Solfato Ferroso Essiccato: Un Integratore di Ferro Orale per l’Anemia Indotta dalla Chemioterapia

Questo articolo esplora l’uso del Solfato Ferroso Essiccato negli studi clinici per il trattamento dell’anemia indotta dalla chemioterapia nei pazienti con cancro del colon. L’anemia indotta dalla chemioterapia è un effetto collaterale comune del FOLFOX, un regime chemioterapico ampiamente utilizzato per il cancro colorettale. Mentre i supplementi di ferro per via orale come il Solfato Ferroso Essiccato sono comunemente utilizzati per affrontare questo problema, i ricercatori stanno studiando se le infusioni di ferro per via endovenosa potrebbero offrire vantaggi rispetto ai supplementi orali in termini di efficacia e comfort del paziente.

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    Indice dei Contenuti

    Cos’è il Solfato Ferroso Essiccato?

    Il Solfato Ferroso Essiccato è un integratore di ferro orale utilizzato per trattare la carenza di ferro e l’anemia[1]. È una forma di ferro che può essere assunta per via orale per aiutare ad aumentare i livelli di ferro nel corpo. Il ferro è un componente essenziale dell’emoglobina, la proteina nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno in tutto il corpo. Quando i livelli di ferro sono bassi, può portare a una condizione chiamata anemia, in cui il corpo non ha abbastanza globuli rossi sani per trasportare efficacemente l’ossigeno.

    Usi del Solfato Ferroso Essiccato

    Nel contesto dello studio clinico descritto, il Solfato Ferroso Essiccato viene studiato per la sua efficacia nel trattamento dell’anemia indotta dalla chemioterapia nei pazienti con cancro del colon[1]. L’anemia indotta dalla chemioterapia è un effetto collaterale comune del trattamento del cancro, in particolare nei pazienti che ricevono un regime chemioterapico chiamato FOLFOX (una combinazione di farmaci che include 5-FU e oxaliplatino).

    Nello specifico, lo studio mira a valutare l’effetto degli integratori di ferro orali (Solfato Ferroso Essiccato) rispetto alle infusioni di ferro endovenoso nel trattamento dell’anemia causata dalla chemioterapia. Questo tipo di anemia si verifica in circa il 30% dei pazienti sottoposti a chemioterapia FOLFOX[1].

    Confronto con il Ferro Endovenoso

    Sebbene gli integratori di ferro orali come il Solfato Ferroso Essiccato siano ampiamente accettati per il trattamento dell’anemia indotta dalla chemioterapia, presentano alcuni svantaggi[1]:

    • Disagio gastrointestinale: Alcuni pazienti possono sperimentare disturbi di stomaco o altri problemi digestivi quando assumono ferro orale.
    • Lungo periodo di assunzione: Potrebbe essere necessario più tempo per vedere risultati con il ferro orale rispetto al ferro endovenoso.
    • Recupero più lento dei livelli di ferro sierico: I livelli di ferro nel sangue potrebbero impiegare più tempo a normalizzarsi con gli integratori orali.

    Questi fattori possono potenzialmente portare a una scarsa aderenza al trattamento. Al contrario, l’infusione di ferro endovenoso si è dimostrata efficace e sicura nel correggere l’anemia, con risultati potenzialmente più rapidi[1]. Lo studio in corso mira a confrontare questi due metodi di integrazione di ferro nei pazienti con cancro del colon sottoposti a chemioterapia FOLFOX.

    Potenziali Effetti Collaterali

    Sebbene le informazioni sullo studio clinico non elenchino specificamente gli effetti collaterali del Solfato Ferroso Essiccato, è noto che gli integratori di ferro orali possono talvolta causare disagio gastrointestinale[1]. Questo può includere sintomi come stitichezza, nausea o dolore allo stomaco. È importante che i pazienti discutano eventuali effetti collaterali con il loro medico curante.

