Lo studio si concentra sulla sindrome emofagocitica acquisita, una condizione grave che puรฒ portare a insufficienza degli organi. Questa sindrome si verifica quando il sistema immunitario diventa iperattivo e inizia a danneggiare i tessuti del corpo. I pazienti coinvolti nello studio sono adulti ricoverati in terapia intensiva. L’obiettivo principale รจ verificare se il farmaco ruxolitinib, in combinazione con le cure standard, possa migliorare la funzione degli organi rispetto alle sole cure standard.
Il ruxolitinib รจ un farmaco che agisce inibendo specifiche proteine chiamate chinasi Janus, che sono coinvolte nella regolazione del sistema immunitario. Durante lo studio, i pazienti riceveranno ruxolitinib sotto forma di compresse, insieme al trattamento standard per la sindrome emofagocitica. Altri farmaci utilizzati nello studio includono lidocaina cloridrato monoidrato, metilprednisolone acetato, etoposide e desametasone sodio fosfato, che sono somministrati per via endovenosa o come soluzione iniettabile, a seconda del farmaco.
Lo studio mira a valutare se l’uso di ruxolitinib possa ridurre il punteggio SOFA, un sistema di valutazione che misura la gravitร della disfunzione d’organo, nei pazienti critici con sindrome emofagocitica. I partecipanti saranno monitorati per la sopravvivenza e per eventuali cambiamenti nei livelli di vari marcatori biologici e infiammatori. La sicurezza del ruxolitinib nei pazienti critici sarร anche attentamente valutata durante il corso dello studio.











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