Dolore del travaglio – Trattamento

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Il dolore del travaglio è una delle esperienze fisiche più intense che una donna possa attraversare, eppure segna anche l’inizio di uno dei momenti più profondi della vita. Comprendere cosa causa questo dolore, come progredisce e quali opzioni esistono per gestirlo può aiutare le future mamme a prepararsi sia mentalmente che fisicamente al parto. Dalle tecniche naturali come la respirazione e il massaggio agli interventi medici come l’epidurale e gli analgesici, esistono molti modi per affrontare il disagio del travaglio.

Come Affrontare il Dolore del Parto: Obiettivi e Possibilità

La gestione del dolore durante il travaglio ha obiettivi che vanno oltre il semplice comfort della donna. Si tratta di permettere alla futura mamma di affrontare il parto nel modo più sereno possibile, mantenendo il controllo della situazione e partecipando attivamente alla nascita del proprio bambino. Un dolore ben controllato aiuta la madre a conservare le energie necessarie per le fasi più impegnative del travaglio e può persino influenzare positivamente il benessere del bambino durante la nascita.[1]

La scelta del metodo di gestione del dolore dipende da numerosi fattori. Ogni donna è diversa, e ciò che funziona perfettamente per una potrebbe non essere adatto per un’altra. Le caratteristiche personali giocano un ruolo importante: la propria soglia del dolore, le esperienze precedenti, le condizioni di salute, e persino le preferenze culturali o personali riguardo all’uso di farmaci. Anche il decorso del travaglio stesso influenza le decisioni: un travaglio che procede rapidamente potrebbe richiedere approcci diversi rispetto a uno più lungo e faticoso.[15]

Esistono trattamenti standard approvati dalle società mediche e dalle linee guida cliniche per la gestione del dolore del travaglio. Questi includono metodi farmacologici come l’analgesia epidurale, gli oppioidi e il protossido di azoto, che sono stati studiati approfonditamente e vengono utilizzati quotidianamente in migliaia di ospedali. Parallelamente, esistono tecniche non farmacologiche come l’idroterapia, la respirazione controllata, il massaggio e il movimento, che hanno dimostrato di essere efficaci per molte donne.[8][11]

La ricerca nel campo della gestione del dolore del travaglio continua ad evolversi. Gli studi clinici stanno esplorando nuove tecniche e affinando quelle esistenti per renderle più efficaci e sicure. Ad esempio, si stanno studiando dosaggi più precisi per l’epidurale che permettano alle donne di mantenere maggiore mobilità durante il travaglio, oppure combinazioni innovative di farmaci che offrano un migliore equilibrio tra sollievo dal dolore e capacità di partecipare attivamente al parto. Anche l’applicazione di tecnologie come la stimolazione nervosa elettrica transcutanea (TENS) continua ad essere oggetto di ricerca per comprenderne meglio l’efficacia.[13]

È fondamentale comprendere che non esiste un approccio “migliore” in assoluto. Ciò che conta è che la donna sia informata sulle sue opzioni, possa discuterle con il proprio team sanitario e abbia la libertà di scegliere l’approccio che sente più adatto a sé. La medicina moderna offre uno spettro completo di possibilità, dai metodi completamente naturali fino all’anestesia completa, e molte donne trovano che una combinazione di diverse tecniche sia la soluzione più efficace per loro.[1][15]

Comprendere il Dolore del Travaglio: Cosa Accade nel Corpo

Il dolore del travaglio è diverso da qualsiasi altro tipo di dolore che si possa sperimentare nella vita. Nasce dalle potenti contrazioni dei muscoli uterini che lavorano per aprire la cervice e spingere il bambino attraverso il canale del parto. Ogni contrazione crea pressione sulla cervice, facendola allungare e assottigliare in un processo chiamato appianamento e dilatazione. Questo è un lavoro necessario: il corpo sta letteralmente aprendo un passaggio per permettere al bambino di venire al mondo.[1]

Il dolore proviene anche da altre fonti durante il travaglio. Mentre il bambino scende, la sua testa esercita pressione sulla vescica e sull’intestino, il che può essere scomodo o persino doloroso. L’allungamento del canale del parto stesso, in particolare dell’area tra la vagina e l’ano chiamata perineo, contribuisce alla sensazione. Alcune donne sentono il dolore principalmente nell’addome, mentre altre lo sperimentano intensamente nella parte bassa della schiena, sui fianchi o nelle cosce. Il pattern e la localizzazione possono variare notevolmente da una donna all’altra, e persino da una gravidanza all’altra nella stessa donna.[1]

Il dolore del travaglio ha due componenti distinte che emergono in fasi diverse. La prima è il dolore viscerale, che si verifica durante il travaglio precoce ed è causato dall’allungamento e dall’apertura della cervice. Questo dolore è trasmesso dai nervi nella regione T10-L1 della colonna vertebrale. Il secondo tipo è il dolore somatico, che appare nella fase finale del primo stadio del travaglio e durante il secondo stadio, quando si spinge attivamente. Questo dolore deriva dall’allungamento della vagina, del perineo e del pavimento pelvico, e coinvolge i nervi dei segmenti spinali T12-L1 e S2-S4.[7]

