Studio sulla morfina e la funzione renale nei pazienti adulti con anemia falciforme in crisi vaso-occlusiva

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Di cosa tratta questo studio?

Questo studio riguarda pazienti adulti con anemia falciforme, una malattia del sangue ereditaria che può causare crisi dolorose chiamate crisi vaso-occlusive. Durante queste crisi, i pazienti ricevono morfina come trattamento per controllare il dolore intenso. La morfina viene somministrata attraverso un sistema che permette al paziente di controllare la quantità di farmaco ricevuto. Nello studio viene anche utilizzato iohexol, una sostanza che aiuta a misurare con precisione come funzionano i reni.

Lo scopo dello studio è capire se la funzione dei reni può influenzare l’efficacia della morfina nel controllare il dolore. I ricercatori vogliono identificare un valore specifico della funzione renale che possa predire quando la dose abituale di morfina potrebbe non essere sufficiente per alleviare il dolore. Questo aiuterebbe a capire quali pazienti potrebbero aver bisogno di dosi più elevate di morfina fin dall’inizio per ottenere un migliore controllo del dolore. Durante lo studio viene misurata la capacità dei reni di filtrare le sostanze usando l’iohexol come metodo di riferimento, e questa misurazione viene confrontata con un calcolo più semplice chiamato CKD-Epi che si ottiene da un normale esame del sangue.

Durante lo studio vengono raccolte informazioni sul dolore percepito dai pazienti, sulla quantità di morfina utilizzata e su come il corpo elimina la morfina e i suoi prodotti di trasformazione. Vengono anche osservati eventuali effetti collaterali della morfina come sonnolenza, respirazione rallentata, prurito, stitichezza, gonfiore, nausea, vomito o difficoltà a urinare. Lo studio confronta le misurazioni della funzione renale ottenute in momenti diversi per vedere se ci sono cambiamenti durante la crisi dolorosa rispetto alle condizioni normali del paziente.

1 Ammissione allo studio e somministrazione della terapia con morfina

Al momento dell’ingresso nello studio, riceverai un trattamento con morfina cloridrato attraverso un sistema chiamato PCA (analgesia controllata dal paziente). Questo sistema permette di gestire il dolore in modo personalizzato.

La morfina viene somministrata tramite iniezione utilizzando una soluzione iniettabile con concentrazione di 1 mg per millilitro.

Il dosaggio e la frequenza di somministrazione della morfina dipenderanno dal regime PCA stabilito per il tuo caso specifico e potranno essere adattati in base alla risposta al trattamento.

2 Valutazione della funzione renale con iohexolo

Durante lo studio riceverai iohexolo, una sostanza utilizzata per valutare la funzione dei reni. L’iohexolo permette di misurare con precisione la filtrazione glomerulare, cioè la capacità dei reni di filtrare il sangue.

L’iohexolo viene somministrato tramite iniezione utilizzando una soluzione con concentrazione di 300 mg di iodio per millilitro.

Questa valutazione serve a determinare come i reni elaborano i farmaci, in particolare la morfina.

3 Monitoraggio del dolore nelle prime 24 ore

Nelle prime 24 ore dall’inizio del trattamento, il dolore verrà valutato regolarmente utilizzando scale specifiche chiamate EVN (scala verbale numerica) ed EVA (scala visiva analogica).

Queste scale permettono di misurare l’intensità del dolore e il sollievo ottenuto dal trattamento.

Verrà inoltre utilizzata la scala PGIC per valutare il miglioramento complessivo percepito dopo 24 ore di trattamento.

Sarà registrata la dose totale di morfina somministrata durante questo periodo.

4 Monitoraggio prolungato fino a 7 giorni

Il monitoraggio continuerà per un periodo di 7 giorni, durante il quale verrà registrata la dose totale di morfina somministrata.

Verranno valutati eventuali effetti collaterali della morfina, tra cui: alterazione dello stato di vigilanza, rallentamento della respirazione, aumento dell’anidride carbonica nel sangue, prurito, stitichezza, gonfiore addominale, nausea, vomito e difficoltà nell’urinare.

