Indice dei Contenuti
- Cos’è questo trattamento?
- Come funziona?
- Quale condizione tratta?
- Studio Clinico Attuale
- Chi è idoneo per lo studio?
- Quali sono gli obiettivi dello studio?
- Quali sono gli endpoint dello studio?
Cos’è questo trattamento?
Il trattamento di cui stiamo parlando è una complessa procedura medica nota come CELLULE CD34+ AUTOLOGHE TRASDOTTE CON IL VETTORE LENTIVIRALE G1XCGD CONTENENTE IL GENE UMANO CYBB. È anche conosciuto con il nome più semplice di OTL-102[1]. Si tratta di un tipo di terapia genica, il che significa che comporta la modifica dei geni di una persona per trattare o curare una malattia.
Come funziona?
Questo trattamento funziona in diverse fasi:
- Raccolta delle cellule: Innanzitutto, i medici raccolgono speciali cellule chiamate CD34+ dal corpo del paziente stesso. Queste sono un tipo di cellule staminali che possono svilupparsi in diversi tipi di cellule del sangue.[1]
- Modifica genetica: Poi, in laboratorio, queste cellule vengono modificate utilizzando uno strumento chiamato vettore lentivirale. Questo vettore trasporta una copia sana del gene CYBB (noto anche come gp91phox) nelle cellule.[1]
- Restituzione delle cellule: Infine, queste cellule modificate vengono restituite al paziente attraverso un’iniezione endovenosa (IV).[1]
L’obiettivo è che queste cellule modificate producano cellule del sangue sane in grado di combattere correttamente le infezioni.
Quale condizione tratta?
Questo trattamento è in fase di sviluppo per la Malattia Granulomatosa Cronica X-Linked (X-CGD). Si tratta di un raro disturbo genetico che colpisce il sistema immunitario.[1]
Nella X-CGD, alcune cellule immunitarie chiamate fagociti non riescono a uccidere efficacemente alcuni batteri e funghi. Ciò porta a infezioni gravi e ricorrenti e problemi infiammatori. La parte ‘X-linked’ significa che colpisce principalmente i maschi.[1]
Studio Clinico Attuale
Questo trattamento è attualmente oggetto di studio in uno studio clinico. Lo studio è descritto come “uno studio di fase I/II, non randomizzato, monocentrico e in aperto”.[1] Analizziamo cosa significa:
- Fase I/II: Significa che lo studio sta testando sia la sicurezza che l’efficacia del trattamento.
- Non randomizzato: Tutti i partecipanti ricevono lo stesso trattamento; non c’è un gruppo placebo.
- Monocentrico: Lo studio viene condotto in un unico centro medico.
- In aperto: Sia i ricercatori che i partecipanti sanno quale trattamento viene somministrato.
Chi è idoneo per lo studio?
Lo studio ha criteri specifici per chi può partecipare. Ecco alcuni punti chiave:[1]
- Pazienti maschi con X-CGD, tipicamente di età superiore ai 23 mesi (in alcuni casi possono essere considerati pazienti più giovani)
- I pazienti devono avere una diagnosi molecolare confermata di X-CGD
- I pazienti devono avere un’infezione grave in corso o essere ad alto rischio di infezione nonostante la terapia convenzionale
- I pazienti non devono avere un donatore HLA-compatibile disponibile per un trapianto di midollo osseo
- I pazienti non devono avere HIV, epatite B o epatite C
Ci sono anche diversi criteri di esclusione, come controindicazioni a determinate procedure o farmaci coinvolti nel trattamento.
Quali sono gli obiettivi dello studio?
L’obiettivo principale di questo studio è valutare quanto sia sicuro ed efficace questo trattamento. In particolare, i ricercatori vogliono vedere se può ripristinare la funzione di alcune cellule immunitarie e se questo miglioramento dura per almeno 12 mesi.[1]
Gli obiettivi secondari includono:[1]
- Valutare l’efficacia clinica, in particolare nel migliorare l’immunità contro le infezioni batteriche e fungine
- Valutare quanto bene funziona il processo di trasferimento genico
- Studiare come le cellule modificate si stabiliscono e persistono nel corpo nel tempo
Quali sono gli endpoint dello studio?
Lo studio ha diversi “endpoint” o risultati che misurerà per determinare se il trattamento è efficace:[1]
- Endpoint primari:
- Sicurezza: Misurare eventuali eventi avversi legati al trattamento
- Efficacia: Verificare se almeno il 5% di alcune cellule immunitarie (granulociti) funziona correttamente dopo 12 mesi
- Endpoint secondari:
- Miglioramenti nello stato nutrizionale, nella crescita e nello sviluppo
- Eliminazione di infezioni preesistenti o problemi infiammatori
- Misurare la percentuale di cellule modificate nel sangue nel tempo
- Valutare i miglioramenti complessivi nella funzione immunitaria e nella capacità di combattere le infezioni
Questo studio rappresenta un passo importante nello sviluppo di un potenziale nuovo trattamento per la Malattia Granulomatosa Cronica X-Linked, un grave disturbo genetico che colpisce il sistema immunitario.