Ciò che è notevole del dolore del travaglio è che differisce dal dolore causato da lesioni o malattie. Il dolore del travaglio non è un segnale che qualcosa non va: è un segno che il corpo sta funzionando esattamente come dovrebbe. Ogni contrazione avvicina al momento di incontrare il proprio bambino. Le contrazioni seguono un pattern prevedibile, durando solitamente circa un minuto ciascuna, con periodi di riposo in mezzo. Questo ritmo dà il tempo di recuperare e prepararsi per l’onda successiva. Il dolore aumenta anche gradualmente nel tempo, iniziando lieve e diventando più intenso man mano che il travaglio progredisce, il che permette al corpo di adattarsi.[2]

Le donne descrivono le contrazioni del travaglio in molti modi diversi. Alcune le paragonano a crampi mestruali molto forti, mentre altre descrivono una sensazione di irrigidimento ondulatorio che inizia nella parte superiore dell’utero e si muove verso il basso. Parole come crampi, dolore sordo, pulsazione, pressione e persino fitte vengono usate per catturare l’esperienza. Molte donne dicono che non è il dolore di una singola contrazione ad essere più difficile da sopportare, ma la natura ripetitiva: il fatto che le contrazioni continuino ad arrivare con sempre meno tempo di riposo man mano che il travaglio avanza.[1][2]

⚠️ Importante
Il dolore del travaglio può avere effetti che vanno oltre il disagio della madre: può anche influenzare il bambino. Un dolore severo e non alleviato può scatenare risposte da stress nel corpo della madre che potrebbero influire sull’apporto di ossigeno e sulla frequenza cardiaca del bambino. Questa è una delle ragioni per cui una gestione efficace del dolore non riguarda solo il comfort, ma anche il supporto a un parto sano per madre e bambino.[7]

È interessante notare che l’esperienza del dolore differisce tra le donne che partoriscono per la prima volta e quelle che hanno già partorito in precedenza. Le madri primipare (nullipare) tipicamente riportano livelli di dolore più elevati durante il travaglio precoce, mentre le donne che hanno già partorito (multipare) spesso sperimentano un dolore più intenso improvvisamente durante la fase finale di spinta, quando il bambino scende rapidamente attraverso il canale del parto. Questa differenza riflette i vari modi in cui il corpo risponde al travaglio a seconda dell’esperienza precedente.[7]

Un aspetto affascinante del dolore del travaglio è quanto rapidamente svanisca il suo ricordo. La ricerca mostra che circa il 90% delle donne che hanno sperimentato dolore severo durante il travaglio hanno trovato l’esperienza complessiva del parto soddisfacente appena tre mesi dopo. Questa memoria a breve termine del dolore potrebbe essere correlata all’esito positivo—l’arrivo di un bambino sano—che spesso segue il lavoro difficile del travaglio.[7]

Prepararsi al Travaglio: Costruire le Fondamenta

La preparazione è uno degli strumenti più potenti a disposizione per gestire il dolore del travaglio. Le donne che affrontano il parto ben informate e fisicamente pronte tendono a gestire meglio le richieste del travaglio. Apprendere cosa accade durante ogni fase del travaglio può ridurre la paura e l’ansia, che a loro volta possono effettivamente diminuire la percezione del dolore. Quando si comprende che le contrazioni sono un lavoro produttivo piuttosto che qualcosa da temere, si può affrontarle con una mentalità diversa.[1]

Anche la preparazione fisica è importante. Un esercizio regolare e moderato durante la gravidanza—approvato dal proprio medico—aiuta a rafforzare i muscoli e a costruire la resistenza necessaria durante il travaglio. Pensate al travaglio come a una maratona piuttosto che a uno sprint. Si sta preparando il corpo per ore di sforzo fisico sostenuto. Attività come camminare, nuotare, yoga prenatale e stretching leggero possono tutte contribuire alla preparazione. L’esercizio aiuta anche a diventare più consapevoli del proprio corpo, il che è utile quando arriva il momento di lavorare con le contrazioni piuttosto che irrigidirsi contro di esse.[1]

Molti futuri genitori frequentano corsi di preparazione al parto, che aumentano significativamente la probabilità di avere un parto vaginale. Questi corsi insegnano le fasi del travaglio, cosa aspettarsi in ogni momento e tecniche specifiche per affrontare il dolore. Si imparano schemi di respirazione, metodi di rilassamento e strategie di posizionamento. I corsi forniscono anche aspettative realistiche, il che aiuta a prevenire delusioni o sentimenti di sopraffazione quando il travaglio non va esattamente come immaginato. I corsi di parto naturale come il Metodo Bradley o l’ipnobirthing approfondiscono ulteriormente le strategie di gestione del dolore senza farmaci.[1][22]

