L’indice di carcinosi peritoneale è un sistema di punteggio utilizzato per valutare l’estensione della diffusione del cancro nel peritoneo. Attualmente sono in corso 5 studi clinici che coinvolgono pazienti con condizioni correlate a questo indice, tra cui carcinoma ovarico avanzato, carcinoma peritoneale e carcinoma delle tube di Falloppio.
Studi clinici in corso sull’indice di carcinosi peritoneale
L’indice di carcinosi peritoneale (Peritoneal Cancer Index, PCI) è uno strumento importante per i medici che valutano l’estensione della malattia neoplastica nel peritoneo, la membrana che riveste la cavità addominale. Attualmente sono disponibili 5 studi clinici che coinvolgono pazienti con tumori correlati a questo indice, offrendo nuove opportunità terapeutiche per chi è affetto da queste patologie complesse.
Studi clinici disponibili
Studio sui metodi di dosaggio del cisplatino per donne con carcinoma ovarico avanzato
Localizzazione: Paesi Bassi
Questo studio clinico è incentrato sul trattamento delle forme avanzate di carcinoma ovarico, in particolare il carcinoma ovarico sieroso di alto grado in stadio FIGO III, il carcinoma peritoneale o il carcinoma della tuba di Falloppio. Il trattamento oggetto di studio è una metodica chemioterapica chiamata chemioterapia ipertermica intraperitoneale (HIPEC), che prevede la somministrazione di chemioterapia riscaldata direttamente nella cavità addominale.
Il farmaco utilizzato in questo studio è il cisplatino, un comune chemioterapico. Lo studio si propone di confrontare due diversi metodi per determinare il dosaggio del cisplatino: uno basato sulla superficie corporea e l’altro sulla concentrazione del farmaco. I ricercatori monitoreranno la concentrazione del cisplatino sia nei tessuti tumorali che in quelli normali in vari momenti durante il trattamento, valutando anche la sicurezza e i potenziali effetti collaterali.
Per partecipare, le pazienti devono avere una diagnosi confermata di carcinoma ovarico sieroso di alto grado in stadio FIGO III, carcinoma peritoneale o carcinoma della tuba di Falloppio, con funzionalità renale, epatica e del midollo osseo adeguate. Devono inoltre aver ricevuto almeno tre cicli di chemioterapia neoadiuvante con carboplatino e paclitaxel.
Studio di pembrolizumab e chemioterapia per pazienti con carcinoma ovarico sieroso di basso grado ricorrente platino-sensibile
Localizzazione: Germania
Questo studio clinico si concentra sul carcinoma ovarico sieroso di basso grado, che può interessare anche le tube di Falloppio e il peritoneo. La ricerca sta valutando l’efficacia di un trattamento che combina un farmaco chiamato pembrolizumab con la chemioterapia. Il pembrolizumab è un tipo di farmaco che aiuta il sistema immunitario a combattere le cellule tumorali.
Lo scopo dello studio è determinare se il pembrolizumab, quando utilizzato in combinazione con la chemioterapia, possa aiutare le pazienti affette da questo tipo di cancro a vivere più a lungo senza che la malattia progredisca. Le partecipanti riceveranno il trattamento tramite infusione endovenosa e saranno monitorate nel tempo per valutare la risposta del tumore.
Per essere ammesse allo studio, le pazienti devono avere una diagnosi confermata di carcinoma ovarico sieroso di basso grado, carcinoma della tuba di Falloppio o carcinoma peritoneale primario, con malattia platino-sensibile, ossia il cancro è tornato o è progredito dopo la terapia con platino, ma non prima di 6 mesi dall’ultimo trattamento. Devono inoltre aver completato almeno una precedente terapia contenente platino.
Studio di nemvaleukin alfa e pembrolizumab per pazienti con carcinoma ovarico, della tuba di Falloppio o peritoneale primario platino-resistente
Localizzazione: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Cechia, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lituania, Norvegia, Spagna
Questo studio clinico si concentra sul carcinoma ovarico epiteliale platino-resistente, che può interessare anche le tube di Falloppio o il peritoneo. La ricerca sta testando una nuova combinazione di trattamento costituita da due farmaci: nemvaleukin alfa e pembrolizumab. Nemvaleukin alfa è un farmaco proteico, mentre pembrolizumab è un farmaco immunoterapico ben conosciuto nel trattamento oncologico.
Lo studio confronterà questa combinazione con le opzioni chemioterapiche standard scelte dai medici curanti, che possono includere farmaci come topotefan cloridrato, gemcitabina cloridrato, paclitaxel o doxorubicina cloridrato. L’obiettivo è valutare quanto bene la combinazione di nemvaleukin alfa e pembrolizumab funzioni rispetto alla chemioterapia nel migliorare la sopravvivenza delle pazienti.
