate e in trattamento psicologico per anoressia nervosa da almeno 3 mesi, con un IMC superiore a 13. È necessaria una diagnosi confermata di anoressia nervosa secondo i criteri DSM-5, sia del tipo restrittivo che del tipo binge-eating/purging. I criteri di esclusione includono gravidanza, allattamento, IMC superiore a 17,5, gravi condizioni mediche che interessano cuore, fegato o reni, abuso di sostanze, gravi condizioni psichiatriche diverse dall’anoressia nervosa e uso attuale di farmaci per l’aumento di peso o la stimolazione dell’appetito.
Studio sugli effetti del donepezil in pazienti con anoressia nervosa
Localizzazione: Francia
Questo studio clinico si concentra sugli effetti del donepezil, un inibitore dell’acetilcolinesterasi comunemente utilizzato per trattare i sintomi della malattia di Alzheimer, nelle persone con anoressia nervosa. Il donepezil funziona aumentando i livelli di una sostanza chimica nel cervello importante per la memoria e l’apprendimento.
I partecipanti allo studio riceveranno donepezil o un placebo in uno studio a doppio cieco, il che significa che né i partecipanti né i ricercatori sapranno chi sta ricevendo il farmaco vero o il placebo. Il trattamento sarà somministrato per via orale sotto forma di compressa rivestita con film da 5 mg e lo studio durerà tre mesi, durante i quali i partecipanti saranno monitorati per i cambiamenti nei sintomi e nella salute generale.
L’obiettivo principale dello studio è osservare eventuali miglioramenti nei sintomi dell’anoressia nervosa, come i cambiamenti nelle abitudini alimentari e nella percezione dell’immagine corporea. L’esito primario è valutato misurando il cambiamento nel punteggio EDE-Q (Eating Disorder Examination Questionnaire) dall’inizio dello studio al giorno 90. Gli esiti secondari includono cambiamenti nell’indice di massa corporea, punteggi dei test psicologici e l’insorgenza di eventi avversi.
I criteri di inclusione richiedono femmine di età compresa tra 18 e 65 anni, con 3 criteri DSM-V per l’anoressia nervosa, sottotipo restrittivo, con un IMC compreso tra 14 e 18,5 kg/m² e una frequenza cardiaca a riposo di 40 battiti al minuto o superiore. Lo studio esclude individui che non sono donne, non rientrano nella fascia di età specificata o appartengono a una popolazione vulnerabile.
Sintesi e considerazioni importanti
Gli studi clinici attualmente in corso per l’anoressia nervosa rappresentano approcci terapeutici innovativi che esplorano diverse vie biologiche e meccanismi d’azione. È importante notare che questi studi si concentrano su aspetti diversi del disturbo:
- Neurobiologia e imaging cerebrale: Lo studio sulla serotonina utilizza tecniche avanzate di imaging per comprendere meglio i circuiti cerebrali coinvolti nell’evitamento del cibo.
- Terapie psichedeliche assistite: La ricerca sulla psilocibina rappresenta un approccio innovativo che combina il farmaco con il supporto psicologico, con l’obiettivo di affrontare sia gli aspetti psicologici che comportamentali della malattia.
- Interventi ormonali: Lo studio sull’estradiolo esplora il potenziale della terapia ormonale sostitutiva nel migliorare i sintomi nelle adolescenti, un gruppo particolarmente vulnerabile.
- Sintomi gastrointestinali: La ricerca sulla lidocaina orale affronta specificamente il disagio addominale e la sazietà precoce, sintomi che spesso ostacolano il recupero del peso.
- Funzione cognitiva: Lo studio sul donepezil esplora il ruolo dei neurotrasmettitori cerebrali e della funzione cognitiva nell’anoressia nervosa.
È fondamentale sottolineare che tutti questi studi sono ancora in fase di sperimentazione e i trattamenti descritti non sono ancora approvati per l’uso clinico di routine nell’anoressia nervosa. I pazienti interessati a partecipare a uno di questi studi dovrebbero discutere attentamente con il proprio medico curante i potenziali benefici e rischi, nonché verificare la propria idoneità in base ai criteri specifici di ciascuno studio.
La diversità degli approcci terapeutici in fase di studio riflette la natura complessa e multifattoriale dell’anoressia nervosa, che richiede strategie di trattamento che affrontino simultaneamente gli aspetti psicologici, fisici e neurobiologici del disturbo. I risultati di questi studi potrebbero aprire nuove prospettive per il trattamento di questa grave patologia e migliorare significativamente le opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti.