Creare un piano di nascita è un altro passo prezioso nella preparazione. Un piano di nascita è un documento scritto che delinea le preferenze per il travaglio e il parto. Le donne che creano piani di nascita hanno circa il 10% in più di probabilità di avere parti vaginali, possibilmente perché il processo di creazione di un piano comporta riflettere sulle proprie opzioni e comunicare chiaramente i propri desideri al team sanitario. Il piano di nascita può includere le preferenze per il sollievo dal dolore, le posizioni durante il travaglio, chi si desidera sia presente e come si vorrebbe gestire varie situazioni. È importante, tuttavia, rimanere flessibili, poiché il travaglio può essere imprevedibile.[22]

Considerate di assumere una doula—una professionista formata che fornisce supporto emotivo e fisico continuo durante il travaglio. Le doule non forniscono assistenza medica, ma offrono incoraggiamento, guida, massaggi e sostegno durante tutto il travaglio e il parto. Gli studi dimostrano che le donne che hanno supporto continuo da una doula durante il travaglio hanno maggiori probabilità di partorire per via vaginale, minori probabilità di aver bisogno di forcipe o parto cesareo, sperimentano travagli più brevi e riportano maggiore soddisfazione con la loro esperienza di nascita. La presenza di una persona competente e tranquillizzante che si concentra interamente sul benessere può fare una differenza significativa.[1][22]

Gestione Naturale del Dolore: Approcci Non Farmacologici

Molte donne gestiscono con successo il dolore del travaglio utilizzando tecniche che non coinvolgono farmaci. Queste misure di comfort funzionano calmando e rilassando, il che può ridurre direttamente il dolore, oppure creando sensazioni concorrenti che impediscono ai segnali di dolore di raggiungere il cervello con la stessa intensità. I metodi naturali danno un senso di controllo e partecipazione attiva nell’esperienza della nascita.[1]

Le tecniche di respirazione sono fondamentali per la gestione naturale del dolore. Durante le contrazioni, concentrarsi su una respirazione lenta, ritmica e profonda può aiutare a rimanere calme e garantire un apporto sufficiente di ossigeno. Molte donne usano schemi di respirazione appresi nei corsi di preparazione al parto—inspirare profondamente quando inizia una contrazione, mantenere respiri costanti durante il picco ed espirare lentamente quando diminuisce. La concentrazione richiesta per la respirazione controllata serve anche come distrazione dal dolore.[1][17]

Il movimento e i cambiamenti di posizione sono notevolmente efficaci per gestire il disagio del travaglio. Rimanere attive—camminare, dondolarsi su una palla da parto, ondeggiare, ballare lentamente con il partner o cambiare frequentemente posizione—può ridurre il dolore e potrebbe persino aiutare il travaglio a progredire. Posizioni diverse possono alleviare la pressione su aree diverse. Inginocchiarsi, sedersi erette o stare a quattro zampe può risultare più comodo che sdraiarsi. Molti ospedali ora forniscono palle da parto (grandi palle da ginnastica) che permettono di sedersi e dondolare o ondeggiare, il che può alleviare il mal di schiena e aiutare il bambino a muoversi in una posizione ottimale.[1][17]

La terapia con l’acqua, o idroterapia, fornisce un sollievo significativo per molte donne in travaglio. Immergersi in un bagno caldo o stare sotto una doccia calda può rilassare i muscoli tesi e attenuare le contrazioni. La galleggiabilità dell’acqua toglie pressione dal corpo e il calore è calmante. Alcuni centri nascita e ospedali hanno vasche grandi appositamente progettate per il travaglio. Se l’immersione completa non è disponibile, anche impacchi caldi o una borsa dell’acqua calda applicati alla parte bassa della schiena o all’addome possono aiutare.[1][17]

Il tocco e il massaggio sono potenti strumenti di comfort durante il travaglio. Farsi massaggiare la schiena, le spalle o i piedi dal partner, dalla doula o da una persona di supporto può ridurre la tensione e fornire rassicurazione emotiva. Alcune donne rispondono bene a una contropressione decisa applicata alla parte bassa della schiena durante le contrazioni, che può alleviare il dolore del travaglio posteriore. Accarezzare leggermente l’addome, chiamato effleurage, può creare una sensazione calmante. Anche semplicemente tenere la mano o accarezzare i capelli può essere confortante. Tuttavia, preparatevi al fatto che le vostre preferenze possano cambiare durante il travaglio—alcune donne che pensavano di volere un massaggio scoprono di preferire non essere toccate in certi momenti.[1][17]

L’ambiente che create per il travaglio conta più di quanto potreste pensare. Un’atmosfera calma con luci soffuse, privacy, silenzio o musica rilassante e una temperatura confortevole può aiutare a rilassarsi e sentirsi al sicuro. Lo stress e l’ansia aumentano la percezione del dolore, quindi creare un ambiente tranquillo supporta i meccanismi naturali di gestione del dolore del corpo. Potreste portare oggetti da casa che vi confortano—il vostro cuscino, foto, oli essenziali per l’aromaterapia o una playlist preferita.[17][23]

