Lo studio si concentra su pazienti che hanno ricevuto un trapianto renale e mira a trovare la dose ottimale di un farmaco chiamato immunoglobulina anti-linfocitaria di coniglio (Grafalon®). Questo farmaco viene utilizzato per prevenire complicazioni legate a una condizione chiamata linfopenia dei linfociti T CD4, che può verificarsi dopo un trapianto. La linfopenia è una riduzione del numero di linfociti T, un tipo di cellula del sistema immunitario, che può aumentare il rischio di infezioni e altre complicazioni.
Il farmaco in studio, Grafalon®, viene somministrato tramite infusione endovenosa e l’obiettivo è determinare la dose più efficace che non riduca eccessivamente i linfociti T. Durante lo studio, i partecipanti riceveranno il trattamento e saranno monitorati per valutare la risposta del loro sistema immunitario e la presenza di eventuali effetti collaterali. Saranno inoltre osservati per eventuali infezioni, eventi cardiovascolari, rigetto del trapianto e altre complicazioni fino a un anno dopo il trapianto.
Lo studio si propone di migliorare la gestione dei pazienti con basso rischio immunologico che hanno ricevuto un trapianto di rene, ottimizzando la dose di immunoglobulina anti-linfocitaria di coniglio per ridurre al minimo i rischi associati al trattamento. I risultati potrebbero portare a un miglioramento della sopravvivenza del trapianto e della qualità della vita dei pazienti. Il farmaco acido micofenolico è un altro componente del trattamento, noto anche come micofenolato, che aiuta a prevenire il rigetto del trapianto.











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