Questo studio riguarda la nefropatia membranosa, una malattia dei reni in cui si verifica un danno ai piccoli filtri renali chiamati glomeruli, causando la perdita di proteine nelle urine. Questa condizione è spesso legata alla presenza di anticorpi specifici chiamati anti-PLA2R1 che attaccano una proteina presente nei reni. Il trattamento che verrà utilizzato nello studio è dapagliflozin, un medicinale in compresse rivestite da 10 mg che viene assunto per bocca. Lo scopo dello studio è valutare se il dapagliflozin può ridurre i livelli di questi anticorpi anti-PLA2R1 nel sangue dopo sei mesi di trattamento rispetto ai livelli presenti all’inizio dello studio.
Durante lo studio, i partecipanti riceveranno il dapagliflozin per un periodo di sei mesi mentre continuano ad assumere i loro farmaci abituali per ridurre la perdita di proteine nelle urine. Nel corso del trattamento verranno misurati diversi parametri per valutare l’effetto del medicinale, tra cui la quantità di anticorpi anti-PLA2R1, la quantità di proteine perse nelle urine, i livelli di albumina nel sangue (una proteina importante prodotta dal fegato) e la funzione renale attraverso la misurazione della velocità con cui i reni filtrano il sangue. Verrà anche valutato se i partecipanti avranno bisogno di un altro trattamento chiamato rituximab nel caso in cui la malattia peggiori.
Lo studio prevede inoltre l’analisi di alcune sostanze presenti nel sangue chiamate citochine, che sono coinvolte nelle risposte del sistema immunitario e nell’infiammazione. Verranno controllati anche eventuali effetti collaterali o problemi di tollerabilità legati all’assunzione del dapagliflozin durante tutto il periodo di trattamento.











Francia