Strategie mentali come la visualizzazione, la meditazione e l’ipnosi possono essere sorprendentemente efficaci. La visualizzazione comporta la creazione di un’immagine mentale di qualcosa di pacifico o della cervice che si apre come un fiore, per esempio. Queste tecniche funzionano reindirizzando l’attenzione del cervello e promuovendo il rilassamento. L’ipnobirthing insegna metodi di auto-ipnosi per raggiungere uno stato di profondo rilassamento durante il travaglio. Alcune donne trovano anche che ripetere affermazioni positive—ricordare a se stesse che ogni contrazione le avvicina all’incontro con il loro bambino, o che il loro corpo sa come farlo—le aiuta a mantenere una mentalità costruttiva.[1]

Altre misure di comfort includono l’applicazione di impacchi freddi sulla fronte o sulla nuca se ci si sente accaldate, o l’uso del calore se si sperimentano crampi. Distrarsi contando, parlando, guardando video o impegnandosi in un’attività può aiutare durante il travaglio precoce. Emettere suoni—gemere, canticchiare o vocalizzare attraverso le contrazioni—è naturale e può effettivamente aiutare a rilasciare la tensione. Alcune donne trovano che tecniche come l’agopuntura o la digitopressione, applicate da un professionista formato, forniscano ulteriore sollievo.[1][17]

Sollievo Medico dal Dolore: Comprendere le Opzioni

Mentre i metodi naturali funzionano bene per alcune donne, altre hanno bisogno o preferiscono il sollievo medico dal dolore durante il travaglio. Non c’è vergogna nello scegliere i farmaci—non rende il travaglio “meno naturale” né si è meno capaci. Ciò che conta è fare scelte informate che sembrino giuste per voi. Molte donne usano una combinazione di tecniche naturali e sollievo medico dal dolore, adattando il loro approccio man mano che il travaglio progredisce.[1][15]

Le opzioni di sollievo medico dal dolore rientrano in due categorie principali: analgesici e anestetici. Gli analgesici alleviano il dolore senza causare perdita completa di sensibilità o funzione muscolare. Riducono il dolore ma di solito non lo eliminano completamente. Gli anestetici, d’altra parte, bloccano la maggior parte o tutta la sensazione, incluso il dolore. Entrambi i tipi possono essere somministrati in modi che influenzano tutto il corpo (sistemici) o solo regioni specifiche (regionali).[10][15]

Una delle opzioni di sollievo dal dolore più comuni nelle prime fasi è il protossido di azoto, spesso chiamato “gas esilarante”. Si tratta di una miscela di protossido di azoto e ossigeno che si respira attraverso una maschera o un boccaglio che si controlla personalmente. Non elimina completamente il dolore, ma attenua le contrazioni e aiuta a rilassarsi. Il gas impiega circa 15-20 secondi per funzionare, quindi si inizia a respirarlo non appena si sente iniziare una contrazione. Un vantaggio è che si controlla quando e quanto se ne usa. Gli effetti collaterali sono generalmente lievi—si potrebbe sentire stordite, assonnate o leggermente nauseate, ma questi effetti scompaiono rapidamente quando si smette di usarlo. È importante notare che il protossido di azoto non ha effetti dannosi noti sul bambino.[8][11]

I farmaci oppioidi iniettabili, come la petidina o la diamorfina, forniscono un sollievo dal dolore più forte. Questi farmaci vengono somministrati tramite iniezione nella coscia o nel gluteo e di solito impiegano circa 20 minuti per fare effetto. Il sollievo dal dolore dura tra le due e le quattro ore. Questi farmaci non eliminano tutto il dolore, ma possono aiutare a rilassarsi e riposare, specialmente durante il travaglio precoce. Tuttavia, possono far sentire assonnate, stordite o nauseate. Se somministrati troppo vicino al parto, gli oppioidi possono influenzare temporaneamente la respirazione e la prontezza del bambino, anche se questo può essere invertito con un altro farmaco se necessario. Questi farmaci possono anche interferire con il primo allattamento del bambino.[8][11]

Il sollievo medico dal dolore più efficace per il travaglio è l’epidurale. Circa il 73-77% delle donne negli Stati Uniti che partoriscono per via vaginale usa l’analgesia epidurale, rendendola di gran lunga la forma più comune di farmaco per il dolore del travaglio. Un’epidurale è un tipo di anestesia regionale che anestetizza la metà inferiore del corpo, tipicamente dall’ombelico fino alla parte superiore delle gambe, pur permettendo di rimanere sveglie e vigili.[9][14]

