Terapia antibiotica per le infezioni streptococciche
La terapia antibiotica è un pilastro nel trattamento delle infezioni streptococciche. Ad esempio, in un caso documentato, un paziente è stato inizialmente trattato con vancomicina e successivamente è passato al ceftriaxone per via endovenosa per sei settimane, ottenendo un significativo miglioramento dei sintomi come il dolore articolare e la guarigione delle ulcere orali[1]. Questo evidenzia l’efficacia del ceftriaxone nel trattamento delle infezioni gravi. Inoltre, la clindamicina si è dimostrata efficace nel trattamento delle infezioni da Streptococco di Gruppo G (GGS), e una combinazione di clindamicina con ceftriaxone potrebbe essere considerata come regime alternativo[1].
Sindrome da shock tossico streptococcico (STSS)
La STSS è una condizione grave che può essere causata sia dallo Streptococco di Gruppo A (GAS) che dal GGS. Il trattamento efficace della STSS è stato documentato con l’uso di immunoglobulina endovenosa (IVIg) come terapia aggiuntiva. Sebbene la potenza statistica degli studi sia limitata, l’IVIg ha mostrato risultati favorevoli quando combinata con antibiotici antiesotossina e intervento chirurgico[3]. Questo suggerisce che l’IVIg potrebbe essere una terapia aggiuntiva potenzialmente salvavita nei casi di STSS[3].
Linee guida per il trattamento della faringite streptococcica
La Infectious Diseases Society of America (IDSA) raccomanda la penicillina o l’amoxicillina per 10 giorni come trattamento primario per la faringite streptococcica. Per i pazienti allergici alla penicillina, le alternative includono azitromicina per cinque giorni, cefalosporine di prima generazione per 10 giorni, o clindamicina o claritromicina per 10 giorni[4]. L’IDSA sconsiglia i test rapidi di rilevamento dell’antigene (RADT) o le colture faringee di follow-up dopo il trattamento antibiotico e scoraggia il test o il trattamento empirico dei membri asintomatici della famiglia[4].
Sollievo sintomatico e gestione
Per gestire i sintomi e la febbre associati alla faringite streptococcica, l’IDSA raccomanda l’uso di acetaminofene o farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’ibuprofene, evitando l’aspirina nei bambini[4]. I corticosteroidi non sono raccomandati per la gestione dei sintomi, e la tonsillectomia non è consigliata per ridurre la frequenza della faringite streptococcica[4].
Infezioni da Streptococco di Gruppo C e G
Le infezioni da streptococco di gruppo C e G sono sensibili agli antibiotici β-lattamici, con la penicillina come trattamento primario. Le cefalosporine e la vancomicina sono anche efficaci contro queste infezioni[4]. Tuttavia, la necessità di trattamento antibiotico in questi casi non è ben stabilita, e alcuni esperti suggeriscono di trattare solo per il sollievo sintomatico[2].