Il linfoma tipo Burkitt a cellule B di alto grado recidivante è una forma aggressiva di tumore del sangue. Attualmente è disponibile 1 studio clinico che valuta nuove opzioni terapeutiche per questa patologia. Questi studi offrono ai pazienti l’opportunità di accedere a trattamenti innovativi sotto stretto monitoraggio medico.
Studi Clinici sul Linfoma Tipo Burke a Cellule B di Alto Grado Recidivante
Il linfoma tipo Burkitt a cellule B di alto grado recidivante rappresenta una sfida significativa nel campo dell’oncologia ematologica. Si tratta di una forma aggressiva di linfoma non-Hodgkin caratterizzata da cellule B di grandi dimensioni che crescono rapidamente. Quando la malattia recidiva, le opzioni terapeutiche diventano ancora più critiche e la ricerca di nuovi approcci terapeutici è fondamentale.
Attualmente, la ricerca clinica sta valutando diverse strategie per migliorare i risultati terapeutici per i pazienti affetti da questa patologia. Gli studi clinici in corso rappresentano una possibilità importante per accedere a trattamenti innovativi che potrebbero offrire migliori prospettive rispetto alle terapie standard.
Studi Clinici Disponibili
Al momento, è disponibile 1 studio clinico specifico per il linfoma tipo Burkitt a cellule B di alto grado recidivante. Questo studio valuta combinazioni terapeutiche innovative con l’obiettivo di migliorare l’efficacia del trattamento e la qualità di vita dei pazienti.
Studio su Acalabrutinib con Rituximab e Combinazione Farmacologica per Adulti Anziani con Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B Non Trattato
Località: Germania, Grecia
Questo studio clinico si concentra sulla valutazione dell’efficacia di un trattamento per il linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL), un tipo di tumore che colpisce i globuli bianchi. Lo studio prevede una combinazione di farmaci, tra cui acalabrutinib, rituximab e una dose ridotta di un regime chemioterapico noto come R-miniCHOP. Il regime R-miniCHOP comprende diversi farmaci: doxorubicina, prednisone, ciclofosfamide, vincristina solfato, prednisolone e pegfilgrastim.
Lo scopo principale dello studio è determinare se l’aggiunta di acalabrutinib al trattamento R-miniCHOP possa aiutare i pazienti a vivere più a lungo senza che la malattia progredisca, rispetto all’utilizzo del solo R-miniCHOP. Lo studio è progettato specificamente per adulti anziani che non hanno ricevuto precedenti trattamenti per il DLBCL.
Criteri di inclusione principali:
- Età superiore a 80 anni, oppure età compresa tra 60 e 80 anni se non idonei al trattamento R-CHOP a dose piena
- Diagnosi confermata di linfoma diffuso a grandi cellule B CD20+ o tipi correlati, incluso il linfoma a cellule B di alto grado
- Malattia in stadio I con tumore di grandi dimensioni (almeno 7,5 cm), o stadio II, III o IV secondo la Classificazione di Ann Arbor
- Stato di performance ECOG di 0, 1 o 2 (o 3 se direttamente causato dal linfoma)
- Valori di laboratorio adeguati, inclusi conta dei neutrofili, piastrine e funzionalità epatica e renale
- Capacità di comprendere lo scopo e i rischi dello studio e di fornire consenso informato
Criteri di esclusione principali:
- Pazienti che hanno già ricevuto trattamenti per il DLBCL
- Pazienti di età inferiore a 60 anni idonei al trattamento R-CHOP a dose piena
- Presenza di gravi problemi cardiaci o condizioni mediche non controllate
- Infezioni attive che richiedono trattamento
- Gravidanza o allattamento
- Allergie ai farmaci dello studio
- Partecipazione contemporanea ad altri studi clinici
Come funzionano i farmaci dello studio:
Acalabrutinib è un farmaco che agisce bloccando una proteina specifica chiamata tirosin-chinasi di Bruton (BTK), che aiuta le cellule tumorali a crescere e sopravvivere. Viene somministrato per via orale sotto forma di capsule e appartiene alla classe degli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton, una terapia oncologica mirata.
