La fibromialgia è una condizione cronica caratterizzata da dolore diffuso e sensibilità muscolare. Attualmente sono in corso 2 studi clinici che esplorano nuovi approcci terapeutici per alleviare il dolore nei pazienti affetti da questa patologia.
Studi Clinici in Corso sulla Fibromialgia
La fibromialgia rappresenta una sfida importante per i pazienti e i medici, poiché causa dolore cronico diffuso, affaticamento e sensibilità in varie parti del corpo. Fortunatamente, la ricerca medica continua a esplorare nuove possibilità terapeutiche per migliorare la qualità della vita dei pazienti. Attualmente sono disponibili 2 studi clinici che stanno valutando diverse opzioni di trattamento per la gestione del dolore associato alla fibromialgia.
Studi Clinici Disponibili
Studio sul Sollievo dal Dolore per Pazienti con Fibromialgia e Sindrome Miofasciale del Trapezio Utilizzando Bupivacaina, Triamcinolone e Cloruro di Sodio
Localizzazione: Spagna
Questo studio clinico si concentra sul trattamento del dolore nei pazienti con fibromialgia che presentano anche la sindrome miofasciale del trapezio, una condizione che provoca dolore nel muscolo trapezio, un grande muscolo che si estende sulla parte posteriore del collo e delle spalle. Il trattamento testato prevede un’iniezione nel muscolo utilizzando diverse sostanze: bupivacaina (un anestetico locale), triamcinolone acetonide (un farmaco antinfiammatorio) e una soluzione salina fisiologica. Alcuni partecipanti riceveranno un placebo.
Lo scopo dello studio è confrontare l’efficacia di questi trattamenti nel ridurre il dolore nel muscolo trapezio e il dolore corporeo generale nei pazienti con fibromialgia. Le iniezioni saranno guidate da ultrasuoni per garantire precisione, mirando ad aree specifiche tra i muscoli della regione della spalla. I partecipanti saranno monitorati nel tempo per valutare i cambiamenti nei loro livelli di dolore e nel benessere generale.
Criteri di inclusione: I pazienti devono avere più di 18 anni e una diagnosi di fibromialgia. Devono avere dolore continuo nella zona del trapezio superiore da più di tre mesi, con bande muscolari tese e punti trigger (punti sensibili) nel muscolo. Il dolore deve essere valutato più di 3 su una scala del dolore locale e generalizzata. I pazienti devono aver mantenuto un trattamento stabile negli ultimi tre mesi e aver firmato il consenso informato.
Criteri di esclusione: Non possono partecipare i pazienti che non hanno fibromialgia con sindrome miofasciale del trapezio, coloro che non rientrano nella fascia d’età specificata, chi ha allergie o reazioni avverse ai farmaci utilizzati nello studio (come bupivacaina o triamcinolone), donne in gravidanza o in allattamento, pazienti con storia di abuso di sostanze, chi ha subito interventi chirurgici recenti o chi soffre di gravi condizioni di salute mentale.
Farmaci in studio: La bupivacaina è un farmaco utilizzato per anestetizzare un’area specifica del corpo per alleviare il dolore. Il triamcinolone è uno steroide che aiuta a ridurre l’infiammazione e il dolore. La soluzione salina fisiologica è una semplice soluzione di acqua salata utilizzata come controllo per confrontare gli effetti degli altri farmaci.
Studio sull’Effetto della Psilocibina sul Dolore nei Pazienti con Fibromialgia
Localizzazione: Paesi Bassi
Questo studio clinico innovativo esplora gli effetti della psilocibina nei pazienti con fibromialgia. La psilocibina è un composto presente in alcuni funghi, e i ricercatori stanno studiando come basse dosi di questa sostanza possano influenzare la percezione del dolore nelle persone affette da fibromialgia. I partecipanti riceveranno psilocibina o un placebo sotto forma di capsule.
L’obiettivo dello studio è valutare se la psilocibina possa aiutare a ridurre il dolore nei pazienti con fibromialgia ed esaminare i suoi effetti sull’umore, sul pensiero e sulla memoria. Lo studio esaminerà anche come la psilocibina possa influenzare determinate proteine nel corpo, come il BDNF (fattore neurotrofico derivato dal cervello), che è coinvolto nella crescita e nella funzione nervosa. Inoltre, i ricercatori indagheranno se la psilocibina possa influenzare i livelli di sostanze correlate all’infiammazione nel sangue.
Criteri di inclusione: I partecipanti devono avere un’età compresa tra 18 e 65 anni, con un indice di massa corporea (BMI) tra 18 e 30 kg/m². Devono soddisfare i criteri dell’American College of Rheumatology per la diagnosi di fibromialgia e avere un punteggio minimo di dolore di 5 su 10 sulla scala NRS (Numerical Rating Scale). I partecipanti devono avere una conoscenza competente della lingua olandese o inglese e accettare di non utilizzare farmaci psicotropi regolari come oppiacei, antidepressivi, miorilassanti o benzodiazepine. Devono inoltre astenersi dall’alcol, caffè, tè e bevande energetiche dopo mezzanotte prima delle sessioni dello studio e non guidare veicoli o operare macchinari per 24 ore dopo la somministrazione della sostanza.
Criteri di esclusione: Non possono partecipare individui al di fuori della fascia d’età specificata, senza diagnosi di fibromialgia o che fanno parte di popolazioni vulnerabili che potrebbero richiedere protezioni speciali.
Farmaco in studio: La psilocibina viene somministrata per via orale, tipicamente in forma di capsule. Agisce a livello molecolare interagendo con i recettori della serotonina nel cervello, il che può influenzare l’umore e la percezione. È classificata farmacologicamente come composto psichedelico e viene studiata per la sua capacità di alterare la percezione del dolore.
Riepilogo
Gli studi clinici attualmente in corso sulla fibromialgia rappresentano approcci innovativi e diversificati alla gestione del dolore. Il primo studio, condotto in Spagna, si concentra su un trattamento interventistico locale mirato specificamente alla sindrome miofasciale del trapezio, una manifestazione comune nei pazienti con fibromialgia. L’uso di iniezioni guidate da ultrasuoni con anestetici locali e farmaci antinfiammatori offre un approccio preciso e diretto alla riduzione del dolore.
Il secondo studio, condotto nei Paesi Bassi, esplora una frontiera completamente nuova nella gestione del dolore cronico attraverso l’uso della psilocibina. Questo approccio innovativo potrebbe aprire nuove possibilità terapeutiche modulando i meccanismi centrali di elaborazione del dolore nel cervello, oltre a potenzialmente influenzare fattori neurobiologici e infiammatori.
Entrambi gli studi sottolineano l’importanza della ricerca continua per trovare trattamenti più efficaci per i pazienti con fibromialgia. I pazienti interessati a partecipare a questi studi dovrebbero consultare il proprio medico per valutare l’idoneità e discutere i potenziali benefici e rischi. La partecipazione a uno studio clinico non solo può offrire accesso a nuove terapie, ma contribuisce anche al progresso della conoscenza medica che potrà beneficiare futuri pazienti.
È importante notare che questi studi sono condotti secondo rigorosi protocolli di sicurezza e sotto supervisione medica continua, con l’obiettivo di garantire il benessere dei partecipanti e la validità scientifica dei risultati.












