La pubertà precoce si verifica quando il corpo di un bambino inizia a trasformarsi in quello di un adulto troppo presto. Attualmente sono in corso studi clinici che testano nuovi trattamenti per gestire questa condizione nelle giovani ragazze, con l’obiettivo di rallentare la progressione puberale e migliorare la salute generale.
Studi clinici in corso sulla pubertà precoce
La pubertà precoce è una condizione in cui il corpo di un bambino inizia a sviluppare caratteristiche sessuali secondarie prima del tempo previsto. Nelle ragazze, questo significa prima degli 8 anni. Attualmente sono disponibili 2 studi clinici che stanno valutando nuovi approcci terapeutici per questa condizione, concentrandosi in particolare su ragazze con pubertà precoce e sovrappeso.
Studi clinici disponibili
Studio sulla Metformina e modifiche dello stile di vita per ragazze con pubertà precoce e sovrappeso
Località: Danimarca
Questo studio clinico si concentra sull’analisi degli effetti di un farmaco chiamato Metformina e delle modifiche dello stile di vita in giovani ragazze che manifestano pubertà precoce e sono in sovrappeso. La Metformina è un farmaco comunemente utilizzato per aiutare a controllare i livelli di zucchero nel sangue e viene testato in questo contesto per il suo potenziale nel migliorare la sensibilizzazione all’insulina, cioè rendere il corpo più reattivo all’insulina, un ormone che aiuta a controllare la glicemia. Lo studio include anche un placebo, una sostanza senza principio attivo, per confrontare gli effetti della Metformina.
Lo scopo dello studio è comprendere come la Metformina e le modifiche dello stile di vita possano influenzare la progressione della pubertà in queste ragazze. Lo studio durerà sei mesi, durante i quali le partecipanti riceveranno o Metformina o un placebo, e alcune parteciperanno anche a un intervento sullo stile di vita. Questo intervento può includere cambiamenti nella dieta e nell’attività fisica per vedere come questi fattori influenzano la composizione corporea e lo sviluppo puberale. L’obiettivo principale è vedere come questi trattamenti influenzano l’età ossea, un modo per misurare la velocità di maturazione delle ossa di un bambino, come indicatore della progressione puberale.
Criteri di inclusione:
- Ragazze di età compresa tra 8 e 9,5 anni
- Sviluppo mammario osservato durante un esame clinico, almeno allo stadio 2 secondo la scala di Tanner
- Test GnRH con livelli di LH stimolato superiori a 5 UI/L o livelli di LH non stimolato superiori a 3 UI/L
- Indice di Massa Corporea (IMC) superiore al 91° percentile o più di 1,34 deviazioni standard sopra la media
- Non ha ancora iniziato le mestruazioni
Farmaci in studio: La Metformina viene utilizzata per migliorare la sensibilità del corpo all’insulina. L’intervento sullo stile di vita coinvolge cambiamenti nelle abitudini quotidiane, come la dieta e l’attività fisica, per migliorare la salute generale e potenzialmente influenzare la progressione puberale.
Studio sul rallentamento della pubertà avanzata nelle ragazze utilizzando Metformina, Pioglitazone e Spironolattone
Località: Spagna
Questo studio clinico si concentra su ragazze con pubertà avanzata e maturazione ossea accelerata, così come su quelle con Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS). Il trattamento testato è un farmaco chiamato SPIOMET, che è una combinazione di tre sostanze attive: metformina, pioglitazone e spironolattone. Queste sostanze sono comunemente utilizzate per gestire condizioni correlate alla resistenza insulinica e agli squilibri ormonali. Lo scopo dello studio è determinare se questa combinazione può aiutare a rallentare il processo di maturazione rapida in giovani ragazze che hanno avuto un basso peso alla nascita e un elevato aumento di peso dopo la nascita.
Le partecipanti allo studio saranno assegnate casualmente a ricevere il trattamento SPIOMET o un placebo. Lo studio durerà 12 mesi, durante i quali le partecipanti assumeranno il farmaco in forma di compresse. Durante lo studio, verranno monitorati vari parametri di salute, tra cui lo sviluppo osseo, il peso, l’altezza e i livelli ormonali. Lo studio mira a osservare eventuali cambiamenti in questi parametri per valutare l’efficacia del trattamento.
Criteri di inclusione:
- Ragazze di età compresa tra 8,0 e 9,5 anni all’inizio dello studio
- Nate con un basso peso alla nascita per la loro età gestazionale
- Hanno un elevato indice di massa corporea (IMC) per la loro età
- Manifestano pubertà avanzata, con sviluppo mammario (stadio Tanner 2) iniziato tra 7,7 e 9,3 anni, in progressione da almeno 2 mesi
- Di etnia caucasica
- Nate a termine o pretermine tardivo (tra 34 e 42 settimane di gravidanza)
- Altezza alla prima visita tra il 3° e il 97° percentile per età e stadio puberale
Farmaco in studio: SPIOMET è una combinazione di farmaci utilizzata per rallentare lo sviluppo fisico rapido nelle giovani ragazze che attraversano la pubertà prima del normale. Questa combinazione agisce su diversi percorsi nel corpo per ridurre la quantità di grasso immagazzinato in luoghi inappropriati, aiutando a gestire la capacità del corpo di immagazzinare grasso in modo sicuro e a ridurre la velocità di maturazione.
Riepilogo
Gli studi clinici attualmente disponibili sulla pubertà precoce si concentrano principalmente su ragazze in sovrappeso con sviluppo puberale anticipato. Entrambi gli studi utilizzano la Metformina come componente chiave del trattamento, riconoscendone il potenziale nel modulare la sensibilità all’insulina e influenzare la progressione puberale.
Un aspetto importante da notare è che entrambi gli studi si rivolgono a una popolazione specifica: ragazze tra gli 8 e i 9,5 anni con caratteristiche particolari come sovrappeso e maturazione ossea accelerata. Lo studio danese enfatizza l’importanza delle modifiche dello stile di vita in combinazione con la terapia farmacologica, mentre lo studio spagnolo esplora una terapia combinata più complessa con tre principi attivi.
Questi studi rappresentano approcci innovativi per gestire una condizione che può avere impatti significativi non solo sullo sviluppo fisico, ma anche sul benessere emotivo e sociale delle giovani pazienti. I risultati potrebbero fornire nuove opzioni terapeutiche per le famiglie che affrontano questa condizione.












