Il mericismo, noto anche come sindrome da ruminazione, è un disturbo digestivo caratterizzato dal rigurgito involontario di cibo. Attualmente è in corso uno studio clinico in Belgio che valuta l’efficacia della clebopride nel trattamento di questa condizione. Scopri i dettagli di questo trial e come potrebbe offrire nuove opzioni terapeutiche per i pazienti.
Studi Clinici in Corso sul Mericismo
Il mericismo, o sindrome da ruminazione, è una condizione digestiva particolare in cui il cibo recentemente ingerito ritorna involontariamente dallo stomaco alla bocca, dove può essere rimasticato, rideglutito o espulso. A differenza del vomito, il cibo rigurgitato non è digerito e mantiene il suo sapore originale. Questo processo si verifica generalmente entro pochi minuti dal pasto e può durare diverse ore, causando disagio e imbarazzo sociale.
Attualmente è disponibile 1 studio clinico per questa condizione, che offre una possibilità di trattamento innovativo per i pazienti affetti da mericismo.
Studio Clinico Disponibile
Studio sulla Clebopride per il Trattamento della Sindrome da Ruminazione in Pazienti con Sospetta Condizione
Localizzazione: Belgio
Questo studio clinico si concentra sulla valutazione degli effetti di un farmaco chiamato clebopride nel trattamento della sindrome da ruminazione. La clebopride è un agente procinetico che agisce migliorando i movimenti dello stomaco e dell’intestino, aiutando così a ridurre il rigurgito del cibo.
Lo studio utilizza un disegno crossover in doppio cieco, il che significa che ogni partecipante riceverà sia il farmaco attivo che un placebo (una compressa dall’aspetto identico ma senza principio attivo) in periodi diversi. Né i partecipanti né i ricercatori sapranno quale trattamento viene somministrato durante i vari periodi dello studio. I pazienti assumono le compresse per via orale tre volte al giorno, con un dosaggio di 0,5 mg per compressa di clebopride.
Criteri di inclusione principali:
- Età minima di 18 anni
- Storia clinica valutata da un gastroenterologo compatibile con probabile sindrome da ruminazione
- Gastro-duodenoscopia completata negli ultimi 12 mesi per escludere problemi anatomici
- Precedente tentativo terapeutico con omeprazolo (equivalente a 20 mg al giorno) per almeno 2 settimane
- Le donne sessualmente attive in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi medicamente accettabili (pillola anticoncezionale, iniezioni, impianti, dispositivi intrauterini o metodi di barriera come preservativi)
- Capacità di comprendere e firmare un consenso informato scritto
Criteri di esclusione:
- Pazienti con diagnosi confermata di sindrome da ruminazione (lo studio è rivolto a pazienti con sospetta condizione)
Durante lo studio, i partecipanti saranno invitati a valutare i propri sintomi utilizzando una scala Likert (da -4 a +4) per misurare la percezione complessiva del trattamento. Verrà inoltre richiesto di compilare un Diario Giornaliero dei Sintomi per registrare eventuali manifestazioni cliniche. Potrebbero essere eseguiti ulteriori esami diagnostici, come la manometria ad alta risoluzione con impedenza (HRiM), per misurare vari aspetti della funzione digestiva e confrontare gli effetti della clebopride rispetto al placebo.
L’obiettivo principale dello studio è valutare l’efficacia della clebopride nella riduzione dei sintomi della sindrome da ruminazione, considerando anche la gravità dei sintomi e la qualità della vita dei pazienti. Lo studio dovrebbe continuare fino alla fine del 2025.
Sintesi e Considerazioni Importanti
Attualmente esiste un’opzione di studio clinico per i pazienti con sospetto mericismo, localizzata in Belgio. Questo rappresenta un’importante opportunità per i pazienti che cercano nuove opzioni terapeutiche per questa condizione spesso sottovalutata e difficile da gestire.
La clebopride rappresenta un approccio innovativo al trattamento del mericismo, agendo come agente procinetico per migliorare la motilità gastrointestinale. Il disegno dello studio, con il suo approccio crossover in doppio cieco, permetterà una valutazione accurata dell’efficacia del farmaco rispetto al placebo.
È importante notare che lo studio è rivolto specificamente a pazienti con sospetta sindrome da ruminazione, non a quelli con diagnosi già confermata, il che rappresenta un aspetto peculiare del protocollo di ricerca. I candidati devono aver già completato una valutazione gastroenterologica completa e aver provato un trattamento con inibitori di pompa protonica senza successo.
Per i pazienti interessati a partecipare, è fondamentale consultare il proprio gastroenterologo per verificare l’idoneità e discutere i potenziali benefici e rischi della partecipazione allo studio. La partecipazione a uno studio clinico richiede impegno nel seguire il protocollo, inclusa l’assunzione regolare dei farmaci tre volte al giorno e la compilazione accurata dei diari dei sintomi.
Sebbene attualmente sia disponibile un solo studio clinico per questa condizione, la ricerca sulla sindrome da ruminazione sta gradualmente aumentando, offrendo speranza per future opzioni terapeutiche più efficaci per i pazienti affetti da questo disturbo invalidante.











