Polineuropatia da anticorpi anti-glicoproteina associata alla mielina – Studi clinici

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La polineuropatia da anticorpi anti-glicoproteina associata alla mielina (anti-MAG) è una rara malattia autoimmune che colpisce i nervi periferici. Attualmente sono in corso 2 studi clinici che stanno testando nuovi approcci terapeutici per questa condizione, utilizzando farmaci che agiscono sul sistema immunitario per ridurre il danno nervoso e migliorare la funzione neurologica dei pazienti.

Studi clinici in corso sulla polineuropatia da anticorpi anti-MAG

La polineuropatia da anticorpi anti-glicoproteina associata alla mielina (anti-MAG) è una condizione neurologica rara in cui il sistema immunitario produce anticorpi che attaccano una proteina importante per il mantenimento della salute dei nervi. Questa malattia causa debolezza progressiva, intorpidimento e problemi di equilibrio, colpendo principalmente le gambe e le braccia. Attualmente, la ricerca medica sta esplorando nuove opzioni terapeutiche attraverso studi clinici controllati che potrebbero offrire benefici significativi ai pazienti affetti da questa patologia.

Panoramica degli studi clinici disponibili

Al momento sono disponibili 2 studi clinici attivi per la polineuropatia da anticorpi anti-MAG. Questi studi stanno valutando l’efficacia di trattamenti immunomodulatori che mirano a ridurre la risposta autoimmune anomala responsabile del danno nervoso. Gli approcci terapeutici in fase di sperimentazione includono l’uso di farmaci come il rituximab, un anticorpo monoclonale che agisce sulle cellule B del sistema immunitario, e lo zanubrutinib, un inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (BTK).

Studi clinici dettagliati

Studio su Zanubrutinib e Rituximab per pazienti con gammopatia monoclonale IgM e polineuropatia correlata ad anticorpi anti-MAG

Localizzazione: Paesi Bassi

Questo studio clinico si concentra sulla gammopatia monoclonale IgM di significato incerto (MGUS) e sulla polineuropatia associata ad anticorpi anti-glicoproteina associata alla mielina (MAG). Lo studio sta valutando l’efficacia della combinazione di zanubrutinib, somministrato in capsule da 80 mg per via orale, insieme al rituximab, per migliorare la funzione nervosa nei pazienti nel corso di 12 mesi.

I pazienti eleggibili devono avere almeno 18 anni, una diagnosi confermata di polineuropatia demielinizzante secondo linee guida mediche specifiche, e un punteggio di disabilità INCAT di 2 o superiore. È necessario inoltre che abbiano livelli di anticorpi anti-MAG di almeno 10.000 unità e una gammopatia monoclonale IgM con proteine rilevabili ma inferiori a 30 g/L. I pazienti devono avere una funzionalità ematica, epatica e renale adeguata e un punteggio di performance ECOG di 0, 1 o 2.

Lo studio esclude pazienti con altre condizioni di salute gravi, donne in gravidanza o allattamento, persone con infezioni recenti, allergie ai farmaci dello studio, storia di alcuni tipi di cancro, disturbi ematologici, malattie autoimmuni, problemi cardiaci, epatici o renali significativi, o coloro che stanno partecipando ad altri studi clinici.

Durante lo studio, che durerà fino a 36 mesi, i ricercatori monitoreranno i cambiamenti nella funzione nervosa utilizzando scale specifiche per valutare la disabilità e la qualità della vita. Verranno inoltre monitorati i marcatori ematici e la presenza di anticorpi specifici, nonché la sicurezza e la tollerabilità del trattamento.

Studio sul Rituximab rispetto al placebo in pazienti con neuropatia anti-MAG che hanno maggiori probabilità di rispondere bene al trattamento

Localizzazione: Francia

Questo studio si concentra su pazienti con neuropatia anti-MAG, una rara condizione nervosa che causa debolezza e intorpidimento nelle braccia e nelle gambe. Lo studio valuterà l’efficacia del rituximab, un farmaco che agisce sulle cellule del sistema immunitario, rispetto al placebo nel trattamento di questa condizione.

I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano più di 18 anni, con una durata della malattia non superiore a 5 anni e un peggioramento documentato dei sintomi negli ultimi 2 anni. Devono avere un’anomalia proteica specifica nel sangue (gammopatia IgM), evidenza di danno nervoso confermata da test specifici, livelli di anticorpi anti-MAG di almeno 10.000 BTU e un punteggio minimo di 1 punto sulla scala INCAT. Le donne in età fertile devono utilizzare contraccettivi per 1 anno dopo aver ricevuto il farmaco dello studio.

