Indice dei Contenuti
- Cos’è il BNT113?
- Condizione Target: Cancro della Testa e del Collo HPV16-Positivo
- Come Funziona il BNT113
- Dettagli della Sperimentazione Clinica
- Criteri di Idoneità
- Potenziali Benefici
- Considerazioni sulla Sicurezza
Cos’è il BNT113?
Il BNT113 è un farmaco sperimentale in fase di sviluppo per il trattamento di un tipo specifico di cancro della testa e del collo[1]. È una combinazione di due sostanze attive chiamate RBL015.2 e RBL016.2[1]. Queste sostanze sono classificate come acidi nucleici, molecole che trasportano informazioni genetiche nelle nostre cellule.
Condizione Target: Cancro della Testa e del Collo HPV16-Positivo
Il BNT113 è specificamente progettato per trattare il carcinoma a cellule squamose della testa e del collo (HNSCC) positivo al papillomavirus umano 16 (HPV16) e che esprime una proteina chiamata PD-L1[1]. Questo tipo di cancro può colpire varie parti della testa e del collo, tra cui:
- Orofaringe (parte della gola dietro la bocca)
- Cavità orale (bocca)
- Ipofaringe (parte inferiore della gola)
- Laringe (corde vocali)
Il cancro bersaglio del BNT113 è considerato non resecabile (non può essere completamente rimosso chirurgicamente), ricorrente (è tornato dopo il trattamento iniziale), o metastatico (si è diffuso ad altre parti del corpo)[1].
Come Funziona il BNT113
Il BNT113 è in fase di studio in combinazione con un altro farmaco chiamato pembrolizumab[1]. Sebbene il meccanismo d’azione esatto non sia completamente descritto nelle informazioni fornite, è probabile che il BNT113 funzioni stimolando il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali. Il pembrolizumab è noto per essere un farmaco di immunoterapia che aiuta il sistema immunitario a combattere il cancro.
Dettagli della Sperimentazione Clinica
È attualmente in corso una sperimentazione clinica per valutare l’efficacia e la sicurezza del BNT113 in combinazione con il pembrolizumab[1]. Questa sperimentazione ha due parti principali:
- Fase di run-in sulla sicurezza (Parte A): Questa fase mira a valutare la sicurezza e la tollerabilità del BNT113 quando usato con il pembrolizumab.
- Fase randomizzata (Parte B): Questa fase confronta il BNT113 più pembrolizumab con il solo pembrolizumab. Gli obiettivi principali sono vedere se la combinazione migliora la sopravvivenza globale e aumenta il numero di pazienti i cui tumori si riducono o scompaiono (chiamato tasso di risposta obiettiva).
Criteri di Idoneità
Per partecipare a questa sperimentazione clinica, i pazienti devono soddisfare determinati criteri[1]. Alcuni fattori chiave di idoneità includono:
- Età 18 anni o superiore
- Diagnosi confermata di carcinoma a cellule squamose della testa e del collo HPV16-positivo
- Cancro che esprime la proteina PD-L1
- Nessuna precedente terapia anticancro sistemica per malattia ricorrente o metastatica
- Malattia misurabile secondo criteri specifici
- Adeguata funzione degli organi (midollo osseo, fegato, reni)
Ci sono anche diversi criteri di esclusione, come determinate condizioni mediche o trattamenti precedenti che renderebbero un paziente non idoneo per lo studio.
Potenziali Benefici
Mentre l’efficacia del BNT113 è ancora in fase di studio, i ricercatori sperano di vedere i seguenti benefici[1]:
- Miglioramento della sopravvivenza globale (pazienti che vivono più a lungo)
- Tasso di risposta obiettiva più elevato (più tumori che si riducono o scompaiono)
- Sopravvivenza libera da progressione più lunga (più tempo prima che il cancro cresca o si diffonda)
- Durata della risposta più lunga (tumori che rimangono più piccoli per un tempo più lungo)
Considerazioni sulla Sicurezza
Come per qualsiasi trattamento sperimentale, ci sono potenziali rischi ed effetti collaterali associati al BNT113[1]. La sperimentazione clinica sta monitorando attentamente:
- Eventi avversi emergenti dal trattamento (effetti collaterali che si verificano durante il trattamento)
- Effetti collaterali gravi o severi
- Effetti collaterali che potrebbero richiedere riduzione della dose, ritardo o interruzione del trattamento
I pazienti che stanno considerando la partecipazione a questa sperimentazione clinica dovrebbero discutere i potenziali rischi e benefici con il loro medico curante.










