La sindrome di Ehlers-Danlos è una malattia genetica rara che colpisce il tessuto connettivo. Attualmente è disponibile uno studio clinico che, sebbene si concentri principalmente sulla sindrome di Marfan e condizioni correlate, include anche pazienti con la forma vascolare della sindrome di Ehlers-Danlos. Questo articolo presenta informazioni dettagliate sullo studio disponibile per i pazienti.
Studi Clinici in Corso sulla Sindrome di Ehlers-Danlos
La sindrome di Ehlers-Danlos rappresenta un gruppo di disturbi genetici che influenzano il tessuto connettivo del corpo. Mentre la ricerca continua a progredire, è importante che i pazienti siano informati sulle opportunità disponibili per partecipare a studi clinici. Attualmente è disponibile 1 studio clinico che include pazienti con la forma vascolare della sindrome di Ehlers-Danlos tra i suoi criteri di partecipazione.
Studio Clinico Disponibile
Studio sul Valsartan per Rallentare la Dilatazione della Radice Aortica in Bambini e Giovani Adulti con Sindrome di Marfan e Condizioni Correlate
Localizzazione: Polonia
Questo studio clinico si concentra sull’analisi degli effetti del farmaco valsartan in bambini e giovani adulti che presentano determinate condizioni genetiche che influenzano l’aorta, l’arteria principale del cuore. Queste condizioni includono la sindrome di Marfan e malattie correlate come la sindrome di Loeys-Dietz, la forma vascolare della sindrome di Ehlers-Danlos e altre patologie che possono causare l’ingrossamento dell’aorta o lo sviluppo di aneurismi.
Lo scopo dello studio è valutare se il valsartan può contribuire a rallentare l’ingrandimento dell’aorta in questi pazienti. Il valsartan è un farmaco comunemente utilizzato per trattare la pressione alta e l’insufficienza cardiaca, appartenente alla classe degli antagonisti dei recettori dell’angiotensina II (ARB). In questo contesto, viene testato per verificare se può aiutare a gestire le dimensioni dell’aorta nelle persone con queste condizioni genetiche.
Criteri di inclusione principali:
- Età compresa tra 1 e 39 anni
- Diagnosi di una sindrome del gruppo HTAD (malattie aortiche toraciche ereditarie), che include la forma vascolare della sindrome di Ehlers-Danlos
- Dilatazione della radice aortica con uno z-score di 2 o superiore (questo significa che l’aorta è più grande del normale per l’età e le dimensioni della persona)
- Consenso informato firmato per partecipare allo studio
Criteri di esclusione principali:
- Pazienti con condizioni diverse dalla sindrome di Marfan o malattie correlate
- Pazienti che non rientrano nella fascia d’età specificata
- Pazienti che non sono in grado di seguire le procedure dello studio o assumere il farmaco come richiesto
- Pazienti con altre condizioni mediche che potrebbero interferire con lo studio o rappresentare un rischio
Procedura dello studio:
I partecipanti allo studio riceveranno in modo casuale valsartan o un placebo (una sostanza senza principio attivo). Il farmaco viene somministrato per via orale sotto forma di compresse, con dosaggio di 40 mg o 80 mg, da assumere quotidianamente. Lo studio avrà una durata prevista fino al 31 maggio 2027, per un periodo massimo di 36 mesi.
Durante tutto lo studio, le dimensioni dell’aorta verranno monitorate utilizzando tecniche di imaging medico come l’ecocardiografia transtoracica, un tipo di ecografia che visualizza il cuore e l’aorta, e possibilmente angio-TC, che fornisce immagini dettagliate dei vasi sanguigni. L’obiettivo principale è misurare il cambiamento annuale nelle dimensioni della radice aortica e verificare se esiste una differenza nel tasso di ingrandimento aortico tra coloro che assumono valsartan e coloro che ricevono il placebo.
Informazioni sul valsartan:
Il valsartan funziona bloccando alcune sostanze naturali che restringono i vasi sanguigni, permettendo al sangue di fluire più facilmente e al cuore di pompare in modo più efficiente. Nella forma vascolare della sindrome di Ehlers-Danlos, caratterizzata da vasi sanguigni fragili, pelle sottile e tendenza alle ecchimosi, il controllo della pressione sui vasi può essere particolarmente importante. La ricerca mira a fornire informazioni preziose sull’efficacia del valsartan come opzione terapeutica per gestire l’ingrandimento aortico in queste condizioni genetiche.
Informazioni sulle Condizioni Incluse nello Studio
La sindrome di Ehlers-Danlos vascolare è un disturbo genetico che colpisce il tessuto connettivo, interessando principalmente i vasi sanguigni, la pelle e gli organi interni. È caratterizzata da vasi sanguigni fragili, pelle sottile e tendenza alle ecchimosi. Con la progressione della malattia, aumenta il rischio di rottura arteriosa a causa della fragilità dei vasi sanguigni. La pelle può diventare traslucida e può esserci il rischio di rottura degli organi. L’ipermobilità articolare è meno comune rispetto ad altri tipi di sindrome di Ehlers-Danlos. La progressione dei sintomi può variare notevolmente tra gli individui.
Riepilogo e Considerazioni Importanti
Attualmente esiste una opportunità di partecipazione a uno studio clinico per i pazienti con la forma vascolare della sindrome di Ehlers-Danlos che presentano dilatazione della radice aortica. Lo studio è condotto in Polonia e si concentra sull’utilizzo del valsartan, un farmaco già ben conosciuto e utilizzato per altre indicazioni cardiovascolari.
Osservazioni importanti:
- Lo studio include specificamente pazienti giovani, con un’età massima di 39 anni, rendendo questa ricerca particolarmente rilevante per bambini e giovani adulti
- Il valsartan è un farmaco già approvato per altre indicazioni, il che potrebbe suggerire un profilo di sicurezza già ben conosciuto
- Lo studio utilizza tecniche di imaging non invasive per monitorare i progressi
- La durata dello studio è sufficientemente lunga (fino a 36 mesi) per valutare l’efficacia del trattamento nel tempo
- I pazienti interessati dovrebbero consultare il proprio medico specialista per valutare l’idoneità e discutere i potenziali benefici e rischi della partecipazione
È fondamentale che i pazienti con sindrome di Ehlers-Danlos vascolare e le loro famiglie discutano con i propri medici curanti la possibilità di partecipare a questo studio, valutando attentamente tutti gli aspetti della partecipazione, inclusi i potenziali benefici e i rischi associati.