Saranno registrati anche eventuali altri farmaci analgesici somministrati in aggiunta alla morfina.

5 Analisi della clearance della morfina

Durante lo studio verrà misurata la clearance della morfina, cioè la velocità con cui l’organismo elimina questo farmaco.

Verranno inoltre analizzati i livelli dei metaboliti della morfina, chiamati M3G e M6G, che sono le sostanze prodotte quando l’organismo trasforma la morfina.

Questi dati permetteranno di comprendere come il corpo elabora la morfina in relazione alla funzione renale.

Chi può partecipare allo studio?

  • Il paziente deve avere 18 anni o più
  • Il paziente deve avere una malattia a cellule falciformi conosciuta (una malattia ereditaria del sangue) di tipo SS, SC, S-beta+ o S-beta0
  • Il paziente deve essere ricoverato in una Unità di Cure Continue o in terapia intensiva (reparti ospedalieri dove vengono assistiti pazienti che necessitano di sorveglianza costante)
  • Il paziente deve avere una diagnosi clinica di crisi vaso-occlusiva (episodio di dolore intenso causato dal blocco dei vasi sanguigni) e/o sindrome toracica acuta (complicanza polmonare grave)
  • Il paziente deve ricevere una terapia con morfina PCA (un sistema che permette al paziente di controllare la somministrazione del farmaco antidolorifico)
  • Il paziente o un familiare deve aver dato il consenso a partecipare allo studio
  • Il paziente deve essere affiliato a un sistema di sicurezza sociale (avere una copertura sanitaria)

Chi non può partecipare allo studio?

  • Non sono presenti criteri di esclusione specifici elencati per questo studio clinico

Dove puoi partecipare a questo studio?

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Stato dello studio

Paese Stato Inizio del reclutamento
Francia Francia
Non ancora reclutando

Sedi dello studio

Morfina è un farmaco antidolorifico molto potente che viene utilizzato per alleviare il dolore intenso. In questo studio, la morfina viene somministrata ai pazienti con anemia falciforme che stanno attraversando una crisi dolorosa. I ricercatori vogliono capire come il corpo elimina questo medicinale e se la funzione dei reni influenza l’efficacia del farmaco nel controllare il dolore. L’obiettivo è trovare il modo migliore per dare la giusta quantità di morfina a ciascun paziente in base a come funzionano i suoi reni.

Malattia renale cronica – La malattia renale cronica è una condizione in cui i reni perdono progressivamente la loro capacità di filtrare il sangue in modo efficace. Questa perdita di funzionalità avviene gradualmente nel tempo e può essere misurata attraverso il tasso di filtrazione glomerulare. I reni danneggiati non riescono a eliminare adeguatamente le sostanze di scarto e i liquidi in eccesso dal corpo. La malattia può progredire attraverso diversi stadi di gravità, da lieve a grave. Con il peggioramento della funzione renale, possono accumularsi nel sangue sostanze tossiche che normalmente verrebbero eliminate. Questa condizione può influenzare il modo in cui il corpo processa i farmaci.

Anemia falciforme – L’anemia falciforme è una malattia ereditaria del sangue in cui i globuli rossi assumono una forma anomala a falce o mezzaluna. Questi globuli rossi deformati sono rigidi e appiccicosi, e tendono a bloccarsi nei vasi sanguigni di piccolo calibro. Quando i vasi sanguigni si ostruiscono, il flusso di sangue e ossigeno viene ridotto in varie parti del corpo. Questo blocco causa episodi di dolore intenso chiamati crisi vaso-occlusive. Durante queste crisi, il dolore può colpire diverse parti del corpo come ossa, articolazioni, addome e torace. I globuli rossi a forma di falce hanno anche una durata di vita più breve rispetto ai globuli rossi normali.

Ultimo aggiornamento: 10.12.2025 17:27

ID dello studio:
2024-511985-34-00
Codice del protocollo:
DR230314
Fase dello studio:
Uso terapeutico (Fase IV)

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