L’adrenoleucodistrofia è una rara malattia genetica che colpisce il sistema nervoso e le ghiandole surrenali. Attualmente sono in corso diversi studi clinici in Europa che esplorano nuove opzioni terapeutiche per questa condizione complessa, incluse terapie geniche innovative, trattamenti farmacologici sperimentali e approcci per gestire i sintomi specifici della malattia.
Studi Clinici in Corso sull’Adrenoleucodistrofia
L’adrenoleucodistrofia (ALD) rappresenta una sfida terapeutica significativa per pazienti e medici. Fortunatamente, la ricerca clinica sta avanzando con 7 studi attualmente disponibili che investigano diverse strategie di trattamento. Questi studi offrono speranza per migliorare la qualità della vita e gli esiti clinici dei pazienti affetti da questa malattia rara.
Panoramica degli Studi Clinici Disponibili
Studio sulle Interazioni Farmacologiche tra Leriglitazone, Gemfibrozil, Itraconazolo e Carbamazepina e gli Effetti del Cibo in Volontari Maschi Sani per il Trattamento dell’Adrenoleucodistrofia
Localizzazione: Polonia
Questo studio clinico si concentra sulla comprensione di come il leriglitazone, un farmaco sperimentale per l’adrenoleucodistrofia, interagisce con altri medicinali comunemente utilizzati. Lo studio è diviso in quattro parti che esaminano le interazioni con gemfibrozil (un farmaco che riduce i grassi nel sangue), itraconazolo (un antimicotico) e carbamazepina (usato per l’epilessia e il dolore neuropatico). La quarta parte valuta come un pasto ricco di grassi influenzi l’assorbimento del leriglitazone.
I partecipanti devono essere uomini sani tra i 18 e i 50 anni con un indice di massa corporea (BMI) compreso tra 18 e 30 kg/m². Durante lo studio, i volontari dovranno evitare alcol, caffeina e alimenti contenenti metilxantine (caffè, tè, cola, cioccolato, bevande energetiche) per 3 giorni prima dell’ingresso nel centro di ricerca e durante il soggiorno. Il farmaco viene somministrato come sospensione orale e vengono effettuati prelievi di sangue regolari per misurare i livelli dei farmaci nell’organismo, insieme a elettrocardiogrammi e test di laboratorio per monitorare la sicurezza.
Studio sul Pramipexolo per il Trattamento della Sindrome delle Gambe Senza Riposo nelle Donne con Adrenoleucodistrofia Legata al Cromosoma X
Localizzazione: Paesi Bassi
Questo studio innovativo esamina l’uso del pramipexolo nelle donne con adrenoleucodistrofia legata al cromosoma X (X-ALD) che soffrono di sindrome delle gambe senza riposo (RLS). La RLS è caratterizzata da un bisogno incontrollabile di muovere le gambe, spesso accompagnato da sensazioni spiacevoli, che tipicamente si manifesta la sera o durante la notte.
Lo studio è suddiviso in due fasi. La Fase 1 si concentra sulla determinazione della prevalenza della RLS nelle donne con ALD, richiedendo solo il consenso verbale. Le partecipanti che presentano RLS con un punteggio superiore a 15 sulla scala IRLS (International Restless Legs Scale) possono accedere alla Fase 2, dove riceveranno il trattamento con pramipexolo sotto forma di compresse da 0,088 mg da assumere per via orale. Lo studio, della durata di 16 settimane, valuterà miglioramenti nel sonno, nell’umore, nella qualità della vita e nella capacità di camminare. Le partecipanti devono essere donne maggiorenni con diagnosi confermata di X-ALD e devono utilizzare metodi contraccettivi adeguati. Lo studio si concluderà entro la fine del 2025.
Studio sugli Effetti del Leriglitazone nei Bambini Maschi con Adrenoleucodistrofia Cerebrale Legata al Cromosoma X Prima del Trapianto di Cellule Staminali
Localizzazione: Francia, Germania, Spagna
Questo studio pediatrico valuta se il leriglitazone (chiamato anche MIN-102) possa rallentare la progressione dell’adrenoleucodistrofia cerebrale (CALD) nei bambini prima di sottoporsi a un trapianto di cellule staminali. La CALD è una forma particolarmente grave della malattia che colpisce il cervello dei giovani maschi.
