La degenerazione epato-lenticolare, nota anche come malattia di Wilson, è una rara patologia genetica che causa l’accumulo di rame nell’organismo. Attualmente sono in corso diversi studi clinici che stanno valutando terapie innovative, tra cui la terapia genica, per migliorare il trattamento di questa condizione. Questo articolo presenta una panoramica dettagliata degli studi clinici disponibili per i pazienti affetti da questa malattia.
Studi clinici in corso sulla degenerazione epato-lenticolare (Malattia di Wilson)
La malattia di Wilson è una patologia genetica rara che impedisce all’organismo di eliminare correttamente il rame in eccesso, causandone l’accumulo nei tessuti, in particolare nel fegato e nel cervello. Attualmente sono disponibili 3 studi clinici che stanno valutando nuove opzioni terapeutiche per questa condizione. Questi studi stanno esplorando approcci innovativi, incluse terapie geniche e nuove formulazioni di farmaci chelanti del rame, con l’obiettivo di migliorare la gestione della malattia e la qualità di vita dei pazienti.
Studi clinici disponibili
Studio sulla terapia genica con VTX-801 e cloruro di rame (64Cu) per adulti con malattia di Wilson
Localizzazione: Danimarca, Germania
Questo studio clinico si concentra sulla valutazione di VTX-801, una terapia genica innovativa progettata per aiutare l’organismo a gestire meglio i livelli di rame. La terapia genica è un metodo che utilizza i geni per trattare o prevenire le malattie. In questo caso, VTX-801 utilizza un vettore virale speciale per fornire una forma modificata del gene umano ATP7B, fondamentale per la regolazione del rame.
Lo scopo dello studio è valutare la sicurezza e la tollerabilità di VTX-801 quando somministrato a pazienti adulti con malattia di Wilson. Lo studio prevede la somministrazione di una singola dose del trattamento attraverso un’infusione endovenosa, cioè direttamente in vena. I partecipanti saranno monitorati per un periodo di cinque anni per osservare come rispondono al trattamento e per garantirne la sicurezza.
Criteri di inclusione principali:
- Età compresa tra 18 e 65 anni
- Diagnosi confermata di malattia di Wilson
- Condizione stabile da almeno un anno con trattamento adeguato secondo le linee guida internazionali
- Parametri di laboratorio stabili relativi al metabolismo del rame
Durante lo studio verranno effettuati vari controlli sanitari, tra cui esami clinici, ECG (elettrocardiogramma) e risonanza magnetica. Lo studio prevede anche l’uso di 64Cu, una forma di rame, per monitorare come l’organismo elabora il rame durante la sperimentazione.
Studio sulla trientina dicloridrato (Cufence) per valutarne gli effetti e la sicurezza nei pazienti con malattia di Wilson
Localizzazione: Danimarca, Francia, Germania, Polonia
Questo studio clinico si concentra su Cufence (trientina dicloridrato), un farmaco assunto sotto forma di capsule rigide per via orale che aiuta a rimuovere il rame in eccesso dall’organismo nelle persone con malattia di Wilson. La trientina è un agente chelante del rame che si lega al rame in eccesso e aiuta a eliminarlo attraverso le urine.
L’obiettivo principale di questa ricerca è comprendere come diverse dosi di Cufence influenzino i livelli di rame nell’organismo e come il farmaco funzioni nei pazienti con malattia di Wilson. Lo studio misurerà come il farmaco si muove attraverso l’organismo e i suoi effetti su vari marcatori dei livelli di rame nel sangue e nelle urine.
Criteri di inclusione principali:
- Età pari o superiore a 5 anni
- Diagnosi confermata di malattia di Wilson con punteggio di Lipsia di 4 o superiore
- Trattamento precedente con D-penicillamina (per adulti) o D-penicillamina o zinco (per pazienti più giovani)
- Per le donne in età fertile: test di gravidanza negativo e utilizzo di contraccezione altamente efficace
Durante questo studio di 24 mesi, i partecipanti assumeranno le capsule di Cufence quotidianamente, con una dose giornaliera massima di 1600 mg. Nel corso dello studio, i medici monitoreranno i livelli di rame nel sangue e nelle urine dei pazienti e verificheranno l’efficacia del farmaco. Valuteranno anche eventuali cambiamenti nella funzionalità epatica e lo stato neurologico e di salute mentale dei partecipanti.
