L’iperparatiroidismo secondario è una condizione in cui le ghiandole paratiroidi producono quantità eccessive di ormone paratiroideo, spesso come conseguenza di malattia renale cronica o interventi chirurgici bariatrici. Attualmente sono in corso 3 studi clinici che valutano nuovi trattamenti per questa patologia, concentrandosi principalmente su pazienti in emodialisi e su persone che hanno subito interventi di bypass gastrico.
Studi clinici sull’iperparatiroidismo secondario: panoramica delle sperimentazioni in corso
L’iperparatiroidismo secondario rappresenta una complicanza significativa per i pazienti con malattia renale in stadio terminale e per coloro che hanno subito interventi di chirurgia bariatrica. Questa condizione si verifica quando le ghiandole paratiroidi aumentano la produzione di ormone paratiroideo (PTH) in risposta a squilibri nei livelli di calcio e fosforo nel sangue. Attualmente sono disponibili 3 studi clinici che stanno testando nuovi approcci terapeutici per gestire questa patologia.
Studi clinici dettagliati
Studio sull’efficacia e la sicurezza di PLS240 per il trattamento dell’iperparatiroidismo secondario in pazienti con malattia renale in stadio terminale sottoposti a emodialisi
Localizzazione: Bulgaria, Polonia, Portogallo, Spagna
Questo studio clinico si concentra sul trattamento dell’iperparatiroidismo secondario in individui con malattia renale in stadio terminale sottoposti a emodialisi. Il trattamento oggetto di studio è un farmaco chiamato PLS240, che contiene il principio attivo upacicalcet sodio idrato. Lo studio mira a valutare quanto efficacemente PLS240 funzioni nel ridurre l’ormone paratiroideo (PTH) nel sangue e a valutarne la sicurezza nel tempo.
Lo studio è suddiviso in due fasi. Nella prima fase, i partecipanti riceveranno PLS240 o un placebo per confrontare gli effetti. Questa fase è progettata per verificare se PLS240 possa ridurre efficacemente i livelli di PTH di almeno il 30%. Nella seconda fase, che è in aperto, tutti i partecipanti riceveranno PLS240 per valutare ulteriormente la sua sicurezza a lungo termine. I partecipanti riceveranno il farmaco attraverso un’iniezione endovenosa, somministrata direttamente in vena utilizzando una siringa preriempita.
Criteri di inclusione principali:
- Età compresa tra 18 e 80 anni
- Sottoposti a emodialisi tre volte alla settimana per almeno tre mesi
- Livelli di iPTH di almeno 450 pg/mL in due occasioni separate
- Livelli di calcio corretto (cCa) di almeno 8,3 mg/dL
- Concentrazione di calcio nel dializzato di almeno 2,5 mEq/L, stabile per almeno quattro settimane
- Dosaggio stabile di vitamina D attiva, chelanti del fosfato e integratori di calcio per almeno due mesi
Criteri di esclusione:
- Partecipanti che non sono attualmente sottoposti a emodialisi di mantenimento
- Partecipanti senza storia di iperparatiroidismo secondario
- Partecipanti che non hanno completato la visita di follow-up di sicurezza della fase in doppio cieco
Lo studio durerà per un massimo di 53 settimane, durante le quali i partecipanti avranno controlli regolari per monitorare la loro salute e gli effetti del trattamento. Questi controlli includeranno esami di laboratorio, esami fisici e monitoraggio dei segni vitali.
Studio sull’efficacia e la sicurezza di PLS240 per il trattamento dell’iperparatiroidismo secondario in pazienti con malattia renale in stadio terminale sottoposti a emodialisi
Localizzazione: Bulgaria, Polonia, Portogallo, Spagna
Questo secondo studio clinico sul PLS240 è anch’esso focalizzato sulla valutazione dell’efficacia e della sicurezza del trattamento per l’iperparatiroidismo secondario in pazienti con malattia renale in stadio terminale sottoposti a emodialisi. L’iperparatiroidismo secondario è un disturbo in cui le ghiandole paratiroidi nel collo producono troppo ormone a causa di bassi livelli di calcio, spesso osservato in pazienti con malattia renale.
