Lo studio riguarda il trattamento del shock cardiogeno, una condizione in cui il cuore non riesce a pompare abbastanza sangue al corpo. Il farmaco in esame è chiamato empagliflozin, noto anche come Jardiance, che è un tipo di medicinale usato per trattare il diabete, ma che potrebbe avere benefici anche per il cuore. Questo studio mira a capire se l’inizio precoce del trattamento con empagliflozin, oltre alla gestione abituale, possa migliorare la sopravvivenza e ridurre le ospedalizzazioni nei pazienti con shock cardiogeno.
Il trattamento con empagliflozin sarà confrontato con la gestione abituale senza il farmaco. I partecipanti saranno seguiti per un periodo di 12 settimane per valutare diversi aspetti della loro salute, come la funzione del cuore e dei reni, e se ci sono stati nuovi ricoveri o necessità di trapianto cardiaco. Lo studio è progettato per essere aperto, il che significa che sia i medici che i partecipanti sapranno quale trattamento viene somministrato.
Durante lo studio, verranno monitorati diversi parametri, tra cui la frazione di eiezione del ventricolo sinistro, che misura quanto bene il cuore pompa il sangue, e la funzione renale. I risultati aiuteranno a determinare se l’empagliflozin può essere un’opzione efficace per migliorare la salute dei pazienti con shock cardiogeno. Lo studio è previsto per concludersi nel 2026.











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