Le pazienti ammissibili devono avere una diagnosi confermata di carcinoma ovarico epiteliale, carcinoma della tuba di Falloppio o carcinoma peritoneale primario di tipo sieroso ad alto grado, endometrioide di qualsiasi grado o a cellule chiare. Devono avere una malattia platino-resistente o refrattaria, ossia il cancro è progredito entro 180 giorni dall’ultima dose di terapia con platino. Le partecipanti devono aver ricevuto almeno una precedente linea di terapia a base di platino e non più di cinque linee precedenti di terapia antitumorale sistemica.
Studio sulla sicurezza ed efficacia di REGN5668 con cemiplimab o ubamatamab per pazienti con carcinoma ovarico, della tuba di Falloppio o peritoneale primario
Localizzazione: Belgio, Francia, Spagna
Questo studio clinico è focalizzato sulla sicurezza e l’efficacia di un nuovo trattamento per specifici tipi di cancro: carcinoma ovarico, carcinoma peritoneale primario e carcinoma della tuba di Falloppio. Lo studio coinvolge una combinazione di farmaci, tra cui REGN5668, cemiplimab e REGN4018. Questi farmaci sono progettati per lavorare insieme aiutando il sistema immunitario dell’organismo a combattere le cellule tumorali in modo più efficace.
REGN5668 è un anticorpo bispecifico, il che significa che può legarsi a due diversi bersagli, potenziando potenzialmente la risposta immunitaria contro il cancro. Cemiplimab e REGN4018 sono anch’essi anticorpi che aiutano il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali.
Lo studio è diviso in due fasi: la Fase di Escalation della Dose e la Fase di Espansione della Dose. Nella prima fase, i ricercatori si concentreranno sulla ricerca della dose più sicura ed efficace dei farmaci. Nella seconda fase, valuteranno quanto bene funziona il trattamento in un gruppo più ampio di pazienti.
Per essere ammesse, le pazienti devono avere una diagnosi confermata di carcinoma ovarico epiteliale avanzato, carcinoma peritoneale primario o carcinoma della tuba di Falloppio, e aver ricevuto almeno una linea di terapia a base di platino. Devono inoltre avere un livello sierico di CA-125 che sia almeno il doppio del limite normale e una funzionalità adeguata degli organi e del midollo osseo.
Studio di pembrolizumab, MK-4830 e chemioterapia per pazienti con carcinoma ovarico sieroso di alto grado
Localizzazione: Belgio, Italia, Polonia, Spagna
Questo studio clinico è incentrato sui trattamenti per il carcinoma ovarico sieroso di alto grado, nonché sulle condizioni correlate come il carcinoma peritoneale primario e il carcinoma della tuba di Falloppio. Lo studio sta testando una combinazione di farmaci per valutarne l’efficacia nel trattamento di questi tumori. I principali farmaci oggetto di studio sono pembrolizumab (noto anche come Keytruda), MK-4830, carboplatino, paclitaxel, bevacizumab e docetaxel.
Lo scopo dello studio è valutare se l’aggiunta di MK-4830 al trattamento standard con pembrolizumab e chemioterapia possa portare a una maggiore riduzione del DNA tumorale circolante nel sangue. Le partecipanti riceveranno questi trattamenti per un periodo di tempo, alcune riceveranno un placebo al posto di MK-4830. Lo studio monitorerà i cambiamenti nei livelli di DNA tumorale circolante nel sangue, nonché la risposta complessiva al trattamento.
Per essere ammesse, le pazienti devono avere una diagnosi confermata di carcinoma ovarico sieroso di alto grado, carcinoma peritoneale primario o carcinoma della tuba di Falloppio in Stadio III o Stadio IV. Devono essere candidate per la chemioterapia con carboplatino e paclitaxel e per la chirurgia citoriduttiva di intervallo. Devono inoltre avere una funzionalità adeguata degli organi vitali come fegato, reni e cuore.
Riepilogo
Gli studi clinici attualmente disponibili per le pazienti con tumori correlati all’indice di carcinosi peritoneale offrono diverse opzioni terapeutiche innovative. La maggior parte di questi studi si concentra su terapie immunologiche combinate, utilizzando farmaci come pembrolizumab, che aiutano il sistema immunitario a riconoscere e combattere le cellule tumorali.
Un aspetto importante da notare è che molti di questi studi sono rivolti a pazienti con malattia avanzata o ricorrente, in particolare quelle con tumori platino-resistenti o platino-sensibili. Questo riflette la necessità di trovare nuove opzioni terapeutiche per le pazienti che non hanno risposto adeguatamente ai trattamenti standard o per le quali la malattia è tornata.
Gli studi coinvolgono vari paesi europei, offrendo opportunità di partecipazione in diverse località. I criteri di ammissibilità comuni includono la conferma istologica della diagnosi, una funzionalità adeguata degli organi vitali e uno stato di performance compatibile con il trattamento proposto.
È fondamentale che le pazienti interessate a partecipare a uno di questi studi discutano attentamente con il proprio oncologo le potenziali opportunità, i benefici e i rischi associati alla partecipazione a una sperimentazione clinica. Ogni studio ha criteri specifici di inclusione ed esclusione che devono essere valutati caso per caso.













