La paralisi sopranucleare progressiva (PSP) è una malattia neurodegenerativa rara che colpisce il movimento, l’equilibrio e la funzione cognitiva. Attualmente è in corso uno studio clinico innovativo che esplora l’uso della terapia con psilocibina per trattare il disagio psicologico, inclusa la depressione, nei pazienti con disturbi parkinsoniani atipici come la PSP.
Studi clinici sulla paralisi sopranucleare progressiva: terapia con psilocibina per il disagio psicologico
La paralisi sopranucleare progressiva (PSP) è un disturbo cerebrale che causa il deterioramento graduale di specifiche aree del cervello. Le persone affette da questa condizione sperimentano difficoltà con la deambulazione, l’equilibrio, la parola e i movimenti oculari. Come molte malattie neurodegenerative progressive, la PSP può portare a significativo disagio psicologico e depressione nei pazienti che affrontano questi sintomi debilitanti.
Attualmente nel sistema è disponibile 1 studio clinico per la paralisi sopranucleare, che fa parte di una ricerca più ampia sui disturbi parkinsoniani atipici. Questo studio rappresenta un approccio innovativo al trattamento degli aspetti psicologici di queste condizioni complesse.
Studio clinico disponibile
Studio sulla terapia con psilocibina per il disagio psicologico in pazienti con BPCO, SLA, sclerosi multipla o disturbi parkinsoniani atipici
Localizzazione: Repubblica Ceca, Cechia, Danimarca, Paesi Bassi, Portogallo
Questo studio innovativo si concentra sulla valutazione della terapia con psilocibina in pazienti con diverse condizioni progressive, tra cui la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), la Sclerosi Multipla (SM) e i Disturbi Parkinsoniani Atipici (DPA), che includono condizioni come la paralisi sopranucleare progressiva, l’atrofia multisistemica e la sindrome corticobasale.
Obiettivo principale dello studio: L’obiettivo è valutare se dosi medie e alte di terapia con psilocibina siano sicure ed efficaci nel ridurre i sintomi depressivi rispetto a dosi basse in pazienti con queste condizioni. Lo studio utilizza diverse dosi di capsule di psilocibina (1 mg, 15 mg e 25 mg) somministrate per via orale.
Farmaco sperimentale: La psilocibina è un composto psichedelico naturale che viene studiato come potenziale terapia per il disagio psicologico e la depressione. Funziona legandosi ai recettori della serotonina nel cervello, in particolare ai recettori 5-HT2A, che possono portare a alterazioni dell’umore, della percezione e della coscienza in modi che potrebbero aiutare a ridurre il disagio psicologico. In questo studio, viene somministrata in un contesto terapeutico controllato insieme a supporto psicologico per aiutare i pazienti a elaborare le loro esperienze.
Criteri di inclusione principali:
- Diagnosi confermata di BPCO, SLA, SM o disturbi parkinsoniani atipici (inclusa PSP, atrofia multisistemica o sindrome corticobasale)
- Diagnosi di disturbo depressivo maggiore confermata tramite intervista specializzata
- Punteggio superiore a 19 sulla scala MADRS (scala di valutazione della depressione di Montgomery-Åsberg)
- Aspettativa di vita di almeno 6 mesi
- Età minima di 18 anni
- Presenza di un caregiver o persona di supporto identificata
- Capacità di leggere e comprendere i moduli di consenso nella propria lingua locale
- Disponibilità a partecipare a tutte le visite dello studio e completare tutte le valutazioni
Per i pazienti con disturbi parkinsoniani atipici specificamente: Devono aver raggiunto sintomi da stadio avanzato a tardivo e mostrare evidenza di fluttuazioni motorie e non motorie.
Criteri di esclusione importanti:
- Storia personale o familiare di schizofrenia, psicosi o disturbo bipolare
- Depressione maggiore con caratteristiche psicotiche o depressione resistente al trattamento
- Tentativi di suicidio nell’ultimo anno o pensieri suicidi attuali con piani specifici
- Abuso o dipendenza da sostanze attivi negli ultimi 6 mesi (esclusa la nicotina)
- Gravi condizioni cardiache o ipertensione non controllata
- Gravi problemi epatici o renali
- Uso attuale di farmaci che potrebbero interagire con la psilocibina, inclusi alcuni antidepressivi
- Gravidanza, allattamento o intenzione di rimanere incinta
- Grave compromissione cognitiva che influenzerebbe la partecipazione alle sessioni terapeutiche
Come funziona lo studio:
Fase 1 – Valutazione iniziale: La salute mentale del paziente viene valutata utilizzando la scala MADRS. Uno specialista medico conferma la diagnosi e l’aspettativa di vita deve essere di almeno 6 mesi secondo la determinazione del medico dello studio.
