Studio sull’efficacia dell’acido ascorbico in pazienti con shock post-arresto cardiaco

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  • Centre Hospitalier Bethune Beuvry

Di cosa tratta questo studio

Lo studio si concentra sullarresto cardiaco, una condizione in cui il cuore smette improvvisamente di battere. Dopo un arresto cardiaco, alcuni pazienti possono sviluppare uno stato di shock, una situazione in cui il corpo non riceve abbastanza sangue e ossigeno. Questo studio esamina l’efficacia di un trattamento con alte dosi di vitamina C somministrata per via endovenosa (IV) nei pazienti che hanno subito un arresto cardiaco e si trovano in stato di shock. La vitamina C è nota anche come acido ascorbico e viene utilizzata in questo contesto per vedere se può ridurre la necessità di farmaci chiamati vasopressori, che aiutano a mantenere la pressione sanguigna.

Il trattamento con vitamina C verrà confrontato con il trattamento standard per vedere se è più efficace nel ridurre l’uso di vasopressori nei primi tre giorni dopo l’arresto cardiaco. I vasopressori, come la norepinefrina e lepinefrina, sono farmaci che aiutano a mantenere la pressione sanguigna in situazioni critiche. Lo studio è progettato per valutare se l’aggiunta di vitamina C può migliorare il recupero dei pazienti e ridurre la necessità di questi farmaci.

Durante lo studio, i partecipanti riceveranno la vitamina C o un placebo, e i ricercatori monitoreranno diversi aspetti della loro salute, come la capacità di interrompere l’uso dei vasopressori entro tre giorni, la sopravvivenza entro sette giorni e il recupero neurologico entro 28 giorni. Lo studio mira a fornire nuove informazioni su come migliorare il trattamento dei pazienti che hanno subito un arresto cardiaco e si trovano in stato di shock.

1inizio della partecipazione allo studio

La partecipazione allo studio inizia dopo un arresto cardiaco, quando il paziente è ancora in stato comatoso con un punteggio della scala di Glasgow inferiore a 8.

Il paziente deve aver avuto un ritorno della circolazione spontanea (ROSC) entro 60 minuti dall’arresto cardiaco di origine presunta cardiaca.

2trattamento iniziale

Il paziente riceve un’infusione continua di norepinefrina o epinefrina a una dose di almeno 0,2 µg/kg/h entro 4 ore dall’arresto cardiaco, per almeno 30 minuti all’ora, per mantenere una pressione arteriosa media (MAP) di almeno 65 mmHg.

3somministrazione di vitamina C

Il trattamento prevede la somministrazione precoce di vitamina C ad alto dosaggio per via endovenosa, con l’obiettivo di ridurre la necessità di vasopressori nei primi 3 giorni dopo l’arresto cardiaco.

4monitoraggio e valutazione

Il monitoraggio include l’incidenza cumulativa della sospensione dei vasopressori al terzo giorno dopo l’arresto cardiaco.

Viene valutata l’incidenza cumulativa di morte per shock refrattario entro 7 giorni dall’arresto cardiaco.

Il risultato neurologico viene valutato al giorno 28 utilizzando la scala mRS, dove un risultato favorevole è considerato con un punteggio da 0 a 3.

5valutazione finale

La dose massima di infusione di vasopressori viene registrata nei primi 3 giorni dopo l’arresto cardiaco.

Il punteggio SOFA (valutazione del fallimento d’organo correlato alla sepsi) viene calcolato come differenza tra il punteggio all’ammissione e quello a 72 ore dopo l’arresto cardiaco.

Il livello di lattato arterioso più basso viene misurato al terzo giorno dopo l’arresto cardiaco.

Chi può partecipare allo studio?

  • I pazienti devono essere ancora in stato di coma, con un punteggio della scala di coma di Glasgow inferiore a 8. La scala di coma di Glasgow è un modo per misurare quanto una persona è cosciente.
  • Devono aver avuto un arresto cardiaco fuori dall’ospedale (OHCA) di origine cardiaca presunta, con ritorno della circolazione spontanea (ROSC) in meno di 60 minuti. L’arresto cardiaco è quando il cuore smette di battere improvvisamente, e il ROSC è quando il cuore ricomincia a battere da solo.
  • Devono essere trattati con un’infusione continua di norepinefrina o epinefrina di almeno 0,2 microgrammi per chilogrammo all’ora, entro 4 ore dall’arresto cardiaco, per almeno 30 minuti all’ora, per mantenere la pressione arteriosa media (MAP) di almeno 65 mmHg. La norepinefrina e l’epinefrina sono farmaci che aiutano a mantenere la pressione sanguigna, e la MAP è una misura della pressione del sangue.
  • Devono avere un’età compresa tra 18 e 64 anni.
  • Sia uomini che donne possono partecipare allo studio.
  • Lo studio include anche popolazioni vulnerabili, che sono gruppi di persone che potrebbero avere bisogno di protezione speciale.

Chi non può partecipare allo studio?

  • Non possono partecipare persone che hanno avuto un arresto cardiaco fuori dall’ospedale.
  • Non possono partecipare persone che hanno uno shock post-arresto cardiaco. Lo shock è una condizione in cui il cuore non riesce a pompare abbastanza sangue al corpo.
  • Non possono partecipare persone che hanno bisogno di vasopressori per più di 3 giorni. I vasopressori sono farmaci che aiutano a mantenere la pressione sanguigna.
  • Non possono partecipare persone al di fuori delle fasce di età specificate.
  • Non possono partecipare persone che appartengono a gruppi vulnerabili.

Dove puoi partecipare a questo studio?

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Stato dello studio

Paese Stato Inizio del reclutamento
Francia Francia
Reclutando
27.12.2023

Luoghi dello studio

Vitamina C ad alto dosaggio per via endovenosa
La vitamina C ad alto dosaggio viene somministrata per via endovenosa ai pazienti che hanno subito un arresto cardiaco e presentano uno shock post-arresto. L’obiettivo è ridurre la necessità di farmaci vasopressori nei primi tre giorni dopo l’evento.

Malattie investigate:

Arresto cardiaco – L’arresto cardiaco è una condizione medica grave in cui il cuore smette improvvisamente di battere efficacemente, interrompendo il flusso di sangue al cervello e ad altri organi vitali. Questo evento può essere causato da problemi elettrici nel cuore, come la fibrillazione ventricolare, o da un blocco completo del flusso sanguigno. Senza un intervento immediato, come la rianimazione cardiopolmonare (RCP) o l’uso di un defibrillatore, l’arresto cardiaco può portare rapidamente alla morte. I sintomi includono perdita di coscienza, assenza di respiro e assenza di polso. L’arresto cardiaco può verificarsi in persone con o senza una storia di malattie cardiache. La rapidità dell’intervento è cruciale per aumentare le possibilità di sopravvivenza e ridurre il rischio di danni cerebrali permanenti.

Ultimo aggiornamento: 26.11.2025 09:08

Trial ID:
2022-500717-64-00
Numero di protocollo
VICEPAC
Trial Phase:
Esplorazione terapeutica (Fase II)

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