Carcik-Cd19 Cells

Le cellule CARCIK-CD19 sono oggetto di studio in uno studio clinico di Fase II per pazienti con Leucemia Linfoblastica Acuta da precursori delle cellule B (LLA-B) recidivata o refrattaria. Questo trattamento innovativo mira a migliorare i tassi di risposta e la durata della risposta sia nei pazienti pediatrici che adulti. Lo studio si concentra su una strategia basata sulla malattia residua misurabile, offrendo potenzialmente nuova speranza per coloro che non hanno risposto ai trattamenti precedenti.

Indice

Cosa sono le cellule CARCIK-CD19?

Le cellule CARCIK-CD19 rappresentano una terapia cellulare innovativa in fase di studio per il trattamento di un tipo specifico di cancro del sangue[1]. Il nome completo di questo trattamento è “PTG-CARCIK-CD19” ed è classificato come sospensione per iniezione[1]. Ciò significa che il trattamento viene somministrato ai pazienti tramite infusione, un metodo per fornire il farmaco direttamente nel flusso sanguigno.

Condizione Target: Leucemia Linfoblastica Acuta a Precursori di Cellule B

Le cellule CARCIK-CD19 sono oggetto di studio per il trattamento di una condizione chiamata Leucemia Linfoblastica Acuta a Precursori di Cellule B (LLA-BCP)[1]. Si tratta di un tipo di cancro del sangue che colpisce un tipo specifico di globuli bianchi chiamati cellule B. In questa malattia, le cellule B immature (precursori) crescono in modo incontrollato nel midollo osseo, dove vengono prodotte le cellule del sangue. Il termine “acuta” significa che la malattia progredisce rapidamente, mentre “linfoblastica” si riferisce alle cellule immature coinvolte.

Nello specifico, le cellule CARCIK-CD19 sono in fase di sperimentazione per pazienti la cui LLA-BCP è recidivata dopo il trattamento o non ha risposto bene ai trattamenti precedenti (refrattaria)[1]. Questi casi sono spesso più difficili da trattare, motivo per cui si stanno sviluppando nuove terapie come le cellule CARCIK-CD19.

Come funzionano le cellule CARCIK-CD19

Le cellule CARCIK-CD19 sono un tipo di trattamento chiamato terapia cellulare[1]. Ecco una semplice spiegazione del loro funzionamento:

  1. La terapia utilizza cellule speciali che sono state modificate in laboratorio.
  2. Queste cellule modificate sono progettate per colpire e attaccare le cellule tumorali che presentano un marcatore specifico chiamato CD19 sulla loro superficie.
  3. Una volta infuse nel corpo del paziente, queste cellule CARCIK-CD19 cercano e distruggono le cellule tumorali che presentano il marcatore CD19.

Questo approccio mirato è progettato per essere più efficace nel combattere il cancro, causando potenzialmente meno effetti collaterali rispetto ai trattamenti tradizionali come la chemioterapia.

Dettagli della Sperimentazione Clinica

Le cellule CARCIK-CD19 sono attualmente oggetto di studio in una sperimentazione clinica di Fase II[1]. Ecco alcuni punti chiave sulla sperimentazione:

  • L’obiettivo principale è confermare quanto bene i pazienti rispondono alle cellule CARCIK-CD19 e vedere se possono migliorare la durata della risposta[1].
  • La sperimentazione sta esaminando il tasso di risposta complessivo 28 giorni dopo la prima infusione di CARCIK-CD19[1].
  • Sta anche studiando quanto dura la risposta dal giorno 70 in poi per i pazienti che hanno raggiunto e mantenuto la remissione dopo una o due somministrazioni di CARCIK-CD19[1].
  • La sperimentazione sta investigando la sicurezza della somministrazione di una seconda dose di cellule CARCIK-CD19[1].

Criteri di Idoneità

Non tutti i pazienti con LLA-BCP possono partecipare a questa sperimentazione. Ecco alcuni dei principali criteri di idoneità:

  • Età: La sperimentazione è aperta a bambini (età 1-17) e adulti (età 18-75)[1].
  • Stato della malattia: I pazienti devono avere LLA-BCP recidivante o refrattaria, con almeno il 5% di cellule leucemiche nel midollo osseo, o se meno del 5%, almeno l’1% rilevabile tramite un test sensibile chiamato PCR[1].
  • Espressione di CD19: Le cellule tumorali del paziente devono mostrare evidenza di avere il marcatore CD19[1].
  • Salute generale: I pazienti devono avere un’aspettativa di vita superiore a 60 giorni e essere in condizioni di salute generale relativamente buone[1].

Ci sono anche diverse condizioni che impedirebbero a una persona di partecipare alla sperimentazione, come certe infezioni, gravidanza o specifici problemi agli organi[1].

Somministrazione del Trattamento

Le cellule CARCIK-CD19 vengono somministrate tramite infusione, il che significa che vengono fornite direttamente nel flusso sanguigno[1]. La sperimentazione sta studiando gli effetti di una o due infusioni di cellule CARCIK-CD19. La dose totale massima è di 15 unità (l’unità di misura specifica non è specificata nelle informazioni fornite)[1].

