Lo studio riguarda persone che hanno subito un trauma agli arti inferiori e necessitano di un’immobilizzazione, come un tutore o un gesso. Queste persone sono considerate a rischio elevato di sviluppare eventi tromboembolici, che sono problemi di coagulazione del sangue che possono portare a complicazioni come la trombosi venosa profonda o l’embolia polmonare. Lo scopo dello studio รจ confrontare l’efficacia di due trattamenti per prevenire questi eventi: il Rivaroxaban, un farmaco anticoagulante in compresse, e le eparine a basso peso molecolare (LMWH), che sono soluzioni iniettabili.
I farmaci iniettati includono Innohep (contenente tinzaparina sodica), Inhixa e Lovenox (entrambi contenenti enoxaparina sodica), Fraxiparine (contenente nadroparina calcio), e Fragmine (contenente dalteparina sodica). Questi farmaci sono somministrati tramite iniezioni sottocutanee, mentre il Rivaroxaban รจ assunto per via orale. Lo studio mira a dimostrare che il Rivaroxaban non รจ meno efficace delle eparine a basso peso molecolare nel prevenire eventi tromboembolici sintomatici.
Durante lo studio, i partecipanti riceveranno uno dei due trattamenti per un periodo massimo di 50 giorni. L’obiettivo principale รจ osservare il tasso di eventi tromboembolici sintomatici, come la trombosi venosa profonda o l’embolia polmonare, entro 45 giorni dall’inizio del trattamento. Alcuni partecipanti potrebbero ricevere un placebo, che รจ una sostanza senza effetto terapeutico, per confrontare i risultati. Lo studio si propone di migliorare la comprensione di quale trattamento sia piรน sicuro ed efficace per le persone con traumi agli arti inferiori che richiedono immobilizzazione.











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