Lo scopo di questo studio è valutare quanto bene PLS240 funzioni nel ridurre i livelli di iPTH (ormone paratiroideo intatto) di almeno il 30% nei partecipanti sottoposti a emodialisi regolare. Come nello studio precedente, la sperimentazione è divisa in due fasi: una fase in doppio cieco, in cui né i partecipanti né i ricercatori sanno chi riceve PLS240 o il placebo, e una fase in aperto, in cui tutti i partecipanti ricevono PLS240.
Criteri di inclusione principali:
- Età compresa tra 18 e 80 anni
- Trattamento emodialitico tre volte alla settimana per almeno tre mesi
- Livelli di iPTH di almeno 400 pg/mL in due occasioni separate
- Livelli di cCa di almeno 8,3 mg/dL
- Calcio nel dializzato di almeno 2,5 mEq/L e stabile per almeno quattro settimane
- Dosaggio stabile di farmaci correlati per almeno due mesi
Criteri di esclusione:
- Partecipanti che non sono sottoposti a emodialisi di mantenimento
- Partecipanti senza storia di iperparatiroidismo secondario
- Partecipanti che non hanno completato la visita di follow-up di sicurezza della fase in doppio cieco
I partecipanti nello studio riceveranno PLS240 attraverso un’iniezione endovenosa in bolo o infusione endovenosa. Lo studio durerà per un massimo di 53 settimane, durante le quali i partecipanti saranno strettamente monitorati per i cambiamenti nei loro livelli di iPTH e per eventuali effetti collaterali.
Studio sull’alfacalcidolo per il trattamento dell’iperparatiroidismo secondario in pazienti dopo intervento di bypass gastrico
Localizzazione: Paesi Bassi
Questo studio clinico si concentra sull’iperparatiroidismo secondario che si sviluppa dopo interventi di chirurgia bariatrica. Lo studio testerà l’efficacia dell’alfacalcidolo, una forma di vitamina D attiva, nel trattamento di questa condizione in persone che hanno subito un intervento di bypass gastrico Roux-en-Y. Il farmaco oggetto di studio si chiama Etalpha ed è disponibile in capsule molli di diverse concentrazioni (0,25, 0,5 e 1 microgrammo).
Lo scopo di questa ricerca è determinare se l’alfacalcidolo possa aiutare a normalizzare i livelli ormonali nei pazienti che sviluppano iperparatiroidismo secondario dopo interventi di perdita di peso. Lo studio durerà 24 mesi, durante i quali i partecipanti assumeranno il farmaco per via orale una volta al giorno. Nel corso dello studio, i medici monitoreranno i livelli ormonali e la salute ossea per verificare l’efficacia del trattamento.
La ricerca esaminerà anche come il trattamento influisce sulla densità ossea e sulla qualità complessiva della vita. La densità ossea sarà misurata utilizzando scansioni speciali per verificare eventuali cambiamenti nella colonna vertebrale, nell’anca o nelle ossa del braccio. I partecipanti compileranno questionari sulla loro qualità di vita ogni sei mesi durante il periodo di studio.
Criteri di inclusione principali:
- Età pari o superiore a 18 anni
- Aver subito un intervento di bypass gastrico Roux-en-Y
- Iperparatiroidismo secondario sviluppatosi dopo l’intervento
- Livelli adeguati di vitamina D (superiori a 50 nmol/l) nel sangue
- Assunzione solo di integratori standard post-intervento
- Capacità di fornire consenso informato scritto
Criteri di esclusione principali:
- Età inferiore a 18 anni o superiore a 65 anni
- Donne in gravidanza o allattamento
- Gravidanza attuale o pianificata durante il periodo di studio
- Allergie note all’alfacalcidolo o a farmaci simili
- Grave malattia renale o epatica
- Storia di iperparatiroidismo primario
- Livelli elevati non controllati di calcio nel sangue
- Storia di calcoli renali
- Partecipazione a un altro studio clinico negli ultimi 30 giorni
Farmaci in fase di sperimentazione
PLS240 (upacicalcet sodio idrato): PLS240 è un agente calcio-mimetico attualmente in fase 3 di sperimentazione clinica. Questo farmaco agisce modulando l’attività della ghiandola paratiroidea, diminuendo la produzione di ormone paratiroideo. A livello molecolare, PLS240 imita l’azione del calcio sui tessuti, in particolare sulla ghiandola paratiroidea, per aiutare a regolare i livelli di calcio e fosforo nel corpo. Il farmaco viene somministrato per via endovenosa ed è specificamente studiato per pazienti con malattia renale in stadio terminale sottoposti a emodialisi.
