Indice dei Contenuti
- Cos’è EIK1003?
- Come funziona EIK1003?
- Quali condizioni può trattare EIK1003?
- Ricerca attuale su EIK1003
- Chi può partecipare agli studi clinici di EIK1003?
- Potenziali effetti collaterali e considerazioni sulla sicurezza
Cos’è EIK1003?
EIK1003, noto anche come IMP1734, IMPA220119 o IPM17134, è un nuovo farmaco in fase di sviluppo per il trattamento di vari tipi di tumori solidi avanzati[1]. Attualmente è sottoposto a studi clinici per valutarne la sicurezza e l’efficacia nei pazienti oncologici. EIK1003 viene assunto per via orale sotto forma di compresse, disponibili nei dosaggi da 5mg e 20mg[2].
Come funziona EIK1003?
EIK1003 è un inibitore selettivo di PARP1. PARP1 (Poli ADP-ribosio polimerasi 1) è un enzima che svolge un ruolo cruciale nella riparazione del DNA. Inibendo PARP1, EIK1003 può potenzialmente impedire alle cellule tumorali di riparare il proprio DNA, portando alla loro morte[3]. Questo meccanismo è particolarmente efficace contro le cellule tumorali con determinate mutazioni genetiche, come quelle nei geni BRCA1, BRCA2, PALB2, RAD51B, RAD51C o RAD51D[4].
Quali condizioni può trattare EIK1003?
EIK1003 è in fase di studio per il trattamento di diversi tipi di tumori solidi avanzati, tra cui:
- Carcinoma ovarico epiteliale (EOC), delle tube di Falloppio o carcinoma peritoneale primario
- Carcinoma mammario HER2-negativo avanzato, ricorrente o metastatico
- Carcinoma prostatico metastatico, sia resistente alla castrazione (mCRPC) che sensibile alla castrazione (mCSPC)
- Adenocarcinoma duttale pancreatico (PDAC) avanzato, ricorrente o metastatico[5]
Si tratta di forme gravi di cancro che si sono diffuse in altre parti del corpo o sono ricomparse dopo il trattamento iniziale.
Ricerca attuale su EIK1003
EIK1003 è attualmente oggetto di uno studio clinico completo che si compone di tre parti:
- Parte 1 (Aumento del dosaggio): Questa fase mira a determinare la dose sicura di EIK1003, sia quando usato da solo che in combinazione con altri farmaci antitumorali. Valuta inoltre come il corpo metabolizza il farmaco (farmacocinetica) e i suoi effetti sull’organismo (farmacodinamica)[6].
- Parte 2 (Ottimizzazione del dosaggio): Questa fase valuta ulteriormente diversi livelli di dosaggio di EIK1003 per trovare la dose ottimale per gli studi futuri[7].
- Parte 3 (Espansione del dosaggio): Questa fase valuta l’efficacia e la sicurezza di EIK1003 alla dose selezionata in gruppi più ampi di pazienti. Include pazienti che non hanno mai ricevuto un trattamento con inibitori di PARP (PARPi-naïve) e quelli che hanno ricevuto un precedente trattamento con inibitori di PARP (PARPi-trattati)[8].
Chi può partecipare agli studi clinici di EIK1003?
I criteri di eleggibilità per gli studi clinici di EIK1003 sono piuttosto specifici. In generale, i partecipanti devono:
- Avere 18 anni o più
- Avere un tumore solido avanzato dei tipi menzionati in precedenza
- Aver ricevuto almeno un precedente trattamento chemioterapico
- Avere determinate mutazioni genetiche (per alcune parti dello studio)
- Avere una funzionalità degli organi adeguata
- Avere un’aspettativa di vita di almeno 12 settimane
- Essere disposti a utilizzare una contraccezione efficace durante lo studio[9]
Ci sono anche diverse condizioni che possono escludere qualcuno dalla partecipazione, come determinate patologie cardiache, infezioni attive o recenti trattamenti con altri farmaci sperimentali[10].
Potenziali effetti collaterali e considerazioni sulla sicurezza
Poiché EIK1003 è ancora in fase di sperimentazione clinica, non sono ancora noti tutti i suoi potenziali effetti collaterali. Lo studio sta monitorando attentamente eventuali eventi avversi, concentrandosi in particolare su:
- Cambiamenti negli esami del sangue (parametri di laboratorio)
- Cambiamenti nei segni vitali
- Cambiamenti nel ritmo cardiaco (ECG)
- Qualsiasi altro evento avverso emergente dal trattamento (TEAE)[11]
I pazienti che stanno considerando la partecipazione a uno studio clinico su EIK1003 dovrebbero discutere approfonditamente i potenziali rischi e benefici con il proprio medico curante.











