Indice dei Contenuti
- Cos’è l’ACIDO OSSOGLURICO?
- Comprendere l’Acidemia Propionica
- Come Potrebbe Funzionare l’ACIDO OSSOGLURICO
- Informazioni sulla Sperimentazione Clinica
- Dosaggio e Somministrazione
- Potenziali Benefici
- Altri Trattamenti in Studio
Cos’è l’ACIDO OSSOGLURICO?
L’ACIDO OSSOGLURICO, noto anche come ornitina alfa-chetoglutarato (OKG), è un integratore nutrizionale oggetto di studio come potenziale trattamento per una rara malattia genetica chiamata acidemia propionica[1]. È importante notare che questa sostanza non è ancora approvata come farmaco per questa condizione, ma è sottoposta a sperimentazioni cliniche per determinarne la sicurezza e l’efficacia.
Comprendere l’Acidemia Propionica
L’acidemia propionica è una rara malattia genetica che colpisce la capacità dell’organismo di scomporre determinate proteine e grassi[1]. Questa condizione è causata dalla carenza di un enzima chiamato propionil CoA carbossilasi. Di conseguenza, le persone affette da questo disturbo non riescono a elaborare correttamente alcune parti di proteine e grassi, portando a un accumulo di sostanze nocive nell’organismo.
Uno dei principali problemi nell’acidemia propionica è l’iperammoniemia, che significa che c’è troppa ammoniaca nel sangue. Questo può essere molto pericoloso e causare gravi problemi di salute, inclusi danni cerebrali se non trattato tempestivamente[1].
Come Potrebbe Funzionare l’ACIDO OSSOGLURICO
I ricercatori ritengono che l’ACIDO OSSOGLURICO possa aiutare i pazienti con acidemia propionica supportando un processo cruciale nell’organismo chiamato ciclo dell’acido citrico (noto anche come ciclo di Krebs)[1]. Questo ciclo è essenziale per la produzione di energia nelle nostre cellule.
Nell’acidemia propionica, c’è una carenza di sostanze importanti necessarie per il corretto funzionamento di questo ciclo. L’ACIDO OSSOGLURICO potrebbe aiutare fornendo alcune di queste sostanze mancanti, potenzialmente migliorando la capacità dell’organismo di produrre energia e gestire meglio l’ammoniaca[1].
Informazioni sulla Sperimentazione Clinica
È in corso una sperimentazione clinica (NCT00645879) per studiare gli effetti dell’ACIDO OSSOGLURICO e di altre sostanze simili nei pazienti con acidemia propionica[1]. Lo studio mira a verificare se questi integratori possono aiutare a ridurre l’iperammoniemia e migliorare i risultati di salute complessivi per i pazienti.
Dosaggio e Somministrazione
Nella sperimentazione clinica, l’ACIDO OSSOGLURICO viene testato a una dose di 400 mg/kg di peso corporeo, fino a un massimo di 16 grammi al giorno. Questa dose è divisa in due parti e assunta due volte al giorno per 4 settimane[1]. Se risulterà essere il trattamento più efficace, potrebbe essere continuato per ulteriori 30 settimane.
È importante notare che questo dosaggio è specifico per la sperimentazione clinica e non dovrebbe essere tentato senza supervisione medica.
Potenziali Benefici
I ricercatori sperano che l’ACIDO OSSOGLURICO possa aiutare in diversi modi[1]:
- Riduzione dell’iperammoniemia (alti livelli di ammoniaca nel sangue)
- Miglioramento dei livelli di importanti aminoacidi come glutammina e glutammato
- Potenziamento della produzione complessiva di energia nell’organismo
- Potenziale miglioramento degli esiti dello sviluppo e riduzione delle complicazioni mediche
Altri Trattamenti in Studio
Oltre all’ACIDO OSSOGLURICO, la sperimentazione clinica sta studiando anche altre due sostanze che potrebbero aiutare i pazienti con acidemia propionica[1]:
- Glutammina: Questo è un aminoacido importante per molte funzioni corporee. Viene testato alla stessa dose dell’ACIDO OSSOGLURICO.
- Citrato disodico (noto anche come citrato di sodio): Questa è una forma di acido citrico. Viene testato a una dose di 7,5 mEq/kg o 658 mg/kg, fino a un massimo di 16 grammi al giorno.
Tutte queste sostanze sono oggetto di studio per vedere quale potrebbe essere più efficace nell’aiutare i pazienti con acidemia propionica[1].













