Lo studio si concentra su persone che hanno problemi con la motilità dell’esofago, una condizione in cui l’esofago non si muove correttamente per spingere il cibo verso lo stomaco. Questo può causare difficoltà a deglutire, noto come disfagia. Il trattamento in esame è un farmaco chiamato buspirone cloridrato, che viene somministrato in compresse da 10 mg. Il buspirone è un medicinale che può aiutare a migliorare il movimento dell’esofago.
Lo scopo dello studio è capire come il buspirone influisce sulla motilità esofagea, utilizzando una tecnica chiamata manometria esofagea ad alta risoluzione. Questa tecnica misura la forza e il movimento dei muscoli nell’esofago. I partecipanti allo studio riceveranno sia il buspirone che un placebo in momenti diversi, senza sapere quale stanno assumendo, per confrontare gli effetti.
Durante lo studio, i partecipanti saranno sottoposti a test per valutare i cambiamenti nella motilità esofagea e nei sintomi della disfagia. Lo studio è progettato per durare fino al 2025 e mira a fornire informazioni utili su come il buspirone può aiutare le persone con problemi di motilità esofagea.











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