Indice dei Contenuti
- Cos’è il Virus della Rosolia Ceppo Wistar RA 27/3?
- Come Funziona
- Usi e Benefici
- Somministrazione
- Sicurezza ed Effetti Collaterali
- Ricerca in Corso
Cos’è il Virus della Rosolia Ceppo Wistar RA 27/3?
Il Virus della Rosolia Ceppo Wistar RA 27/3 è una forma viva e attenuata (indebolita) del virus della rosolia. Viene prodotto in fibroblasti polmonari diploidi umani WI-38, cellule speciali utilizzate per far crescere il virus per la produzione del vaccino. Questo ceppo è un componente cruciale del vaccino contro Morbillo, Parotite e Rosolia (MMR), che protegge da tre diverse malattie virali.[1]
Come Funziona
Come vaccino vivo attenuato, il Virus della Rosolia Ceppo Wistar RA 27/3 funziona introducendo una forma indebolita del virus della rosolia nel corpo. Questo stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi contro il virus senza causare la malattia vera e propria. Quando una persona incontra successivamente il vero virus della rosolia, il suo sistema immunitario è preparato a combatterlo, prevenendo l’infezione.[2]
Usi e Benefici
L’uso principale del Virus della Rosolia Ceppo Wistar RA 27/3 è nella prevenzione della rosolia, nota anche come rosolia tedesca. Come parte del vaccino MMR, offre diversi benefici:
- Prevenzione della rosolia: Aiuta a proteggere gli individui dal contrarre la rosolia, un’infezione virale che può causare febbre, eruzione cutanea e altri sintomi.
- Protezione contro la sindrome della rosolia congenita: La vaccinazione è particolarmente importante per le donne in età fertile, poiché l’infezione da rosolia durante la gravidanza può portare a gravi difetti alla nascita.
- Contributo all’immunità di gregge: La vaccinazione diffusa aiuta a proteggere gli individui vulnerabili che non possono ricevere il vaccino, come quelli con determinate condizioni mediche.
Somministrazione
Il Virus della Rosolia Ceppo Wistar RA 27/3 viene tipicamente somministrato come parte del vaccino MMR. Il vaccino viene solitamente somministrato in due dosi:
- La prima dose viene generalmente somministrata ai bambini tra i 12 e i 15 mesi di età.
- La seconda dose viene solitamente somministrata tra i 4 e i 6 anni di età.
In alcuni casi, come durante le epidemie di morbillo, può essere somministrata una dose precoce (nota come MMR-0) ai neonati tra i 6 e i 12 mesi di età.[3]
Il vaccino viene tipicamente somministrato tramite iniezione sottocutanea, anche se alcune ricerche stanno esplorando metodi alternativi di somministrazione.[4]
Sicurezza ed Effetti Collaterali
Il vaccino MMR, incluso il Virus della Rosolia Ceppo Wistar RA 27/3, è generalmente considerato sicuro ed efficace. Tuttavia, come tutti i vaccini, può causare alcuni effetti collaterali. Gli effetti collaterali comuni possono includere:
- Dolore o arrossamento nel sito di iniezione
- Febbre lieve
- Eruzione cutanea
- Dolore articolare temporaneo (più comune negli adulti, specialmente nelle donne)
Gli effetti collaterali gravi sono rari ma possono includere reazioni allergiche severe. È importante discutere eventuali preoccupazioni o potenziali controindicazioni con un operatore sanitario prima di ricevere il vaccino.[5]
Ricerca in Corso
Diversi studi clinici stanno attualmente esplorando vari aspetti del vaccino MMR, incluso il Virus della Rosolia Ceppo Wistar RA 27/3:
- Metodi di somministrazione alternativi: Uno studio sta investigando il potenziale della somministrazione epicutanea (sulla pelle) del vaccino MMR, che potrebbe potenzialmente indurre una risposta immunitaria più forte nel sistema respiratorio.[4]
- Vaccinazione precoce durante le epidemie: Si sta conducendo una ricerca sull’efficacia della somministrazione di una dose precoce del vaccino MMR (MMR-0) ai neonati tra i 6 e i 12 mesi di età durante le epidemie di morbillo.[3]
- Effetti sul sistema immunitario: Alcuni studi stanno esplorando se il vaccino MMR possa avere effetti più ampi sul sistema immunitario, potenzialmente aiutando a ridurre l’infiammazione in condizioni come la malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO).[6]
Questi studi in corso mirano a migliorare ulteriormente la nostra comprensione degli effetti del vaccino e a esplorare potenziali nuove applicazioni o metodi di somministrazione.