Un’epidurale viene somministrata da un anestesista o da un anestesista appositamente formato. Ci si siede o si sta sdraiate su un fianco in posizione rannicchiata mentre la schiena viene pulita con una soluzione antisettica. Una piccola area di pelle sulla parte bassa della schiena viene anestetizzata con anestetico locale. Poi, un ago sottile viene inserito nello spazio che circonda la membrana che ricopre il midollo spinale—lo spazio epidurale. Un tubicino flessibile sottile chiamato catetere viene fatto passare attraverso l’ago, e poi l’ago viene rimosso, lasciando solo il catetere morbido in posizione. Il farmaco antidolorifico, di solito una miscela di anestetico locale e oppioide, scorre continuamente attraverso questo catetere. L’intera configurazione richiede circa 10 minuti, e il farmaco inizia a funzionare entro altri 10-15 minuti.[8][11]

Nella maggior parte dei casi, un’epidurale fornisce un sollievo dal dolore completo o quasi completo. Si sarà ancora in grado di sentire la pressione e una certa sensazione, il che è effettivamente utile perché permette di sapere quando si hanno contrazioni e quando spingere durante la seconda fase del travaglio. La quantità di farmaco può essere regolata se si sente dolore improvviso o se si vuole sentire più sensazione. Alcuni ospedali offrono “epidurali deambulanti” o “epidurali mobili” che usano dosi più basse di farmaco, permettendo di muovere le gambe e potenzialmente camminare durante il travaglio, anche se questo richiede attrezzature di monitoraggio speciali che non tutte le strutture hanno.[8][11]

Le epidurali sono molto sicure, ma come qualsiasi procedura medica, comportano alcuni potenziali effetti collaterali. Il più comune è un calo della pressione sanguigna, che può rallentare la frequenza cardiaca del bambino. Per prevenire questo, si riceveranno liquidi extra attraverso una flebo prima e durante l’epidurale, e potrebbe essere necessario sdraiarsi su un fianco. La pressione sanguigna sarà monitorata attentamente. Alcune donne sperimentano dolore al sito di iniezione per alcuni giorni dopo il parto. In circa l’1% delle procedure, l’ago perfora accidentalmente la membrana che ricopre il midollo spinale, il che può causare un mal di testa che può durare diversi giorni se non trattato, anche se il trattamento è disponibile.[8][11]

⚠️ Importante
Contrariamente ad alcune preoccupazioni comuni, le migliori evidenze attuali mostrano che le epidurali non rallentano il travaglio né aumentano la probabilità di aver bisogno di un taglio cesareo. Potrebbero estendere leggermente la seconda fase del travaglio (la fase di spinta), e le donne con epidurale hanno una probabilità leggermente maggiore di aver bisogno di assistenza con ventosa ostetrica o forcipe. Tuttavia, la ricerca, incluso uno studio su oltre 575.000 donne, ha dimostrato che l’uso dell’epidurale è effettivamente associato a una diminuzione del 14% del rischio di complicazioni gravi per le madri.[14][9]

Un blocco spinale è simile a un’epidurale ma funziona diversamente. Invece di posizionare un catetere per la somministrazione continua di farmaci, una singola dose di anestetico viene iniettata direttamente nel liquido spinale. Questo fornisce un sollievo dal dolore più rapido e completo che dura da una a tre ore. I blocchi spinali sono più comunemente usati per i tagli cesarei programmati, anche se possono essere combinati con un’epidurale (chiamata spinale-epidurale combinata o CSE) per fornire un sollievo iniziale rapido seguito da un controllo continuo del dolore.[14][20]

In rare situazioni di emergenza, come quando è necessario un taglio cesareo urgente, può essere utilizzata l’anestesia generale. Questo è l’unico tipo di farmaco antidolorifico che causa la perdita di coscienza. Con l’anestesia generale, si è completamente addormentate e non si è sveglie per il parto. Funziona molto rapidamente, motivo per cui viene usata nelle emergenze, ma comporta rischi più elevati rispetto all’anestesia regionale e significa che non si vivranno i momenti immediatamente successivi alla nascita del bambino.[1][9]

È importante comprendere che non è necessario decidere sul proprio approccio alla gestione del dolore prima che inizi il travaglio. Anche se è bene pensare alle proprie preferenze e discuterle con il proprio operatore sanitario durante la gravidanza, si può cambiare idea una volta iniziato il travaglio. Il travaglio è imprevedibile, e si potrebbe scoprire che il dolore è più o meno intenso di quanto ci si aspettasse. Se si era programmato di evitare i farmaci ma si trova il dolore travolgente, è perfettamente accettabile chiedere sollievo. Al contrario, se si pensava di volere un’epidurale ma si scopre di gestire bene con altre tecniche, si può continuare senza intervento medico.[1][15]

