Malattia granulomatosa cronica – Studi clinici

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La malattia granulomatosa cronica legata al cromosoma X è una rara patologia genetica che compromette il sistema immunitario. Attualmente è in corso uno studio clinico innovativo in Francia che testa una terapia genica utilizzando cellule staminali modificate del paziente per ripristinare la funzione immunitaria.

Studi Clinici in Corso sulla Malattia Granulomatosa Cronica

La malattia granulomatosa cronica legata al cromosoma X (X-CGD) è una rara patologia genetica che colpisce il sistema immunitario, rendendo difficile per l’organismo combattere determinate infezioni batteriche e fungine. Questa condizione è causata da mutazioni nei geni responsabili della produzione di un complesso proteico chiamato NADPH ossidasi, fondamentale per il corretto funzionamento dei fagociti, cellule immunitarie specializzate nella distruzione dei patogeni.

Le persone affette da questa malattia sperimentano frequentemente infezioni ricorrenti, poiché le loro cellule immunitarie non riescono a eliminare efficacemente questi agenti patogeni. La patologia viene trasmessa con modalità legata al cromosoma X, il che significa che colpisce principalmente i maschi, mentre le femmine possono essere portatrici. Con il tempo, i pazienti possono sviluppare infiammazione cronica e granulomi, che sono aggregati di cellule immunitarie che si formano in risposta a infezioni o infiammazioni persistenti.

Attualmente, nel sistema sono disponibili 1 studio clinico per questa malattia. Di seguito viene presentato in dettaglio lo studio in corso.

Studi Clinici Disponibili

Studio del Vettore Lentivirale G1XCGD in Pazienti con Malattia Granulomatosa Cronica Legata al Cromosoma X

Localizzazione: Francia

Questo studio clinico si concentra su una nuova terapia cellulare per la malattia granulomatosa cronica legata al cromosoma X. Il trattamento utilizza le cellule staminali del sangue del paziente stesso, note come cellule CD34+, che vengono prelevate e modificate in laboratorio con un vettore lentivirale chiamato G1XCGD. Questo vettore trasporta una versione funzionante del gene CYBB umano, essenziale per la normale funzione immunitaria. Le cellule modificate vengono poi reintrodotte nel paziente attraverso un’iniezione endovenosa per aiutare a ripristinare il sistema immunitario.

Criteri di inclusione principali:

  • Pazienti di sesso maschile con diagnosi confermata di X-CGD mediante sequenziamento del DNA
  • Età superiore ai 23 mesi (pazienti più giovani, tra 1 e 23 mesi, possono essere inclusi previo accordo medico)
  • Riduzione superiore al 70% nell’attività dell’enzima NADPH-ossidasi
  • Almeno un’infezione grave o complicazione infiammatoria in corso, resistente o ad alto rischio di recidiva
  • Assenza di un donatore HLA-compatibile dopo 3 mesi di ricerca
  • Assenza di coinfezioni con HIV, epatite B o epatite C
  • Consenso informato scritto del paziente adulto o del genitore/tutore per i minori

Criteri di esclusione:

  • Individui di sesso femminile
  • Individui al di fuori della fascia d’età specificata
  • Assenza della diagnosi specifica di X-CGD
  • Appartenenza a popolazioni vulnerabili con capacità limitata di fornire consenso informato

Procedura dello studio:

Lo studio prevede diverse fasi. Inizialmente, viene determinata l’idoneità del paziente in base ai criteri specifici. Successivamente, i pazienti possono essere sottoposti a mobilizzazione di cellule staminali del sangue periferico o prelievi di midollo osseo, a seconda dell’età e della decisione del medico. Il trattamento consiste nella somministrazione endovenosa di cellule CD34+ autologhe trasdotte con il vettore lentivirale G1XCGD.

Durante il periodo di monitoraggio, che dura 12 mesi, vengono valutate la sicurezza e l’efficacia del trattamento attraverso test biochimici e funzionali. Le valutazioni regolari includono il monitoraggio degli eventi avversi e la verifica della funzionalità di specifiche cellule del sangue. Gli esiti primari si concentrano sulla sicurezza e sul ripristino della funzione cellulare, mentre gli esiti secondari comprendono miglioramenti nello stato nutrizionale, nella crescita e nella funzione immunitaria.

L’obiettivo principale è valutare se questo nuovo approccio di terapia genica possa essere un’opzione sicura ed efficace per le persone con X-CGD, aiutando il sistema immunitario a funzionare meglio e a rimanere stabile nel tempo. I ricercatori monitoreranno vari aspetti della salute dei pazienti, inclusi lo stato nutrizionale, la crescita, lo sviluppo e la capacità dell’organismo di combattere le infezioni.

Riepilogo

Attualmente è disponibile un importante studio clinico per i pazienti con malattia granulomatosa cronica legata al cromosoma X, condotto in Francia. Questo studio rappresenta un approccio innovativo attraverso la terapia genica, utilizzando cellule staminali autologhe del paziente modificate con un vettore lentivirale.

L’aspetto più significativo di questo studio è che utilizza un approccio personalizzato, impiegando le cellule del paziente stesso per ridurre il rischio di rigetto e potenzialmente offrire una soluzione terapeutica a lungo termine. Il trattamento mira a correggere il difetto genetico alla radice della malattia, inserendo una copia funzionante del gene CYBB nelle cellule staminali del paziente.

È importante notare che questo studio è rivolto specificamente a pazienti maschi con diagnosi confermata di X-CGD che hanno sperimentato infezioni gravi o complicazioni infiammatorie e per i quali non è disponibile un donatore compatibile per il trapianto. Il periodo di follow-up di 12 mesi permetterà di valutare sia la sicurezza che l’efficacia a medio termine di questo innovativo approccio terapeutico.

I pazienti interessati e le loro famiglie dovrebbero discutere con il proprio medico specialista l’idoneità e la possibilità di partecipare a questo studio, considerando attentamente i potenziali benefici e rischi associati a questa terapia sperimentale.

Studi clinici in corso su Malattia granulomatosa cronica

  • Data di inizio: 2016-04-19

    Studio su cellule CD34+ autologhe transdotte con vettore lentivirale G1XCGD per pazienti con Malattia Granulomatosa Cronica X-linked

    Non in reclutamento

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    La ricerca si concentra sulla Malattia Granulomatosa Cronica X-linked, una condizione genetica che colpisce il sistema immunitario, rendendo difficile per il corpo combattere alcune infezioni. Il trattamento in studio utilizza cellule staminali ematopoietiche, chiamate CD34+ autologhe, che sono state modificate con un vettore lentivirale, noto come G1XCGD, contenente il gene umano CYBB. Questo trattamento è…

    Malattie indagate:
    Francia