    Ricerca in Corso

    Lo studio clinico (NCT05299411) sta investigando diversi aspetti dell’uso del Solfato Ferroso Essiccato per l’anemia indotta dalla chemioterapia[1]:

    1. Efficacia: Lo studio misurerà vari parametri del sangue per valutare quanto bene funziona l’integratore di ferro orale. Questi includono:
      • Livelli di emoglobina (Hb)
      • Concentrazioni di ferro sierico e ferritina
      • Capacità totale di legame del ferro
      • Altri marcatori del sangue come conta assoluta dei neutrofili, conta piastrinica e livelli di albumina
    2. Marcatori infiammatori: I ricercatori esamineranno anche i marcatori dell’infiammazione come la proteina C-reattiva, l’epcidina e l’interleuchina-6 (IL-6).
    3. Qualità della vita: Lo studio valuterà come il trattamento influisce sulla qualità della vita dei pazienti, specificamente in relazione all’anemia, utilizzando un questionario chiamato FACT-An (Versione 4).
    4. Effetti collaterali: Verranno raccolte e analizzate informazioni sulla tossicità della chemioterapia e sugli eventi avversi durante il trattamento.

    Questa ricerca mira a fornire dati più completi sull’uso di integratori di ferro orali come il Solfato Ferroso Essiccato nel trattamento dell’anemia indotta dalla chemioterapia, in particolare nei pazienti con cancro del colon sottoposti a chemioterapia FOLFOX[1].

    Aspetto Dettagli
    Focus dello Studio Confronto tra l’infusione di ferro per via endovenosa e il solfato ferroso secco per via orale per l’anemia indotta da chemioterapia nei pazienti con cancro del colon
    Gruppo di Pazienti Pazienti con cancro colorettale sottoposti a chemioterapia FOLFOX
    Gruppi di Intervento 1. Infusione di ferro endovenoso (isomaltosido)
    2. Integratore di solfato ferroso secco per via orale
    Outcome Primario Effetto sull’anemia indotta da chemioterapia durante il trattamento
    Outcome Secondari Livelli di epcidina sierica, qualità della vita associata all’anemia
    Altre Misurazioni Ferro sierico, ferritina, emoglobina, conta delle cellule del sangue, marcatori infiammatori

    Studi in corso con Dried Ferrous Sulfate

    • Data di inizio: 2025-10-22

      Studio sull’Anemia Post-Parto dopo Cesareo: Confronto tra Ferro Carbossimaltosio e Solfato Ferroso in Donne con Anemia da Carenza di Ferro Moderata

      Reclutamento

      3 1 1 1

      Lo studio si concentra sullanemia da carenza di ferro che può verificarsi nelle donne dopo un parto cesareo. Questa condizione si verifica quando il corpo non ha abbastanza ferro per produrre una quantità sufficiente di globuli rossi sani. Le donne con anemia postpartum possono avere livelli di emoglobina tra 8,0 e 10,0 g/dL e bassi…

      Francia

    Glossario

    • FOLFOX: Un regime chemioterapico utilizzato come trattamento di prima linea per il cancro colorettale. Combina i farmaci 5-FU (fluorouracile) e oxaliplatino.
    • Chemotherapy-induced anemia: Una condizione in cui il numero di globuli rossi diminuisce come effetto collaterale del trattamento chemioterapico.
    • Ferrous Sulfate: Un integratore di ferro utilizzato per trattare o prevenire l'anemia da carenza di ferro. In questo studio, viene utilizzato nella sua forma essiccata come integratore orale.
    • Serum: La parte liquida trasparente del sangue che rimane dopo la rimozione delle cellule del sangue e delle proteine della coagulazione.
    • Hemoglobin (Hb): Una proteina nei globuli rossi che trasporta l'ossigeno in tutto il corpo.
    • Ferritin: Una proteina che immagazzina il ferro nel corpo e lo rilascia quando necessario.
    • Total iron-binding capacity: Un esame del sangue che misura quanto bene il sangue può trasportare il ferro in tutto il corpo.
    • Hepcidin: Un ormone che regola l'assorbimento e la distribuzione del ferro nel corpo.
    • Transferrin receptor: Una proteina coinvolta nel processo di assorbimento del ferro da parte delle cellule.
    • IL6: Interleuchina 6, una proteina coinvolta nelle risposte immunitarie e nell'infiammazione.