Febbre dengue – Studi clinici

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La febbre dengue è una malattia virale trasmessa dalle zanzare che può causare febbre alta, forti mal di testa e dolori articolari. Attualmente è in corso uno studio clinico in Svezia che valuta gli effetti del vaccino Qdenga sui livelli di anticorpi nei viaggiatori, con l’obiettivo di comprendere meglio come questo vaccino interagisce con il sistema immunitario.

Studi clinici in corso sulla febbre dengue

La febbre dengue rappresenta una delle principali minacce per la salute pubblica nelle regioni tropicali e subtropicali. Questa malattia virale, trasmessa principalmente dalla zanzara Aedes aegypti, colpisce milioni di persone ogni anno in tutto il mondo. I sintomi includono febbre alta improvvisa, forti mal di testa, dolore dietro gli occhi e dolori articolari e muscolari intensi.

Attualmente nel sistema sono disponibili 1 studio clinico attivo sulla febbre dengue, focalizzato sullo sviluppo e la valutazione di strategie preventive contro questa malattia. Questo studio offre opportunità per i pazienti e i viaggiatori di contribuire alla ricerca scientifica e potenzialmente beneficiare di nuove opzioni di prevenzione.

Studio clinico disponibile sulla febbre dengue

Studio sugli effetti del vaccino contro la dengue Qdenga sui livelli di anticorpi nei viaggiatori svedesi

Localizzazione: Svezia

Questo studio clinico è incentrato sulla valutazione degli effetti del vaccino Qdenga, utilizzato per prevenire la febbre dengue. Qdenga è un vaccino vivo attenuato, il che significa che contiene una forma indebolita del virus che aiuta l’organismo a sviluppare l’immunità senza causare la malattia.

L’obiettivo principale dello studio è comprendere come il vaccino Qdenga influenzi i livelli di determinati anticorpi nel sangue. Gli anticorpi sono proteine prodotte dal sistema immunitario per combattere le infezioni. In particolare, la ricerca valuterà se il vaccino provochi un aumento dei livelli di anticorpi che potrebbero reagire con altri virus simili alla dengue, come i virus che causano l’encefalite trasmessa dalle zecche (TBEV), la febbre gialla (YFV), Zika (ZIKV) e l’encefalite giapponese (JE).

I partecipanti allo studio riceveranno due dosi del vaccino Qdenga. Il protocollo prevede il monitoraggio dei partecipanti per un periodo prolungato per osservare eventuali cambiamenti nei livelli di anticorpi. La valutazione principale verrà effettuata confrontando i livelli di anticorpi IgG prima della vaccinazione e 90 giorni dopo aver ricevuto la seconda dose del vaccino.

Criteri di inclusione: Per partecipare allo studio, i candidati devono avere almeno 18 anni di età ed essere in grado di partecipare a tutte le parti dello studio. È necessario fornire il consenso informato scritto. Le donne in età fertile devono avere un test di gravidanza negativo (HCG urinario). I partecipanti devono pianificare un viaggio in un paese dove la febbre dengue è endemica, e la decisione di vaccinarsi deve essere presa insieme al proprio medico, seguendo le linee guida della Società Svedese dei Medici Specialisti in Malattie Infettive.

Criteri di esclusione: Non possono partecipare persone con gravi condizioni di salute che potrebbero interferire con lo studio, o che abbiano ricevuto altri vaccini entro un determinato periodo prima dell’inizio dello studio. Sono esclusi i partecipanti con storia di gravi reazioni allergiche a qualsiasi componente del vaccino, le donne in gravidanza o che pianificano una gravidanza durante il periodo dello studio, e le donne che allattano. Non sono ammessi pazienti con disturbi del sistema immunitario o che assumano farmaci immunosoppressori come i corticosteroidi. Sono inoltre esclusi coloro che hanno partecipato recentemente ad altri studi clinici o che hanno una storia di abuso di sostanze o alcol.

Farmaco sperimentale: Il vaccino Qdenga è progettato per proteggere contro la febbre dengue stimolando il sistema immunitario a produrre anticorpi capaci di riconoscere e combattere il virus della dengue in caso di esposizione futura. In questo studio, l’attenzione è rivolta alla comprensione di come Qdenga possa influenzare i livelli di anticorpi che possono anche reagire con altri virus simili, come quelli che causano l’encefalite trasmessa dalle zecche, la febbre gialla, Zika e l’encefalite giapponese.

Lo studio è previsto continuare fino a novembre 2027, quando saranno raccolti tutti i dati necessari per valutare l’efficacia e la sicurezza del vaccino in questa popolazione specifica di viaggiatori.

Informazioni sulla febbre dengue

La febbre dengue è un’infezione virale trasmessa dalle zanzare, principalmente dalla specie Aedes aegypti. La malattia inizia con febbre alta improvvisa, forti mal di testa, dolore dietro gli occhi e dolori articolari e muscolari. Con il progredire della malattia, può comparire un’eruzione cutanea e possono verificarsi lievi sintomi emorragici come epistassi o sanguinamento gengivale.

La febbre tipicamente dura da 2 a 7 giorni, dopo i quali il paziente può sperimentare un calo della temperatura e sentirsi meglio per un breve periodo. Tuttavia, alcuni individui possono sviluppare sintomi più gravi, tra cui forte dolore addominale, vomito persistente e difficoltà respiratorie. La malattia è causata da uno dei quattro virus correlati, e l’infezione con un tipo non fornisce immunità contro gli altri.

Riepilogo e considerazioni finali

Attualmente è disponibile uno studio clinico importante sulla febbre dengue, focalizzato sulla valutazione del vaccino Qdenga nei viaggiatori. Questo studio rappresenta un’opportunità significativa per comprendere meglio le interazioni immunologiche del vaccino e il suo potenziale impatto sulla protezione contro la dengue, particolarmente rilevante per le persone che viaggiano in aree endemiche.

Lo studio svedese è particolarmente interessante perché non si limita a valutare l’efficacia del vaccino contro la dengue, ma esplora anche possibili reazioni crociate con altri virus simili trasmessi da vettori. Questa ricerca potrebbe fornire informazioni preziose per ottimizzare le strategie di vaccinazione nei viaggiatori e nelle popolazioni a rischio.

Per chi è interessato a partecipare a questo studio clinico, è importante discutere con il proprio medico se si soddisfano i criteri di eleggibilità e se la partecipazione è appropriata in base alla propria situazione personale e ai piani di viaggio. La prevenzione della febbre dengue rimane fondamentale, e gli studi clinici come questo contribuiscono in modo significativo allo sviluppo di strategie preventive più efficaci.

Studi clinici in corso su Febbre dengue