Metodi di Trattamento Più Comuni

  • Anestesia Regionale
    • Analgesia epidurale: La forma più comune di sollievo dal dolore nel travaglio, fornisce controllo continuo del dolore attraverso un catetere posizionato nella parte bassa della schiena, anestetizzando dall’ombelico alla parte superiore delle gambe pur permettendo alla madre di rimanere sveglia e consapevole delle sensazioni di pressione[8][11]
    • Blocco spinale: Singola iniezione di anestetico nel liquido spinale che fornisce un sollievo dal dolore più rapido e completo della durata da una a tre ore, usato principalmente per i tagli cesarei[14]
    • Spinale-epidurale combinata (CSE): Fornisce sollievo immediato dal dolore dalla componente spinale seguito dalla somministrazione continua di farmaci attraverso il catetere epidurale[14]
  • Analgesici Sistemici
    • Iniezioni di oppioidi (petidina, diamorfina): Iniettati nel muscolo o somministrati tramite flebo per ridurre ma non eliminare il dolore, funzionano entro 20 minuti e durano 2-4 ore[8][11]
    • Farmaci antidolorifici endovenosi: Aiutano ad attenuare le contrazioni e promuovono il rilassamento, anche se possono causare sonnolenza sia nella madre che nel bambino[9]
  • Analgesia Inalatoria
    • Protossido di azoto (gas esilarante): Miscela auto-somministrata di protossido di azoto e ossigeno respirata attraverso una maschera o un boccaglio, riduce l’intensità del dolore senza eliminarlo completamente, con insorgenza rapida e nessun effetto duraturo sul bambino[8][11]
  • Tecniche Naturali di Gestione del Dolore
    • Tecniche di respirazione: Schemi di respirazione profonda controllata e ritmica che promuovono il rilassamento e aumentano il flusso di ossigeno[1][17]
    • Idroterapia: Bagni caldi o docce che rilassano i muscoli e riducono la percezione del dolore[1][17]
    • Movimento e posizionamento: Camminare, dondolarsi su palle da parto, cambiare frequentemente posizione per ridurre la pressione e aiutare la progressione del travaglio[1][17]
    • Massaggio e contropressione: Applicati dal partner o dalla doula alla schiena, spalle o altre aree per alleviare la tensione e fornire comfort[1][17]
    • Terapia calda e fredda: Borse dell’acqua calda, impacchi caldi, borse del ghiaccio o panni freschi applicati alle aree doloranti[1]
    • Strategie mentali: Visualizzazione, meditazione, ipnosi e affermazioni positive per ridurre l’ansia e reindirizzare l’attenzione dal dolore[1]
  • Supporto Professionale al Travaglio
    • Supporto della doula: Supporto emotivo e fisico continuo da parte di una professionista formata, associato a maggiore probabilità di parto vaginale, travaglio più breve e maggiore soddisfazione[1][22]
    • Supporto continuo dal partner o dalla famiglia: Riduce l’ansia e aiuta con la gestione del dolore attraverso la presenza e l’incoraggiamento[1]
  • Terapie Complementari
    • Agopuntura e digitopressione: Stimolazione di punti specifici del corpo che possono ridurre il dolore e promuovere il rilassamento[1]
    • Aromaterapia: Uso di profumi calmanti per creare un ambiente rilassante[1]
    • TENS (Stimolazione Nervosa Elettrica Transcutanea): Piccolo dispositivo che stimola i nervi nella parte bassa della schiena, controllato dalla madre, senza effetti collaterali noti[13]

Prendere la Propria Decisione: Cosa Considerare

Scegliere come gestire il dolore del travaglio è una decisione profondamente personale. Non esiste una singola risposta giusta—ciò che conta è trovare un approccio che si allinei con i propri valori, circostanze e livello di comfort. Diversi fattori possono influenzare quali metodi di sollievo dal dolore sono migliori per voi, inclusa la vostra storia medica, la progressione del travaglio e come state gestendo momento per momento.[15]

La vostra tolleranza personale al dolore gioca un ruolo, anche se è impossibile prevedere come risponderete al dolore del travaglio finché non lo sperimentate. Alcune donne trovano che le contrazioni del travaglio, pur essendo intense, siano gestibili con la respirazione e il supporto. Altre scoprono che il dolore è più travolgente di quanto anticipato. Nessuna delle due risposte è sbagliata o un riflesso della vostra forza. La percezione del dolore è influenzata da molti fattori al di fuori del vostro controllo, inclusa la posizione del bambino, la forza e la frequenza delle contrazioni, il vostro livello di ansia e persino le vostre esperienze precedenti con il dolore.[2]

Alcune condizioni mediche possono influenzare le vostre opzioni di sollievo dal dolore. Se avete malattie cardiache, disturbi della coagulazione del sangue, malattie epatiche o una storia di chirurgia alla schiena, alcuni tipi di farmaci antidolorifici potrebbero non essere raccomandati per voi. Se avete condizioni mediche significative, il vostro operatore sanitario potrebbe organizzare un incontro con un anestesista prima che inizi il travaglio per discutere le vostre opzioni e creare un piano.[15]

