Indice dei contenuti
- Cos’è l’MDMA (Cloridrato di Midomafetamina)?
- MDMA per il trattamento del PTSD
- Dettagli dello studio clinico
- Chi può partecipare allo studio?
- Chi non può partecipare allo studio?
- Quali sono gli obiettivi dello studio?
- Come viene somministrato il trattamento?
- Potenziali benefici della terapia assistita con MDMA
Cos’è l’MDMA (Cloridrato di Midomafetamina)?
L’MDMA, noto anche come Cloridrato di Midomafetamina o cloridrato di 3,4-metilenediossimetanfetamina, è una sostanza oggetto di studio per i suoi potenziali benefici terapeutici nel trattamento di condizioni di salute mentale[1]. Sebbene sia comunemente conosciuto come droga ricreativa, i ricercatori stanno esplorando il suo uso in ambienti medici controllati per aiutare i pazienti con determinati disturbi psichiatrici.
MDMA per il trattamento del PTSD
L’MDMA è oggetto di studio come potenziale trattamento per il Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD), in particolare per i pazienti che non hanno risposto bene ad altri trattamenti[1]. Il PTSD è una condizione di salute mentale che può svilupparsi dopo aver vissuto o assistito a un evento traumatico. Può causare grave ansia, flashback e difficoltà nel funzionamento quotidiano.
Dettagli dello studio clinico
È in corso uno studio clinico per valutare l’efficacia della terapia assistita con MDMA per le persone con PTSD resistente al trattamento[1]. Questo studio è descritto come “Psicoterapia assistita con MDMA ad alta intensità in regime di ricovero per il Disturbo da Stress Post-Traumatico refrattario al trattamento: Uno studio pilota in aperto.” Ecco alcuni punti chiave dello studio:
- È uno studio esplorativo che esamina la fattibilità, la sicurezza e l’efficacia dell’uso dell’MDMA in un contesto terapeutico per il trattamento del PTSD.
- Il trattamento viene condotto in regime di ricovero, il che significa che i partecipanti soggiornano in una struttura medica durante il trattamento.
- È specificamente rivolto a persone che non hanno risposto bene ad almeno due precedenti psicoterapie basate sull’evidenza e focalizzate sul trauma.
Chi può partecipare allo studio?
Lo studio ha criteri specifici per chi può partecipare[1]. I partecipanti idonei devono:
- Avere almeno 18 anni
- Soddisfare i criteri per il PTSD secondo il DSM-5 (un manuale diagnostico utilizzato dai professionisti della salute mentale)
- Aver avuto sintomi di PTSD per almeno 6 mesi
- Ottenere un punteggio di 40 o superiore sul PCL-5 (un test che misura la gravità del PTSD)
- Aver provato almeno due psicoterapie basate sull’evidenza e focalizzate sul trauma, con almeno 10 sessioni ciascuna, senza un miglioramento sufficiente
Chi non può partecipare allo studio?
Per motivi di sicurezza, alcune persone non sono idonee a partecipare allo studio[1]. Questo include persone che:
- Hanno un Disturbo di Personalità attuale
- Hanno ipertensione non controllata
- Hanno un disturbo alimentare attuale con comportamenti compensatori
- Hanno depressione maggiore con caratteristiche psicotiche
- Hanno una storia o un disturbo psicotico primario attuale o disturbo bipolare di tipo 1
- Hanno un disturbo da uso di alcol o cannabis da moderato a grave nell’ultimo anno
- Hanno qualsiasi disturbo da uso di droghe illecite attivo (diverso dalla cannabis) nell’ultimo anno
- Sono a serio rischio di suicidio
- Hanno determinate condizioni cardiache o una storia di problemi cardiaci
Quali sono gli obiettivi dello studio?
Gli obiettivi principali di questo studio sono[1]:
- Valutare come la terapia assistita con MDMA influisce sui sintomi del PTSD
- Valutare come questa terapia impatta sul funzionamento complessivo del paziente nella vita quotidiana
- Determinare se un approccio ad alta intensità in regime di ricovero alla terapia assistita con MDMA è fattibile
Come viene somministrato il trattamento?
Il trattamento prevede l’assunzione di MDMA in forma di capsule sotto supervisione medica[1]. Lo studio utilizza due dosaggi diversi:
- Una capsula contiene fino a 60 mg di MDMA, con una dose giornaliera massima di 60 mg
- Un’altra capsula contiene fino a 120 mg di MDMA, con una dose giornaliera massima di 120 mg e una dose totale massima di 240 mg in due giorni
Il trattamento viene somministrato per via orale (per bocca) ed è combinato con sessioni di psicoterapia.
Potenziali benefici della terapia assistita con MDMA
Sebbene lo studio sia ancora in corso e i risultati non siano ancora noti, i ricercatori sperano che la terapia assistita con MDMA possa offrire benefici per le persone con PTSD resistente al trattamento[1]. I potenziali benefici oggetto di studio includono:
- Riduzione dei sintomi del PTSD
- Miglioramento del funzionamento quotidiano
- Una nuova opzione di trattamento per coloro che non hanno risposto ad altre terapie
È importante notare che questo è uno studio di ricerca e l’MDMA non è attualmente approvato per l’uso medico generale nel trattamento del PTSD. La sicurezza e l’efficacia di questo trattamento sono ancora in fase di valutazione.