Studio sulla sicurezza e sugli effetti della terapia genica UX701 per adulti con malattia di Wilson
Localizzazione: Danimarca, Francia, Italia, Portogallo, Spagna
Questo studio clinico sta valutando UX701, un’altra terapia genica sperimentale per la malattia di Wilson. La terapia genica prevede l’utilizzo di un virus appositamente modificato per fornire una versione corretta del gene nell’organismo. In questo caso, il virus è progettato per aiutare a correggere il metabolismo del rame nelle persone con malattia di Wilson trasferendo una proteina modificata nota come ATP7B.
Lo scopo dello studio è valutare la sicurezza e gli effetti di UX701 negli adulti con malattia di Wilson. I partecipanti riceveranno la terapia genica o un placebo. Lo studio sarà condotto in due fasi: nella prima fase, l’attenzione sarà rivolta alla determinazione della dose più sicura di UX701 e alla comprensione dei suoi effetti per un periodo di 52 settimane. La seconda fase confronterà gli effetti di UX701 con un placebo, osservando in particolare quanto bene aiuti a regolare i livelli di rame nell’organismo.
Criteri di inclusione principali:
- Età di almeno 18 anni
- Diagnosi confermata di malattia di Wilson verificata da test genetici che mostrano alterazioni nel gene ATP7B
- Trattamento continuativo con chelanti del rame e/o terapia con zinco da almeno 12 mesi, con dosaggio stabile da almeno 6 mesi
- Malattia di Wilson stabile, dimostrata da livelli costanti di rame urinario nelle 24 ore
- Seguire una dieta che limita gli alimenti ad alto contenuto di rame da almeno 12 mesi
Durante lo studio, i partecipanti saranno sottoposti a valutazioni regolari per monitorare la loro salute e gli effetti del trattamento. Ciò include il controllo dei livelli di rame nell’organismo e la valutazione di eventuali cambiamenti nella terapia attuale per la malattia di Wilson. Il trattamento prevede una singola dose somministrata attraverso un’infusione endovenosa.
Riepilogo e osservazioni
Gli studi clinici attualmente in corso per la malattia di Wilson rappresentano un’importante evoluzione nel trattamento di questa patologia genetica rara. Emergono diverse osservazioni significative:
Approccio innovativo della terapia genica: Due dei tre studi disponibili (VTX-801 e UX701) stanno esplorando l’uso della terapia genica, un approccio innovativo che mira a correggere il difetto genetico alla base della malattia piuttosto che limitarsi a gestire i sintomi. Entrambi questi studi mirano a fornire una copia funzionante del gene ATP7B, responsabile della regolazione del rame nell’organismo.
Copertura geografica: Gli studi sono condotti in diversi Paesi europei, tra cui Danimarca, Francia, Germania, Italia, Polonia, Portogallo e Spagna, offrendo ai pazienti europei diverse opportunità di partecipazione.
Monitoraggio a lungo termine: Tutti gli studi prevedono periodi di follow-up estesi (fino a 5 anni per VTX-801 e 24 mesi per Cufence), essenziali per valutare sia la sicurezza a lungo termine che l’efficacia duratura dei trattamenti.
Requisiti di stabilità della malattia: Gli studi richiedono generalmente che i pazienti abbiano una condizione stabile da almeno un anno prima dell’arruolamento, il che garantisce che i risultati dello studio riflettano accuratamente gli effetti del trattamento sperimentale.
Opzioni terapeutiche complementari: Mentre le terapie geniche rappresentano approcci completamente nuovi, lo studio su Cufence sta valutando un farmaco chelante del rame che potrebbe rappresentare un’alternativa per i pazienti che non tollerano altri trattamenti standard come la D-penicillamina.
Questi studi offrono speranza per nuove opzioni terapeutiche che potrebbero migliorare significativamente la gestione della malattia di Wilson e la qualità di vita dei pazienti affetti da questa condizione.