Potenziali Benefici

Mentre l’efficacia delle cellule CARCIK-CD19 è ancora in fase di studio, i potenziali benefici oggetto di indagine includono:

  • Miglioramento dei tassi di risposta nei pazienti con LLA-BCP difficile da trattare[1].
  • Remissioni più durature (periodi in cui i segni e i sintomi del cancro sono ridotti o assenti)[1].
  • Potenziale miglioramento della sopravvivenza complessiva (quanto a lungo vivono i pazienti dopo l’inizio del trattamento)[1].

Considerazioni sulla Sicurezza

Come per qualsiasi nuovo trattamento, la sicurezza è un aspetto cruciale oggetto di studio nella sperimentazione CARCIK-CD19. I ricercatori stanno monitorando attentamente:

  • La sicurezza della somministrazione di una seconda dose di cellule CARCIK-CD19[1].
  • La sicurezza dell’uso di cellule CARCIK-CD19 da diverse fonti (autologhe, che significa dalle cellule del paziente stesso, e dal sangue del cordone ombelicale)[1].
  • Eventuali effetti collaterali o complicazioni che potrebbero verificarsi durante o dopo il trattamento.

È importante notare che, trattandosi di un trattamento sperimentale, non tutti i potenziali rischi ed effetti collaterali potrebbero essere noti in questo momento.

Aspetto Dettagli
Tipo di Studio Studio clinico di fase II
Trattamento Cellule CARCIK-CD19 (manipolate con trasposone non virale)
Condizione Leucemia Linfoblastica Acuta da precursori delle cellule B (BCP-ALL) recidivante/refrattaria
Fascia d’età dei Pazienti Bambini (1-17 anni) e adulti (18-75 anni)
Obiettivi Primari Confermare l’alto tasso di risposta complessiva al giorno 28 dopo la prima infusione; Migliorare la durata della risposta
Sopravvivenza globale; Sicurezza della seconda somministrazione di cellule CARCIK-CD19 allogeniche
Criteri Chiave di Eleggibilità ≥5% linfoblasti nel midollo osseo o ≥1% malattia molecolare; Espressione tumorale CD19; Assenza di grave malattia renale o epatica
Somministrazione Infusione; Una o due somministrazioni in base alla malattia residua misurabile
Dose Massima 15 unità (giornaliera e totale)
Periodo di Trattamento Massimo 1 giorno

Studi clinici in corso su Carcik-Cd19 Cells

  • Data di inizio: 2021-09-22

    Strategia terapeutica con CARCIK-CD19 per pazienti pediatrici e adulti con Leucemia Linfoblastica Acuta a precursori B recidivante/refrattaria

    Non in reclutamento

    2 1 1

    La Leucemia Linfoblastica Acuta a precursori delle cellule B è una forma di cancro del sangue che colpisce i globuli bianchi. Questo studio si concentra su pazienti pediatrici e adulti che hanno avuto una ricaduta o che non rispondono ai trattamenti standard. Il trattamento in esame utilizza cellule chiamate CARCIK-CD19, che sono modificate per riconoscere…

    Malattie indagate:
    Farmaci indagati:
    Italia

Glossario

  • Acute Lymphoblastic Leukemia (ALL): Un tipo di cancro che colpisce il sangue e il midollo osseo, causando una produzione eccessiva di globuli bianchi immaturi chiamati linfoblasti.
  • B-cell precursor ALL (BCP-ALL): Un sottotipo specifico di Leucemia Linfoblastica Acuta che ha origine dai precursori delle cellule B, che sono cellule immature che normalmente si svilupperebbero in linfociti B.
  • CARCIK-CD19 cells: Un tipo di terapia con cellule immunitarie ingegnerizzate progettata per colpire le cellule tumorali che esprimono la proteina CD19 sulla loro superficie.
  • CD19: Una proteina presente sulla superficie delle cellule B e delle cellule tumorali derivate dalle cellule B, che funge da bersaglio per determinate immunoterapie.
  • Measurable Residual Disease (MRD): Il piccolo numero di cellule tumorali che rimangono nel corpo durante o dopo il trattamento, rilevabili mediante test di laboratorio sensibili.
  • Relapsed: Il ritorno del cancro dopo un periodo di miglioramento o remissione.
  • Refractory: Una condizione in cui il cancro non risponde al trattamento o smette di rispondere dopo un miglioramento iniziale.
  • Overall Response Rate (ORR): La proporzione di pazienti il cui cancro si riduce o scompare dopo il trattamento.
  • Duration of Response (DOR): Il periodo di tempo durante il quale un tumore continua a rispondere al trattamento senza crescere o diffondersi.
  • Infusion: Un metodo di somministrazione di farmaci o fluidi direttamente in vena per un determinato periodo di tempo.
  • Phase II clinical trial: Una fase della ricerca clinica che mira a testare l'efficacia di un nuovo trattamento e valutarne ulteriormente la sicurezza in un gruppo più ampio di pazienti.
  • Lymphoblasts: Globuli bianchi immaturi che vengono prodotti in eccesso nella Leucemia Linfoblastica Acuta.
  • Flow cytometry: Una tecnica di laboratorio utilizzata per rilevare e misurare le caratteristiche fisiche e chimiche delle cellule o delle particelle.
  • PCR (Polymerase Chain Reaction): Una tecnica di laboratorio sensibile utilizzata per rilevare e misurare piccole quantità di materiale genetico, come le cellule tumorali.
  • Allogeneic: Riferito a cellule o tessuti che provengono da un donatore geneticamente diverso della stessa specie.