Rituximab è un anticorpo monoclonale che si lega a una proteina specifica presente sulla superficie di alcune cellule tumorali (CD20). In questo modo, aiuta il sistema immunitario del corpo a distruggere queste cellule tumorali. Viene utilizzato come parte di un trattamento combinato per combattere il cancro in modo più efficace.
R-miniCHOP è una combinazione di quattro diversi farmaci chemioterapici a dose ridotta che lavorano insieme per eliminare le cellule tumorali. Ogni farmaco del regime CHOP attacca le cellule tumorali in modo diverso, rendendo più difficile la sopravvivenza e la crescita del tumore.
Fasi dello studio:
1. Fase di arruolamento: All’inizio dello studio, i pazienti vengono assegnati casualmente a uno dei due gruppi. Un gruppo riceverà la combinazione di acalabrutinib con R-miniCHOP, mentre l’altro gruppo riceverà solo R-miniCHOP. Questo permette di confrontare l’efficacia dei trattamenti.
2. Fase di trattamento: Durante questa fase, i pazienti ricevono la combinazione di farmaci assegnata. I medicinali vengono somministrati per via orale o per via endovenosa, a seconda del farmaco specifico. Il trattamento è organizzato in cicli, ciascuno della durata stabilita dal protocollo. Il team medico fornirà informazioni dettagliate su tempi e modalità di somministrazione.
3. Monitoraggio e valutazioni: Durante tutto lo studio, vengono effettuati regolari controlli per valutare la risposta al trattamento. Questi includono esami fisici, analisi del sangue e studi di imaging. Queste valutazioni aiutano a comprendere come il trattamento sta influenzando la condizione del paziente e a effettuare eventuali aggiustamenti necessari.
4. Fine del trattamento: Al termine della fase di trattamento, viene effettuata una serie finale di valutazioni per determinare la risposta complessiva alla terapia. Questo include la valutazione della progressione della malattia e degli eventuali effetti collaterali sperimentati durante lo studio.
5. Follow-up: Dopo il completamento del trattamento, vengono programmate visite di follow-up per monitorare la salute del paziente e gli eventuali effetti a lungo termine del trattamento. Queste visite sono fondamentali per garantire il benessere del paziente e per raccogliere dati sull’efficacia a lungo termine della terapia.
Considerazioni Finali
Attualmente, per il linfoma tipo Burkitt a cellule B di alto grado recidivante è disponibile 1 studio clinico che valuta combinazioni terapeutiche innovative. Lo studio si concentra sull’uso di acalabrutinib, un inibitore della tirosin-chinasi di Bruton, in combinazione con rituximab e chemioterapia a dose ridotta (R-miniCHOP), ed è specificamente progettato per pazienti anziani.
Questo studio è particolarmente rilevante perché include anche pazienti con linfoma a cellule B di alto grado, una categoria che comprende il linfoma tipo Burkitt. L’approccio terapeutico mira a migliorare la sopravvivenza libera da progressione, offrendo una potenziale alternativa alle terapie standard, soprattutto per i pazienti che non sono idonei a ricevere regimi chemioterapici più intensivi.
Lo studio è attualmente attivo in Germania e Grecia, offrendo ai pazienti europei l’opportunità di accedere a questo trattamento sperimentale. La ricerca clinica rappresenta una componente essenziale nel progresso delle cure oncologiche, e la partecipazione a questi studi può offrire ai pazienti accesso a terapie innovative sotto attenta supervisione medica.
È importante notare che, sebbene lo studio si concentri principalmente sul linfoma diffuso a grandi cellule B non trattato, i criteri di inclusione comprendono anche sottotipi aggressivi come il linfoma a cellule B di alto grado, che condivide caratteristiche biologiche e cliniche con il linfoma tipo Burkitt. I pazienti interessati dovrebbero discutere con il proprio oncologo ematologo la possibilità di partecipazione e l’idoneità in base alle proprie caratteristiche cliniche specifiche.











