Lo studio si concentra sulla cardiotossicità indotta dalla chemioterapia in pazienti con cancro al seno. La cardiotossicità è un problema che può verificarsi quando i farmaci chemioterapici danneggiano il cuore. In questo caso, i pazienti ricevono un trattamento con chemioterapia a base di antracicline, con o senza trastuzumab, che sono farmaci comunemente usati per trattare il cancro al seno. Lo studio mira a valutare se l’uso di dapagliflozin, un farmaco noto anche come Forxiga, possa ridurre il rischio di danni al cuore causati da questi trattamenti.
Dapagliflozin è un farmaco somministrato in compresse rivestite da 10 mg e viene assunto per via orale. Lo studio è progettato per durare 18 mesi e coinvolge pazienti che non hanno ancora ricevuto chemioterapia. I partecipanti saranno divisi in due gruppi in modo casuale: uno riceverà dapagliflozin e l’altro un placebo. L’obiettivo principale è vedere se il farmaco può ridurre i casi di danni al cuore, sia che si manifestino con sintomi o meno, durante il periodo di trattamento.
Lo studio è condotto in più centri e si concentra su donne adulte con cancro al seno in stadio I-III. L’importanza di questo studio risiede nel potenziale di dapagliflozin di offrire una protezione al cuore durante la chemioterapia, migliorando così la qualità della vita delle pazienti. I risultati potrebbero portare a nuove strategie per gestire gli effetti collaterali della chemioterapia sul cuore.











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