CELLULE CD34+ AUTOLOGHE TRASDOTTE CON IL VETTORE LENTIVIRALE G1XCGD CONTENENTE IL GENE UMANO CYBB: Un Potenziale Trattamento per la Malattia Granulomatosa Cronica X-Linked

Questo articolo tratta di uno studio clinico innovativo che indaga un potenziale trattamento di terapia genica per la Malattia Granulomatosa Cronica X-linked (X-CGD). Lo studio si concentra sull’utilizzo di cellule CD34+ autologhe trasdotte con il vettore lentivirale G1XCGD, che contiene il gene CYBB umano. Questo approccio mira ad affrontare la causa genetica sottostante della X-CGD e potenzialmente migliorare la funzione immunitaria dei pazienti affetti.

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    Indice dei Contenuti

    Cos’è questo trattamento?

    Il trattamento di cui stiamo parlando è una complessa procedura medica nota come CELLULE CD34+ AUTOLOGHE TRASDOTTE CON IL VETTORE LENTIVIRALE G1XCGD CONTENENTE IL GENE UMANO CYBB. È anche conosciuto con il nome più semplice di OTL-102[1]. Si tratta di un tipo di terapia genica, il che significa che comporta la modifica dei geni di una persona per trattare o curare una malattia.

    Come funziona?

    Questo trattamento funziona in diverse fasi:

    1. Raccolta delle cellule: Innanzitutto, i medici raccolgono speciali cellule chiamate CD34+ dal corpo del paziente stesso. Queste sono un tipo di cellule staminali che possono svilupparsi in diversi tipi di cellule del sangue.[1]
    2. Modifica genetica: Poi, in laboratorio, queste cellule vengono modificate utilizzando uno strumento chiamato vettore lentivirale. Questo vettore trasporta una copia sana del gene CYBB (noto anche come gp91phox) nelle cellule.[1]
    3. Restituzione delle cellule: Infine, queste cellule modificate vengono restituite al paziente attraverso un’iniezione endovenosa (IV).[1]

    L’obiettivo è che queste cellule modificate producano cellule del sangue sane in grado di combattere correttamente le infezioni.

    Quale condizione tratta?

    Questo trattamento è in fase di sviluppo per la Malattia Granulomatosa Cronica X-Linked (X-CGD). Si tratta di un raro disturbo genetico che colpisce il sistema immunitario.[1]

    Nella X-CGD, alcune cellule immunitarie chiamate fagociti non riescono a uccidere efficacemente alcuni batteri e funghi. Ciò porta a infezioni gravi e ricorrenti e problemi infiammatori. La parte ‘X-linked’ significa che colpisce principalmente i maschi.[1]

    Studio Clinico Attuale

    Questo trattamento è attualmente oggetto di studio in uno studio clinico. Lo studio è descritto come “uno studio di fase I/II, non randomizzato, monocentrico e in aperto”.[1] Analizziamo cosa significa:

    • Fase I/II: Significa che lo studio sta testando sia la sicurezza che l’efficacia del trattamento.
    • Non randomizzato: Tutti i partecipanti ricevono lo stesso trattamento; non c’è un gruppo placebo.
    • Monocentrico: Lo studio viene condotto in un unico centro medico.
    • In aperto: Sia i ricercatori che i partecipanti sanno quale trattamento viene somministrato.

    Chi è idoneo per lo studio?

    Lo studio ha criteri specifici per chi può partecipare. Ecco alcuni punti chiave:[1]

    • Pazienti maschi con X-CGD, tipicamente di età superiore ai 23 mesi (in alcuni casi possono essere considerati pazienti più giovani)
    • I pazienti devono avere una diagnosi molecolare confermata di X-CGD
    • I pazienti devono avere un’infezione grave in corso o essere ad alto rischio di infezione nonostante la terapia convenzionale
    • I pazienti non devono avere un donatore HLA-compatibile disponibile per un trapianto di midollo osseo
    • I pazienti non devono avere HIV, epatite B o epatite C

    Ci sono anche diversi criteri di esclusione, come controindicazioni a determinate procedure o farmaci coinvolti nel trattamento.

    Quali sono gli obiettivi dello studio?

    L’obiettivo principale di questo studio è valutare quanto sia sicuro ed efficace questo trattamento. In particolare, i ricercatori vogliono vedere se può ripristinare la funzione di alcune cellule immunitarie e se questo miglioramento dura per almeno 12 mesi.[1]

    Gli obiettivi secondari includono:[1]

    • Valutare l’efficacia clinica, in particolare nel migliorare l’immunità contro le infezioni batteriche e fungine
    • Valutare quanto bene funziona il processo di trasferimento genico
    • Studiare come le cellule modificate si stabiliscono e persistono nel corpo nel tempo

    Quali sono gli endpoint dello studio?