Lo studio esclude persone di età inferiore a 18 anni o superiore a 80 anni, pazienti trattati con rituximab negli ultimi 12 mesi, presenza di altri tipi di neuropatia oltre alla neuropatia anti-MAG, infezioni attive o croniche (inclusi epatite B o C), storia di cancro negli ultimi 5 anni, malattie gravi di cuore, reni o fegato, gravidanza o allattamento, e altre condizioni che potrebbero interferire con la partecipazione allo studio.

Il trattamento verrà somministrato per 12 mesi attraverso infusione endovenosa di MabThera 500 mg o placebo, utilizzando una soluzione di cloruro di sodio durante il processo di infusione. Durante lo studio, i medici monitoreranno i cambiamenti nella funzione nervosa e nella capacità di svolgere attività quotidiane attraverso vari test: valutazione della capacità di camminare (test di camminata di 6 minuti e di 25 piedi), valutazione della funzione manuale (test dei 9 fori), test della funzione nervosa (ENMG) e analisi del sangue regolari per misurare i livelli di anticorpi anti-MAG. La funzione neurologica verrà valutata utilizzando il punteggio I-RODS.

Meccanismi d’azione dei farmaci sperimentali

Zanubrutinib è un inibitore della tirosin-chinasi di Bruton (BTK), un enzima che svolge un ruolo importante nella crescita e nella sopravvivenza di alcune cellule immunitarie. Bloccando questo enzima, lo zanubrutinib può potenzialmente ridurre l’attività del sistema immunitario che causa il danno nervoso nella neuropatia anti-MAG. Il farmaco viene somministrato per via orale sotto forma di capsule.

Rituximab è un anticorpo monoclonale che agisce specificamente sulle cellule B CD20-positive del sistema immunitario. Queste cellule sono responsabili della produzione degli anticorpi dannosi che attaccano la guaina mielinica dei nervi periferici. Eliminando queste cellule B, il rituximab può ridurre la produzione di anticorpi anti-MAG e potenzialmente migliorare la funzione neurologica. Il farmaco viene somministrato attraverso infusione endovenosa ed è già approvato per il trattamento di varie condizioni autoimmuni.

Sintesi e considerazioni importanti

Gli studi clinici attualmente disponibili per la polineuropatia da anticorpi anti-MAG rappresentano opportunità importanti per i pazienti che soffrono di questa rara condizione neurologica. Entrambi gli studi si concentrano sull’uso di terapie immunomodulatrici che mirano a ridurre la risposta autoimmune anomala responsabile del danno nervoso.

Un aspetto significativo di questi studi è l’approccio mirato al sistema immunitario, in particolare alle cellule B che producono gli anticorpi dannosi. Il rituximab, che è già un trattamento stabilito per varie malattie autoimmuni, viene testato sia da solo che in combinazione con lo zanubrutinib, un farmaco più recente che agisce su un bersaglio molecolare diverso ma complementare.

È importante notare che questi studi hanno criteri di inclusione ed esclusione specifici progettati per garantire la sicurezza dei partecipanti e l’affidabilità dei risultati. I pazienti interessati a partecipare dovrebbero discutere attentamente con il proprio neurologo se soddisfano i criteri richiesti e se la partecipazione a uno studio clinico potrebbe essere appropriata per la loro situazione specifica.

La durata degli studi varia da 12 a 36 mesi, durante i quali i partecipanti saranno attentamente monitorati per valutare sia l’efficacia del trattamento che eventuali effetti collaterali. I risultati di questi studi potrebbero fornire informazioni preziose sulle opzioni terapeutiche future per la neuropatia anti-MAG e potenzialmente migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa condizione debilitante.

Studi clinici in corso su Polineuropatia da anticorpi anti-glicoproteina associata alla mielina

  • Data di inizio: 2024-03-13

    Studio sull’uso di Zanubrutinib e Rituximab per la polineuropatia associata a gammopatia monoclonale IgM e anticorpi MAG

    Reclutamento

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    Lo studio clinico si concentra su una condizione chiamata gammopatia monoclonale di significato incerto (MGUS) associata a anticorpi contro la glicoproteina associata alla mielina (MAG), che può causare problemi ai nervi, noti come polineuropatia. Questa condizione può portare a sintomi come debolezza muscolare e difficoltà di movimento. Lo scopo dello studio è esaminare l’efficacia di…

    Farmaci studiati:
    Paesi Bassi
  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sull’efficacia del Rituximab in pazienti con neuropatia anti-MAG che presentano caratteristiche di buona risposta al trattamento

    Non ancora in reclutamento

    3 1 1

    Questo studio clinico esamina il trattamento della neuropatia anti-MAG, una malattia che colpisce i nervi periferici causando debolezza e alterazioni della sensibilità. La ricerca valuterà l’efficacia di un farmaco chiamato rituximab in confronto al placebo in pazienti selezionati che potrebbero rispondere meglio al trattamento. Il farmaco rituximab viene somministrato attraverso infusione endovenosa insieme a una…

    Francia