Indice
- Cos’è Alogabat?
- Quale condizione tratta Alogabat?
- Come è strutturato lo studio?
- Come viene somministrato Alogabat?
- Quali sono i risultati dello studio?
- Come viene monitorata la sicurezza?
Cos’è Alogabat?
Alogabat è un nuovo farmaco attualmente in fase di studio per il suo potenziale utilizzo nel trattamento della Sindrome di Angelman in bambini e adolescenti[1]. È importante notare che Alogabat è ancora in fase di ricerca e non è ancora approvato per l’uso generale. Lo studio in corso mira a comprendere come il farmaco agisce nei giovani pazienti e a determinarne il profilo di sicurezza.
Quale condizione tratta Alogabat?
Alogabat è oggetto di studio specificamente per la Sindrome di Angelman (SA) con genotipo di delezione[1]. La Sindrome di Angelman è un raro disturbo genetico che colpisce il sistema nervoso e causa problemi di sviluppo, tra cui ritardo dello sviluppo, disabilità intellettiva, grave compromissione del linguaggio e problemi di movimento ed equilibrio. Il “genotipo di delezione” si riferisce a una specifica causa genetica della SA, in cui manca una porzione di un cromosoma.
Come è strutturato lo studio?
Lo studio di Alogabat è progettato come uno studio di Fase IIa, multicentrico, in aperto, della durata di 12 settimane[1]. Ecco cosa significa:
- Fase IIa: È una fase precoce della ricerca clinica che mira a valutare l’efficacia del farmaco e a valutarne ulteriormente la sicurezza.
- Multicentrico: Lo studio viene condotto in più ospedali o centri di ricerca.
- In aperto: Sia i ricercatori che i partecipanti sanno quale trattamento viene somministrato.
- Studio di 12 settimane: Lo studio durerà 12 settimane per ogni partecipante.
Lo studio è diviso in due parti[1]:
- Parte 1 – Conferma della dose: Questa parte aiuterà a determinare la dose corretta per diverse fasce d’età.
- Parte 2 – Trattamento prolungato: Questa parte esplorerà come il farmaco influisce sull’attività cerebrale per un periodo più lungo.
Lo studio arruolerà fino a 56 partecipanti con Sindrome di Angelman, di età compresa tra 5 e 17 anni[1].
Come viene somministrato Alogabat?
Alogabat viene somministrato come dose giornaliera, con la quantità regolata in base all’età del partecipante[1]. Lo studio utilizza diverse strategie di dosaggio per diverse fasce d’età:
- Età 15-17: Ricevono la dose per adulti di 60 mg al giorno
- Età 10-14: Ricevono un equivalente della dose per adulti di 60 mg adattato all’età
- Età 5-9: Ricevono un equivalente della dose per adulti di 20 mg adattato all’età
Nella Parte 2 dello studio, le dosi potrebbero essere adattate in base ai risultati della Parte 1, con la possibilità di utilizzare dosi equivalenti fino a 100 mg negli adulti[1].
Quali sono i risultati dello studio?
Lo studio mira a misurare diversi risultati per comprendere come Alogabat agisce nei bambini e negli adolescenti con Sindrome di Angelman[1]:
- Farmacocinetica: Questo implica misurare come il farmaco si muove attraverso il corpo, incluso come viene assorbito, distribuito ed eliminato. Lo studio confronterà queste misurazioni nei bambini con quelle negli adulti.
- Attività cerebrale: Lo studio misurerà i cambiamenti nell’attività cerebrale utilizzando l’elettroencefalografia (EEG), concentrandosi in particolare sui cambiamenti nella “banda beta” delle onde cerebrali.
- Sicurezza: I ricercatori monitoreranno eventuali effetti collaterali o eventi avversi durante tutto lo studio.
Come viene monitorata la sicurezza?
Lo studio include diverse misure per monitorare la sicurezza di Alogabat[1]:
- Tracciamento dell’occorrenza e della gravità di eventuali effetti collaterali o eventi avversi gravi
- Monitoraggio di eventuali partecipanti che devono interrompere il trattamento a causa di effetti collaterali
- Valutazione della sonnolenza diurna utilizzando una scala chiamata Scala di Sonnolenza di Karolinska (KSS)
- Tenuta di un diario per tracciare eventuali insorgenze improvvise di sonno
Queste misure di sicurezza sono cruciali per determinare se Alogabat potrebbe essere un trattamento sicuro ed efficace per bambini e adolescenti con Sindrome di Angelman in futuro.










