Indice dei Contenuti
- Cos’è il Succinato di Levamlodipina?
- Condizioni Mediche Trattate
- Come Funziona la Levamlodipina
- Potenziali Benefici
- Informazioni sul Dosaggio
- Effetti Collaterali e Sicurezza
- Studio Clinico Attuale: Studio PERLA
Cos’è il Succinato di Levamlodipina?
Il succinato di levamlodipina è un farmaco che appartiene a una classe di medicinali chiamati calcio-antagonisti (CCB)[1]. È anche noto con il nome commerciale “S-Amlodipine TAB (VAM)” ed è prodotto da ZENTIVA, K.S[1]. La levamlodipina è una versione raffinata di un farmaco comunemente usato per la pressione sanguigna chiamato amlodipina.
Condizioni Mediche Trattate
Il succinato di levamlodipina è principalmente utilizzato per trattare:
- Ipertensione (pressione alta): Il farmaco aiuta a controllare la pressione sanguigna nei pazienti che già assumono 1-3 farmaci antipertensivi, inclusa l’amlodipina[1].
- Edema periferico: Questa è una condizione in cui si accumula un eccesso di liquidi nelle gambe e nei piedi, causando gonfiore. La levamlodipina è in fase di studio come potenziale alternativa per i pazienti che sperimentano edema da moderato a grave durante il trattamento a lungo termine con amlodipina[1].
Come Funziona la Levamlodipina
Come calcio-antagonista, la levamlodipina agisce:
- Rilassando e dilatando i vasi sanguigni, contribuendo così ad abbassare la pressione sanguigna[1].
- Potenzialmente riducendo l’effetto collaterale dell’edema periferico, talvolta associato ad altri calcio-antagonisti come l’amlodipina[1].
Potenziali Benefici
Il succinato di levamlodipina potrebbe offrire diversi vantaggi rispetto all’amlodipina tradizionale:
- Migliore gestione dell’edema periferico: Lo studio clinico in corso (PERLA) sta indagando se il passaggio dall’amlodipina alla levamlodipina possa aiutare a risolvere l’edema periferico nei pazienti[1].
- Controllo efficace della pressione sanguigna: Il farmaco mira a mantenere il controllo della pressione sanguigna nei pazienti precedentemente stabili con l’amlodipina[1].
- Potenziale migliore tollerabilità: Alcuni pazienti potrebbero trovare la levamlodipina più accettabile per il trattamento a lungo termine rispetto all’amlodipina[1].
Informazioni sul Dosaggio
Sulla base delle informazioni dello studio clinico:
- Il succinato di levamlodipina è disponibile in forma di compresse[1].
- Il dosaggio menzionato nello studio è di 1,25 mg[1].
- La dose giornaliera massima è di 5 mg[1].
- La dose totale massima nel corso del trattamento è di 245 mg[1].
- Il farmaco viene assunto per via orale[1].
È importante notare che il dosaggio dovrebbe sempre essere determinato dal vostro medico in base alle vostre esigenze individuali e alla vostra condizione medica.
Effetti Collaterali e Sicurezza
Mentre il profilo di sicurezza completo del succinato di levamlodipina è ancora in fase di studio, i potenziali effetti collaterali e le considerazioni sulla sicurezza potrebbero includere:
- Cambiamenti della pressione sanguigna: Il vostro medico monitorerà regolarmente la vostra pressione sanguigna per assicurarsi che rimanga ben controllata[1].
- Cambiamenti della frequenza cardiaca: La vostra frequenza cardiaca potrebbe essere monitorata durante il trattamento[1].
- Edema periferico: Sebbene la levamlodipina miri a ridurre questo effetto collaterale, è comunque importante monitorare eventuali gonfiori alle gambe o ai piedi[1].
- Altri potenziali effetti collaterali: Come per qualsiasi farmaco, potrebbero esserci altri effetti collaterali. Lo studio clinico in corso sta monitorando gli eventi avversi per comprendere meglio il profilo di sicurezza della levamlodipina[1].
Informate sempre il vostro medico di qualsiasi effetto collaterale che sperimentate durante l’assunzione di questo farmaco.
Studio Clinico Attuale: Studio PERLA
Il succinato di levamlodipina è attualmente oggetto di uno studio clinico chiamato PERLA (Risoluzione dell’Edema Periferico valutata nei pazienti passati dall’amlodipina alla Levamlodipina)[1]. I punti chiave di questo studio includono:
- Obiettivo principale: Valutare l’effetto del passaggio dall’amlodipina alla levamlodipina sull’edema periferico in entrambe le gambe[1].
- Partecipanti allo studio: Adulti di età compresa tra 18 e 79 anni con ipertensione controllata che sperimentano edema periferico da moderato a grave durante il trattamento con amlodipina[1].
- Misurazioni: Lo studio utilizzerà varie tecniche per misurare l’edema periferico, incluso il metodo di spostamento dell’acqua e le misurazioni della circonferenza della caviglia[1].
- Valutazioni aggiuntive: Lo studio monitorerà anche la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, l’aderenza al farmaco e la sicurezza complessiva[1].
Questo studio clinico mira a fornire maggiori informazioni sull’efficacia e la sicurezza del succinato di levamlodipina, in particolare nell’affrontare il problema dell’edema periferico associato ai calcio-antagonisti.