Questo studio clinico esamina i pazienti affetti da infarto miocardico acuto complicato da shock cardiogeno, una condizione grave in cui il cuore non riesce a pompare abbastanza sangue per soddisfare le necessità dell’organismo. Lo shock cardiogeno si manifesta con pressione sanguigna molto bassa, alterazione dello stato mentale, pelle fredda e altri segni di scarsa circolazione.
La ricerca valuterà l’utilizzo di dosi ridotte di noradrenalina, un farmaco che viene somministrato tramite infusione endovenosa per aumentare la pressione sanguigna nei pazienti con shock cardiogeno. Il farmaco appartiene alla categoria dei medicinali vasoattivi, che agiscono sui vasi sanguigni per regolare la pressione.
Lo studio confronterà due approcci di trattamento: uno con dosi ridotte di noradrenalina e uno con il dosaggio standard attualmente utilizzato. L’obiettivo è verificare se l’utilizzo di dosi più basse di questo farmaco possa portare a risultati migliori in termini di sopravvivenza e funzionalità renale nei 30 giorni successivi al trattamento. Il periodo massimo di trattamento per ciascun paziente sarà di 10 giorni.











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