Fase 2 – Prima sessione di medicazione: I partecipanti ricevono capsule orali contenenti psilocibina. La dose sarà di 1 mg (dose bassa) o 15-25 mg (dose media/alta), da assumere secondo le indicazioni del personale medico.
Fase 3 – Seconda sessione di medicazione: Viene somministrata una seconda dose di capsule di psilocibina seguendo lo stesso protocollo della prima sessione. Il tempo tra le dosi è determinato dal personale medico.
Fase 4 – Valutazione di follow-up: Sei settimane dopo la seconda dose, i sintomi depressivi vengono valutati nuovamente utilizzando la stessa scala MADRS della valutazione iniziale. Vengono effettuate valutazioni aggiuntive per misurare la qualità della vita e il benessere psicologico.
Fase 5 – Completamento dello studio: Lo studio si conclude dopo la valutazione finale. La partecipazione aiuta a valutare come la terapia con psilocibina influenzi i sintomi depressivi nei pazienti con gravi condizioni mediche.
Monitoraggio durante lo studio: Durante lo studio, i pazienti vengono monitorati per i cambiamenti nel loro benessere psicologico, inclusa la loro capacità di affrontare le preoccupazioni di fine vita, la qualità generale della vita e la salute mentale generale. Lo studio esaminerà anche come il trattamento influisce sui livelli di stress e sulle responsabilità quotidiane di coloro che si prendono cura dei pazienti. Il periodo di trattamento durerà circa due mesi, con valutazioni di follow-up per monitorare i progressi dei partecipanti.
Informazioni sulle condizioni incluse nello studio
Paralisi Sopranucleare Progressiva (PSP): Un disturbo cerebrale che colpisce il movimento, l’equilibrio, la parola e la vista. La condizione causa il deterioramento graduale delle cellule cerebrali in aree specifiche. Le persone sperimentano difficoltà con la deambulazione, l’equilibrio e i movimenti oculari.
Atrofia Multisistemica (MSA): Un disturbo neurologico che colpisce più parti del sistema nervoso. Causa problemi con il movimento, l’equilibrio e le funzioni corporee automatiche. I sintomi tipicamente includono scarsa coordinazione, svenimenti e difficoltà con la parola e la deglutizione.
Sindrome Corticobasale (CBS): Una condizione neurologica che colpisce sia le funzioni motorie che cognitive. Tipicamente inizia su un lato del corpo con rigidità, tremore e difficoltà a controllare i movimenti del braccio o della gamba. La condizione colpisce gradualmente entrambi i lati del corpo e può influenzare la parola e la comprensione.
Sintesi e considerazioni importanti
Questo studio clinico rappresenta un approccio innovativo al trattamento del disagio psicologico nei pazienti con paralisi sopranucleare progressiva e altri disturbi neurodegenerativi. Diverse osservazioni importanti emergono da questa ricerca:
- Approccio multicentrico europeo: Lo studio viene condotto in cinque paesi europei (Repubblica Ceca, Cechia, Danimarca, Paesi Bassi e Portogallo), garantendo una base di ricerca diversificata e robusta.
- Focus sul benessere psicologico: Mentre molti studi su queste condizioni si concentrano sui sintomi fisici, questa ricerca riconosce l’importante impatto psicologico delle malattie neurodegenerative progressive.
- Terapia innovativa: L’uso della psilocibina in contesti terapeutici controllati rappresenta un cambiamento di paradigma nel trattamento della depressione associata a malattie gravi e progressive.
- Considerazione dei caregiver: Lo studio include valutazioni sull’impatto del trattamento sui caregiver, riconoscendo il ruolo cruciale del supporto familiare nella gestione di queste condizioni.
- Criteri di sicurezza rigorosi: I criteri di esclusione dettagliati garantiscono che i partecipanti possano partecipare in sicurezza allo studio, con particolare attenzione alle condizioni di salute mentale preesistenti e alle potenziali interazioni farmacologiche.
Per i pazienti con paralisi sopranucleare progressiva che soffrono di depressione significativa, questo studio offre un’opportunità unica di accedere a una terapia sperimentale promettente mentre si contribuisce alla ricerca scientifica su nuovi approcci al trattamento del disagio psicologico nelle malattie neurodegenerative.
È importante notare che la partecipazione a questo studio richiede un impegno significativo, inclusa la disponibilità a partecipare a tutte le visite programmate e la presenza di una persona di supporto identificata. I pazienti interessati dovrebbero discutere con il proprio medico se questo studio potrebbe essere appropriato per la loro situazione specifica.