I partecipanti devono essere bambini maschi tra i 2 e i 12 anni con diagnosi confermata di X-ALD tramite test genetici o livelli elevati di acidi grassi a catena molto lunga (VLCFA), accompagnati da coinvolgimento della sostanza bianca cerebrale visibile alla risonanza magnetica. Il punteggio Loes (che misura la gravità dei cambiamenti cerebrali) deve essere maggiore di 0 e minore o uguale a 10. I bambini devono avere un punteggio MFD (Major Functional Disabilities) pari a 0, indicando assenza di disabilità funzionali maggiori. Il farmaco viene somministrato come sospensione orale per un periodo di 96 settimane. Durante lo studio vengono effettuate valutazioni cliniche regolari e risonanze magnetiche per monitorare l’arresto della progressione della malattia. Lo studio si concluderà il 19 febbraio 2025.
Studio sugli Effetti del Dimetilfumarato per Pazienti con Adrenomieloneuropatia
Localizzazione: Spagna
Questo studio triennale indaga l’efficacia del dimetilfumarato nell’adrenomieloneuropatia (AMN), una forma di adrenoleucodistrofia che colpisce principalmente il midollo spinale e i nervi periferici negli adulti. L’AMN si manifesta tipicamente con rigidità progressiva e debolezza alle gambe, difficoltà a camminare e problemi di equilibrio e coordinazione.
Possono partecipare uomini e donne tra i 18 e i 65 anni con diagnosi confermata di AMN (livelli elevati di VLCFA e mutazione del gene ABCD1), segni clinici di coinvolgimento del midollo spinale e un punteggio EDSS (Expanded Disability Status Scale) compreso tra 2,0 e 6,5. La risonanza magnetica cerebrale deve essere normale o mostrare cambiamenti tipici dell’AMN senza danno cerebrale grave (punteggio Loes di 4 o inferiore). Il farmaco viene somministrato sotto forma di compresse gastroresistenti da 120 mg di Skilarence, con una dose giornaliera di 480 mg per 36 mesi. Lo studio valuterà miglioramenti nella capacità di camminare utilizzando test come il 2 Minute Walk Test (2MWT) e il 6 Minute Walk Test (6MWT), oltre a valutare equilibrio, forza, capacità di salire le scale e funzioni urinarie e intestinali tramite questionari. Saranno inoltre effettuate neuroimmagini e analisi del sangue per misurare marcatori di danno nervoso e infiammazione. Lo studio si concluderà il 18 dicembre 2026.
Studio sulla Sicurezza ed Efficacia della Terapia Genica SBT101 per Adulti con Adrenomieloneuropatia
Localizzazione: Paesi Bassi
Questo studio pioneristico valuta una terapia genica innovativa chiamata SBT101 per l’adrenomieloneuropatia. La terapia genica utilizza un vettore virale adeno-associato di serotipo 9 (AAV9) per trasportare una copia sana del gene ABCD1 direttamente nel sistema nervoso.
Possono partecipare uomini adulti tra i 18 e i 65 anni con diagnosi confermata di adrenoleucodistrofia legata al cromosoma X (mutazione del gene ABCD1 e livelli elevati di VLCFA), segni di coinvolgimento del midollo spinale con punteggio EDSS tra 1 e 4,5 e punteggio piramidale di almeno 1. Il trattamento consiste in una singola somministrazione di SBT101 mediante iniezione intratecale (direttamente nello spazio intorno al midollo spinale). I partecipanti devono accettare di utilizzare due metodi contraccettivi di barriera e di non donare sperma per almeno 6 mesi dopo la procedura. Lo studio monitora i partecipanti fino a 60 mesi per valutare la sicurezza a lungo termine e l’efficacia, con particolare attenzione agli eventi avversi di Grado III o IV correlati a SBT101. Le valutazioni di follow-up includono vari test fisici come il 6-minute Walk Test, il 2-minute Walk Test e altri esami a 12 e 24 mesi, oltre a valutazioni delle capacità fisiche, dell’equilibrio e delle impressioni generali sulla salute.
Studio sulla Sicurezza ed Efficacia a Lungo Termine di Elivaldogene Autotemcel per Pazienti con Adrenoleucodistrofia Cerebrale
Localizzazione: Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi
Questo importante studio di follow-up a lungo termine monitora i pazienti che hanno già ricevuto elivaldogene autotemcel (noto anche come Lenti-D o eli-cel) in studi precedenti. Questa terapia genica utilizza le cellule staminali del sangue del paziente stesso, modificate per includere una versione funzionante del gene ABCD1, che vengono poi reinfuse nel paziente tramite infusione endovenosa.