L’ambiente in cui pianificate di partorire è importante anche. Se state programmando un parto a casa o un parto in un piccolo centro nascita, le epidurali non saranno disponibili perché richiedono un anestesista e attrezzature di monitoraggio. Tuttavia, potreste ancora avere accesso al protossido di azoto, al parto in acqua e a tutte le tecniche naturali di gestione del dolore. Se avere l’opzione di un’epidurale è importante per voi, assicuratevi che il luogo di nascita scelto abbia servizi di anestesia disponibili 24 ore su 24.[8][11]

Parlate apertamente con il vostro operatore sanitario delle vostre preoccupazioni, preferenze e domande riguardo al sollievo dal dolore. Possono spiegare quali opzioni sono disponibili nel vostro ospedale o centro nascita, discutere i pro e i contro di ciascun metodo e aiutarvi a comprendere eventuali considerazioni specifiche basate sulla vostra storia sanitaria o sulle circostanze della gravidanza. Questa conversazione dovrebbe avvenire ben prima della data prevista per il parto, dandovi tempo di elaborare le informazioni e fare ulteriori ricerche se lo desiderate.[15]

Ricordate che una gestione efficace del dolore non riguarda solo il vostro comfort—può anche influenzare la salute del vostro bambino e la progressione del vostro travaglio. Un dolore severo non controllato può causare risposte da stress che influenzano l’apporto di ossigeno del vostro bambino. D’altra parte, sentire una certa sensazione durante il travaglio aiuta a sapere quando spingere e permette di partecipare attivamente alla nascita. L’obiettivo è trovare il giusto equilibrio che mantenga sia voi che il vostro bambino al sicuro aiutandovi ad avere l’esperienza di nascita più positiva possibile.[7]

Infine, riconoscete che il travaglio è imprevedibile. Anche con la migliore preparazione e le intenzioni più chiare, potreste dover adattare il vostro piano. Un travaglio che inizia a progredire senza intoppi potrebbe improvvisamente richiedere un intervento, oppure potreste scoprire che le tecniche su cui pensavate di fare affidamento non funzionano come previsto. La flessibilità è fondamentale. Fidatevi del vostro team sanitario per guidarvi attraverso eventuali cambiamenti, e fidatevi di voi stesse per sapere ciò di cui avete bisogno nel momento. Non c’è alcun premio per sopportare un dolore inutile, così come non c’è fallimento nello scegliere il sollievo dal dolore. Ciò che conta di più è che voi e il vostro bambino usciate dal parto sani e salvi.[1][15]

Studi clinici in corso su Dolore del travaglio

  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sull’efficacia e sicurezza dell’ossicodone nel trattamento del dolore durante il travaglio e gli effetti sul neonato

    Non ancora in reclutamento

    3 1 1 1

    Questo studio clinico esamina l’uso dell’ossicodone nel trattamento del dolore durante il travaglio. L’ossicodone cloridrato triidrato viene somministrato come soluzione per iniezione sottocutanea per alleviare il dolore nelle donne durante il parto. Lo scopo principale dello studio è valutare come l’ossicodone si distribuisce nel corpo della madre e come passa attraverso il cordone ombelicale al…

    Malattie indagate:

Riferimenti

https://kidshealth.org/en/parents/childbirth-pain.html

https://nationalpartnership.org/childbirthconnection/giving-birth/labor-pain/basics/

https://www.mayoclinic.org/healthy-lifestyle/labor-and-delivery/in-depth/stages-of-labor/art-20046545

https://my.clevelandclinic.org/health/symptoms/contractions

https://www.inspq.qc.ca/en/tiny-tot/delivery/start-labour/understanding-and-coping-pain

https://www.asahq.org/about-asa/newsroom/news-releases/2018/05/pain-of-labor-and-delivery

https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC4589939/

https://www.nhs.uk/pregnancy/labour-and-birth/what-happens/pain-relief-in-labour/

https://www.aafp.org/pubs/afp/issues/2003/0915/p1121.html

https://my.clevelandclinic.org/health/articles/4450-labor-pain-relief

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https://kidshealth.org/en/parents/childbirth-pain.html

https://www.betterhealth.vic.gov.au/health/healthyliving/childbirth-pain-relief-options

https://madeforthismoment.asahq.org/pain-management/types-of-pain/labor/

https://www.acog.org/womens-health/faqs/medications-for-pain-relief-during-labor-and-delivery

https://www.nichd.nih.gov/health/topics/labor-delivery/topicinfo/pain-relief

https://www.nwh.org/patient-guides-and-forms/maternity-guide/maternity-chapter-3/comfort-measures-during-labor-and-delivery-non-pharmacological-methods

https://kidshealth.org/en/parents/childbirth-pain.html

https://www.inspq.qc.ca/en/tiny-tot/delivery/start-labour/understanding-and-coping-pain

https://www.osfhealthcare.org/blog/useful-tips-for-managing-labor-pains

https://www.nm.org/healthbeat/healthy-tips/10-things-to-do-before-going-into-labor

https://www.nebraskamed.com/health/healthy-lifestyle/pregnancy-and-birth/8-ways-to-prepare-for-natural-birth-easing-labor-pain

https://nationalpartnership.org/childbirthconnection/giving-birth/labor-pain/comfort-relief/

https://www.youtube.com/watch?v=dRpfPOLMX3Y

https://www.mayoclinic.org/healthy-lifestyle/labor-and-delivery/in-depth/stages-of-labor/art-20046545

https://www.sydneypelvicclinic.com.au/ajs-top-ten-labour-tips/

Domande Frequenti

Ricevere un’epidurale aumenta le probabilità di aver bisogno di un taglio cesareo?