    Lo studio ha diversi “endpoint” o risultati che misurerà per determinare se il trattamento è efficace:[1]

    • Endpoint primari:
      • Sicurezza: Misurare eventuali eventi avversi legati al trattamento
      • Efficacia: Verificare se almeno il 5% di alcune cellule immunitarie (granulociti) funziona correttamente dopo 12 mesi
    • Endpoint secondari:
      • Miglioramenti nello stato nutrizionale, nella crescita e nello sviluppo
      • Eliminazione di infezioni preesistenti o problemi infiammatori
      • Misurare la percentuale di cellule modificate nel sangue nel tempo
      • Valutare i miglioramenti complessivi nella funzione immunitaria e nella capacità di combattere le infezioni

    Questo studio rappresenta un passo importante nello sviluppo di un potenziale nuovo trattamento per la Malattia Granulomatosa Cronica X-Linked, un grave disturbo genetico che colpisce il sistema immunitario.

    Aspetto Dettagli
    Tipo di Studio Studio di fase I/II, non randomizzato, monocentrico in aperto
    Intervento Cellule CD34+ autologhe trasdotte con vettore lentivirale G1XCGD contenente il gene CYBB umano
    Condizione Target Malattia Granulomatosa Cronica X-linked (X-CGD)
    Obiettivi Primari Valutare la sicurezza e l’efficacia attraverso la ricostituzione biochimica e funzionale nella progenie delle cellule innestate
    Criteri Principali di Inclusione Pazienti maschi con X-CGD >23 mesi, diagnosi molecolare confermata, infezione grave in corso o ad alto rischio
    Endpoint Primari Sicurezza (incidenza eventi avversi), Efficacia (≥5% di granulociti NADPH funzionanti a 12 mesi)
    Endpoint Secondari Normalizzazione dello stato nutrizionale, crescita, sviluppo; percentuale di cellule trasdotte; ricostituzione immunologica

    Studi in corso con Autologous Cd34+ Cells Transduced With The G1Xcgd Lentiviral Vector Containing The Human Cybb Gene

    • Data di inizio: 2016-04-19

      Studio su cellule CD34+ autologhe transdotte con vettore lentivirale G1XCGD per pazienti con Malattia Granulomatosa Cronica X-linked

      Non in reclutamento

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      La ricerca si concentra sulla Malattia Granulomatosa Cronica X-linked, una condizione genetica che colpisce il sistema immunitario, rendendo difficile per il corpo combattere alcune infezioni. Il trattamento in studio utilizza cellule staminali ematopoietiche, chiamate CD34+ autologhe, che sono state modificate con un vettore lentivirale, noto come G1XCGD, contenente il gene umano CYBB. Questo trattamento è…

      Malattie indagate:
      Francia

    Glossario

    • X-linked Chronic Granulomatous Disease (X-CGD): Una rara malattia genetica che colpisce il sistema immunitario, principalmente nei maschi, caratterizzata dall'incapacità di alcuni globuli bianchi di combattere efficacemente le infezioni batteriche e fungine.
    • Autologous CD34+ cells: Un tipo di cellula staminale prelevata dal corpo del paziente stesso, in grado di svilupparsi in vari tipi di cellule del sangue. In questo contesto, queste cellule vengono modificate per trattare l'X-CGD.
    • Lentiviral vector: Uno strumento utilizzato nella terapia genica per trasferire materiale genetico nelle cellule. In questo caso, il vettore lentivirale G1XCGD viene utilizzato per introdurre il gene CYBB corretto nelle cellule del paziente.
    • CYBB gene: Il gene responsabile della produzione di una proteina essenziale per il corretto funzionamento di alcuni globuli bianchi. Le mutazioni in questo gene causano l'X-CGD.
    • DHR test: Test della diidrorodamina, un metodo utilizzato per valutare la funzione dei neutrofili (un tipo di globuli bianchi) in pazienti con CGD sospetta o accertata.
    • NADPH-oxidase: Un complesso enzimatico nei globuli bianchi che è fondamentale per generare specie reattive dell'ossigeno per uccidere i patogeni invasori. Questo enzima è difettoso nei pazienti con CGD.
    • Hematopoietic stem cells: Cellule immature presenti nel midollo osseo che possono svilupparsi in tutti i tipi di cellule del sangue, inclusi globuli bianchi, globuli rossi e piastrine.
    • Gene therapy: Una tecnica che utilizza i geni per trattare o prevenire malattie. In questo studio, prevede l'introduzione di un gene CYBB funzionale nelle cellule del paziente per correggere il difetto genetico che causa l'X-CGD.