I partecipanti devono essere maschi con adrenoleucodistrofia cerebrale (CALD) che hanno ricevuto il prodotto Lenti-D in uno studio clinico precedente. Il consenso informato scritto deve essere fornito dal partecipante o dal genitore/tutore legale. Lo studio seguirà i partecipanti fino a 15 anni dopo il trattamento iniziale per monitorare la sicurezza e l’efficacia a lungo termine. Gli obiettivi principali includono la valutazione della sopravvivenza libera da disabilità funzionali maggiori nel tempo, il monitoraggio di eventuali nuove condizioni di salute come malattie del trapianto contro l’ospite (GVHD), tumori, problemi immuno-correlati o disturbi neurologici. Saranno effettuate analisi intermedie dopo 5 e 10 anni di follow-up. Lo studio include valutazioni regolari della salute con scansioni di risonanza magnetica per monitorare i cambiamenti cerebrali, monitoraggio dei cambiamenti nei punteggi di funzione neurologica e presenza di enhancement con gadolinio alle scansioni RM. Lo studio si concluderà il 31 agosto 2038.
Studio sugli Effetti del Leriglitazone per Uomini Adulti con Adrenoleucodistrofia Cerebrale
Localizzazione: Francia, Germania, Spagna
Questo studio valuta se il leriglitazone possa aumentare la sopravvivenza negli uomini adulti con adrenoleucodistrofia cerebrale (cALD). Si tratta di uno studio controllato con placebo, il che significa che alcuni partecipanti riceveranno il farmaco attivo mentre altri riceveranno una sostanza dall’aspetto identico ma priva del principio attivo.
I partecipanti devono essere uomini di almeno 18 anni con conferma genetica di X-ALD e cALD progressiva dimostrata da lesioni cerebrali GdE+ (con enhancement dopo somministrazione di gadolinio). Non devono essere candidati al trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT) o non devono essere disposti a sottoporsi a questa procedura. Il punteggio Loes deve essere compreso tra 0,5 e 12 all’inizio dello studio, senza disabilità funzionali maggiori (eccetto l’essere confinati su sedia a rotelle o avere incontinenza totale) e senza grave compromissione cognitiva. I partecipanti devono avere funzione surrenalica normale o essere in trattamento steroideo appropriato se presente insufficienza surrenalica. Gli uomini non sterilizzati chirurgicamente devono utilizzare contraccettivi adeguati durante i rapporti sessuali con partner che potrebbero rimanere incinte e non donare sperma dalla prima dose del farmaco fino ad almeno 90 giorni dopo l’ultima dose. Il farmaco viene somministrato come sospensione orale. Durante lo studio verranno effettuate valutazioni regolari per monitorare la salute e gli eventuali cambiamenti nella condizione, inclusi test per la funzione cognitiva, le capacità fisiche e lo stato generale di salute. Gli endpoint primari includono il tempo necessario affinché un partecipante diventi costretto a letto o necessiti di supporto ventilatorio permanente, oltre ai cambiamenti nella funzione cerebrale e nella qualità della vita.
Riepilogo e Considerazioni Importanti
Gli studi clinici attualmente in corso sull’adrenoleucodistrofia rappresentano un importante passo avanti nella ricerca di trattamenti efficaci per questa malattia genetica rara. Le diverse strategie terapeutiche in valutazione includono:
- Terapie geniche innovative (SBT101, elivaldogene autotemcel) che mirano a correggere il difetto genetico alla base della malattia
- Farmaci sperimentali come il leriglitazone, studiato in diverse popolazioni di pazienti (bambini e adulti) e per diverse forme della malattia
- Terapie per la gestione dei sintomi come il pramipexolo per la sindrome delle gambe senza riposo nelle donne con X-ALD
- Trattamenti per rallentare la progressione come il dimetilfumarato nell’adrenomieloneuropatia
È particolarmente incoraggiante notare che gli studi coprono diverse forme della malattia (CALD, AMN) e diverse popolazioni di pazienti (bambini, adulti, donne portatrici), offrendo speranza per approcci terapeutici personalizzati. Gli studi di follow-up a lungo termine, come quello su elivaldogene autotemcel che si estende fino a 15 anni, sono cruciali per comprendere la sicurezza e l’efficacia duratura di questi trattamenti innovativi.
I pazienti interessati a partecipare a uno di questi studi dovrebbero discutere con il proprio medico specialista per determinare l’idoneità e comprendere appieno i potenziali benefici e rischi. La partecipazione agli studi clinici non solo offre accesso a trattamenti sperimentali, ma contribuisce anche al progresso della conoscenza scientifica che beneficerà le future generazioni di pazienti affetti da adrenoleucodistrofia.













