Questo studio riguarda donne in menopausa che hanno un rischio aumentato di sviluppare il tumore al seno. Il rischio può essere elevato per diverse ragioni, come una diagnosi recente di alcune alterazioni del tessuto mammario, un rischio calcolato superiore a una certa percentuale secondo modelli di valutazione, la presenza di specifiche variazioni genetiche ereditarie oppure l’aver ricevuto radioterapia al torace in giovane età. Lo studio confronta due farmaci ormonali somministrati a dosi ridotte: il tamoxifene e l’exemestane. Entrambi i farmaci agiscono sugli ormoni che possono influenzare il rischio di tumore al seno. Nel caso di questo studio, le dosi utilizzate sono inferiori rispetto a quelle normalmente impiegate, motivo per cui vengono chiamate dosi ridotte. Lo scopo dello studio è valutare quale dei due farmaci a dose ridotta influenzi meno la qualità di vita delle donne dopo dodici mesi di trattamento.
Durante lo studio, le partecipanti riceveranno in modo casuale uno dei due farmaci in forma di compresse da assumere per bocca. Né le partecipanti né i medici sapranno quale farmaco viene somministrato, poiché lo studio è condotto in modo che questa informazione rimanga nascosta fino alla fine. Il trattamento durerà dodici mesi. Durante questo periodo verranno effettuate valutazioni della qualità di vita attraverso questionari specifici che misurano vari aspetti legati alla menopausa, come sintomi fisici, vampate di calore, aspetti sessuali e benessere psicologico. Queste valutazioni verranno eseguite all’inizio dello studio e poi dopo sei e dodici mesi.
Oltre alla qualità di vita, lo studio esaminerà anche altri aspetti. Verranno misurati i livelli di alcuni ormoni nel sangue e di sostanze che riflettono l’attività del sistema ormonale e la salute delle ossa. Verranno inoltre valutati gli effetti collaterali dei farmaci, il dolore eventualmente presente, e quanto le partecipanti riescono ad assumere regolarmente il farmaco come prescritto. Tutte queste misurazioni aiuteranno a capire quale dei due farmaci a dose ridotta sia meglio tollerato e più adatto per le donne in questa situazione di rischio aumentato.











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