Alfacalcidolo (Etalpha): L’alfacalcidolo è un analogo sintetico della vitamina D somministrato per via orale per trattare condizioni legate alla carenza di vitamina D e ai disturbi del metabolismo del calcio. Questo farmaco è ampiamente utilizzato nella pratica clinica per gestire l’iperparatiroidismo secondario, in particolare nei pazienti che hanno subito interventi di chirurgia bariatrica o che hanno malattie renali. L’alfacalcidolo funziona aumentando l’assorbimento di calcio nell’intestino e promuovendo la corretta mineralizzazione ossea, aiutando anche a regolare i livelli di ormone paratiroideo nel corpo. Come membro della classe dei derivati della vitamina D, viene attivato nel fegato e non richiede l’attivazione renale come la vitamina D naturale, rendendolo particolarmente efficace per i pazienti con funzionalità renale compromessa.
Comprendere l’iperparatiroidismo secondario
L’iperparatiroidismo secondario si verifica quando le ghiandole paratiroidi producono troppo ormone paratiroideo (PTH) a causa di un’altra condizione sottostante. Nei pazienti con malattia renale cronica, i reni non sono in grado di mantenere l’equilibrio di minerali e nutrienti nel sangue. Nel tempo, ciò porta a un aumento dei livelli di PTH, che può causare dolore osseo e fragilità, nonché problemi cardiovascolari. La malattia progredisce con il continuo deterioramento della funzione renale, portando a ulteriori squilibri nei livelli di calcio e fosforo. Questo può risultare nella calcificazione dei vasi sanguigni e di altri tessuti, contribuendo a ulteriori complicazioni per la salute.
Nei pazienti che hanno subito un bypass gastrico Roux-en-Y, l’iperparatiroidismo secondario si sviluppa tipicamente a causa del ridotto assorbimento di calcio nel sistema digestivo. Le ghiandole paratiroidi diventano iperattive nel tentativo di normalizzare i livelli di calcio nel sangue. Nel tempo, questo può influenzare la salute ossea poiché il corpo cerca di mantenere l’equilibrio del calcio prelevandolo dal tessuto osseo.
Sintesi e osservazioni
Gli studi clinici attualmente in corso per l’iperparatiroidismo secondario mostrano un approccio diversificato al trattamento di questa condizione complessa. Due degli studi si concentrano su PLS240, un agente calcio-mimetico innovativo per pazienti con malattia renale in stadio terminale sottoposti a emodialisi, mentre il terzo studio esplora l’uso dell’alfacalcidolo nei pazienti post-chirurgia bariatrica.
È importante notare che:
- Gli studi su PLS240 mirano a una riduzione di almeno il 30% dei livelli di iPTH, rappresentando un obiettivo terapeutico ben definito
- Entrambi gli studi su PLS240 includono una fase in aperto per valutare la sicurezza a lungo termine del trattamento
- Lo studio sull’alfacalcidolo ha una durata più lunga (24 mesi) e include valutazioni della densità ossea e della qualità della vita
- Tutti gli studi richiedono un monitoraggio regolare dei livelli di calcio e dell’ormone paratiroideo per garantire la sicurezza dei partecipanti
- I criteri di inclusione sono specifici e richiedono condizioni stabili per quanto riguarda i farmaci concomitanti
Questi studi rappresentano progressi importanti nella gestione dell’iperparatiroidismo secondario, offrendo potenziali nuove opzioni terapeutiche per popolazioni di pazienti diverse. I risultati di queste sperimentazioni potrebbero migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti affetti da questa condizione debilitante.