No, le migliori evidenze attuali mostrano che le epidurali non aumentano la probabilità di parto cesareo. Sebbene le epidurali possano estendere leggermente la fase di spinta del travaglio e aumentare la possibilità di aver bisogno di assistenza con ventosa ostetrica o forcipe, non causano tagli cesarei. Infatti, studi ampi hanno dimostrato che l’uso dell’epidurale è associato a meno complicazioni materne gravi.[14][9]

Quando è troppo tardi per ricevere un’epidurale durante il travaglio?

Un’epidurale può essere somministrata in quasi qualsiasi momento durante il travaglio, fino a quando il bambino sta effettivamente nascendo. Non c’è un momento specifico in cui diventa “troppo tardi”, anche se se siete già nei momenti finali della spinta, potrebbe non esserci abbastanza tempo perché faccia effetto prima del parto. Ci vogliono circa 10 minuti per posizionare l’epidurale e altri 10-15 minuti perché il farmaco inizi a funzionare.[20]

I farmaci antidolorifici durante il travaglio faranno male al mio bambino?

I farmaci antidolorifici usati durante il travaglio non hanno effetti a lungo termine sui bambini e non influenzano il loro sviluppo successivo. Alcuni farmaci, come gli oppioidi somministrati vicino al parto, possono temporaneamente rendere i bambini assonnati o influenzare la loro respirazione immediatamente dopo la nascita, ma questo può essere invertito con farmaci se necessario. Le epidurali e i blocchi spinali sono anestetici regionali che rimangono nell’area spinale della madre e non raggiungono significativamente il bambino.[15][8]

Come si sente effettivamente una contrazione del travaglio?

Le contrazioni si sentono in modo diverso per ognuna, ma molte donne le descrivono come crampi mestruali molto forti, un irrigidimento ondulatorio che inizia nella parte superiore dell’utero e si muove verso il basso, o un’intensa sensazione di compressione su tutto l’addome. Il disagio può anche irradiarsi alla parte bassa della schiena, ai fianchi, ai fianchi o alle cosce. Le parole usate per descrivere le contrazioni includono crampi, dolore sordo, pulsazione, pressione e fitte. Tipicamente durano 40-60 secondi ciascuna e diventano progressivamente più forti, più lunghe e più ravvicinate man mano che il travaglio avanza.[1][4]

Posso cambiare idea sui farmaci antidolorifici una volta iniziato il travaglio?

Sì, assolutamente. Non è necessario decidere sul proprio approccio alla gestione del dolore prima che inizi il travaglio, e potete cambiare idea in qualsiasi momento durante il travaglio. Se avevate programmato di evitare i farmaci ma trovate il dolore più intenso del previsto, potete chiedere sollievo. Allo stesso modo, se state gestendo bene con tecniche naturali nonostante aveste programmato di usare farmaci, potete continuare senza. Il travaglio è imprevedibile, ed essere flessibili con il proprio piano è sia ragionevole che comune.[1][15]

🎯 Punti Chiave

  • Il dolore del travaglio è un dolore produttivo—segnala che il corpo sta funzionando correttamente per far nascere il bambino, non che qualcosa non va.
  • Le contrazioni seguono un pattern prevedibile con periodi di riposo in mezzo, dandovi tempo di recuperare e prepararvi per l’onda successiva.
  • Le donne che frequentano corsi di preparazione al parto hanno maggiori probabilità di avere parti vaginali e sentirsi più preparate ad affrontare il travaglio.
  • Avere supporto continuo da una doula durante il travaglio aumenta la probabilità di parto vaginale e durata più breve del travaglio.
  • Le epidurali, usate da circa il 73-77% delle donne statunitensi durante il travaglio, non aumentano i tassi di taglio cesareo e sono associate a meno complicazioni materne gravi.
  • Le tecniche naturali di gestione del dolore come respirazione, movimento, idroterapia e massaggio funzionano calmandovi direttamente o creando segnali concorrenti che riducono la percezione del dolore.
  • Circa il 90% delle donne che hanno sperimentato dolore severo nel travaglio si sono sentite soddisfatte della loro esperienza di nascita appena tre mesi dopo, suggerendo che la memoria del dolore svanisce rapidamente.
  • Potete combinare molteplici approcci di gestione del dolore—usando sia tecniche naturali che sollievo medico dal dolore—e cambiare il vostro piano in qualsiasi momento durante il travaglio in base a come state gestendo.